[autismo-biologia] Autismo: come affrontare i problemi del sonno? Pubblicate negli Usa nuove linee guida - Quotidiano Sanità
daniela
daniela a autismo33.it
Mer 19 Feb 2020 09:21:43 CET
Il 2020-02-18 12:16 Claudia NICCHINIELLO ha scritto:
> https://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=81270
>
>
Al tema dell’insonnia di bambini e adolescenti con autismo dedica largo
spazio anche la linea guida inglese pubblicata nell’agosto 2013 dal
National Institute for Health and Care Excellence
https://www.nice.org.uk/guidance/cg170
Un riassunto di detto documento è stato pubblicato sulla rivista
British Medical Journal della quale a suo tempo ho tradotto alcuni
stralci. Riporto la raccomandazione sui disturbi del sonno con alcuni
miei commenti
“Se un individuo ha problemi di sonno offri una valutazione volta ad
identificare
- Quale è il problema del sonno (per esempio: ritardo
nell’addormentarsi, frequenti risvegli, comportamenti inusuali, problemi
di respirazione, o sonnolenza durante il giorno)
- Profilo del ritmo del sonno nell’arco delle 24 ore e cambiamenti di
questo profilo
- Se è regolare l’ora nella quale la persona va a letto e com’è
l’ambiente in cui dorme
- Presenza di comorbilità, in particolare quelle che determinano
iperattività o altri problemi del comportamento
- Livelli di attività fisica ed esercizio fisico durante il giorno
- Possibile malattia organica o disagio (per esempio reflusso, dolore
all’orecchio o ai denti, stitichezza o eczema)
- Effetti collaterali di farmaci
- Fattori individuali come relazioni emotive o problemi a scuola
- L’impatto sui genitori, sugli altri membri della famiglia o su chi si
occupa del soggetto
Dall’analisi dei fattori favorenti l’insonnia deriva una conseguente
strategia di comportamento per ripristinare un normale ritmo
sonno-veglia.
Solo se questa non funziona, la LG consiglia di usare i farmaci (non
menziona quali)
Se poi questi non funzionano, la LG consiglia di dare un po’ di sollievo
alla famiglia allontanando per brevi periodi il figlio”
In Inghilterra questo è possibile. Per quanto ne so io, in Italia questa
possibilità non è data dal Servizio pubblico.
E’ realistico il fatto che si contempli l’eventualità, tutt’altro che
rara, che nessuno dei buoni consigli abbia efficacia e, dunque, che la
terapia lasci il posto ad una assistenza alla famiglia più che
all’individuo.
Per quanto mi risulta, le famiglie con figli insonni, costrette a
diventare loro pure insonni, in Italia vengono lasciate sole, mentre
sarebbe opportuno istituire anche in Italia la prassi dei ricoveri di
sollievo, finalizzati non solo a dare sollievo alla famiglia, ma anche a
esaminare a fondo i fattori che favoriscono l’insonnia per giungere,
quando possibile, a eliminare questo disturbo devastante.
Daniela Mariani Cerati
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