[autismo-biologia] Corpo calloso
Avv. Ida Iaquinta
avv.iaquinta a tiscali.it
Gio 23 Maggio 2019 21:19:41 CEST
Grazie Daniela. Sei davvero gentile a ricordarti di una mia domanda di mesi
fa.
----- Original Message -----
From: "daniela" <daniela a autismo33.it>
To: <autismo-biologia a autismo33.it>
Sent: Thursday, May 23, 2019 1:58 PM
Subject: [autismo-biologia] Corpo calloso
> Il 2018-12-01 21:18 Avv. Ida Iaquinta ha scritto:
>
> Potrei chiederLe se può considerarsi una causa
> dell'autismo anche una accertata lesione dell'Istmo del corpo calloso
> (accertata in entrambi i mei bimbi (gemelli eterozigoti) con una RMN
> fatta a Messina)?
> Cordiali Saluti.
>
> 23 - 5 - 2019 Risposta da Daniela MC
> L’anomalia del corpo calloso riscontrata nei suoi figli non é un dato
> isolato nell’ambito della neuroimmagine dello spettro autistico. Il corpo
> calloso é la struttura che garantisce il trasferimento di informazioni tra
> i due emisferi e la loro coordinazione. Non sorprende pertanto che essa
> sia coinvolta nelle funzioni compromesse nello spettro. I dati della
> letteratura sono peró sparsi e a volte contraddittori. Farne una sintesi e
> mostrare i punti di convergenza , ma anche i tanti interrogativi aperti é
> un’impresa molto ardua . In questa impresa si sono cimentati Marco Valenti
> e colleghi dell’Universitá dell’Aquila che hanno pubblicato il 15 maggio
> scorso una importante review di cui il primo autore, che ringrazio, ha
> inviato un ampio resoconto alla lista
>
>
> ABNORMAL STRUCTURAL AND FUNCTIONAL CONNECTIVITY OF THE CORPUS CALLOSUM IN
> AUTISM SPECTRUM DISORDERS: A REVIEW”
> Rivista: Review Journal of Autism and Developmental Disorders
> Autori: Valenti Marco1/2, Pino Maria Chiara1, Mazza Monica1, Panzarino
> Gianvito3, Di Paolantonio Claudio3, Verrotti Alberto1/3
> 1. Dipartimento di Scienze Cliniche Applicate e Biotecnologiche,
> Università degli studi dell’Aquila
> 2. Centro di Riferimento Regionale per l’Autismo, Regione Abruzzo, L’Aquila
> 3. Dipartimento di Pediatria, Ospedale San Salvatore, L’Aquila
>
> La Condizione dello Spettro dell’Autismo (Autism Spectrum Disorder-ASD) è
> un complesso ed eterogeneo disordine del neurosviluppo che si manifesta
> nelle prime fasi della vita ed è definito dalla presenza di due specifiche
> caratteristiche: compromissione di comunicazione e interazione sociale,
> comportamenti ripetitivi e stereotipati (APA, 2013). L’alta prevalenza
> dell’ASD ha incrementato l’interesse scientifico dei ricercatori nel
> comprendere la neurobiologia di questo complesso disordine del neuro
> sviluppo (Lai et al., 2104; Kana et al., 2014). Diversi studi di
> neuroimaging hanno mostrato alterazioni della connettività cerebrale sia
> funzionale che strutturale di individui con ASD (Catani et al., 2016;
> Vissers et al.,2012). In particolare, l’attenzione dei ricercatori in
> quest’ambito si è focalizzata sulle anomalie del corpo calloso (CC), la
> cui alterazione sembra produrre sintomi tipici dell’ASD. Questo ha portato
> a considerare il CC una struttura target nella ricerca sull’autismo. Il CC
> è la commissura interemisferica più importante del cervello; si tratta di
> un fascio di assoni che interconnette i due emisferi cerebrali e collega
> tra loro i quattro lobi. Il CC garantisce quindi il trasferimento di
> informazioni tra i due emisferi e la loro coordinazione. Dagli studi è
> emerso una scarsa connettività sia strutturale che funzionale in persone
> con autismo. Lo studio di revisione, recentemente pubblicato sulla rivista
> internazionale review journal of autism and developmental disorders dal
> gruppo di ricerca dei proff. Marco Valenti e Monica Mazza dell’università
> degli studi dell’Aquila, ha avuto l’obiettivo di comprendere al meglio il
> ruolo del CC in persone con autismo. Studi empirici hanno utilizzato la
> risonanza magnetica funzionale (fMRI) e l’imaging con tensore di
> diffusione (DTI) dimostrando il ridotto volume del CC nel cervello di
> persone con autismo. Inoltre, studi di connettività funzionale hanno
> evidenziato una attività atipica in soggetti con ASD durante compiti di
> cognizione sociale, memoria di lavoro e della funzione esecutive. Nel 2009
> Frazier e Hardan hanno sottolineato, attraverso una meta-analisi, che la
> ridotta dimensione del CC nell'autismo è riportata in sette studi su dieci
> e i risultati nulli nei restanti tre studi erano dovuti a problemi
> metodologici come ad esempio errori di campionamento. In un interessante
> studio del 2017, Fingher e collaboratori hanno fornito quattro motivi per
> cui si dovrebbe considerare la connettività strutturale e funzionale
> interemisferica di particolare interesse nella ricerca sull'autismo: (1) è
> stato riportato che una o più sottoregioni del CC sono più piccole nei
> bambini, adolescenti e adulti con ASD rispetto ai controlli; (2) risultati
> fMRI hanno dimostrato che gli individui con autismo mostrano una ridotta
> connettività funzionale durante il riposo /sonno rispetto ai controlli;
> (3) Studi basati su DTI hanno riferito che adolescenti e adulti con ASD
> mostrano volumi CC più piccoli e anisotropia frazionale ridotta, e (4)
> fino al 45% di bambini nati con agenesia del CC mostrano sintomi
> comportamentali coerenti con una diagnosi di ASD. Sicuramente nuove
> ricerche in questo campo sono necessarie con studi che dovrebbero
> includere dimensioni del campione più grandi. Inoltre gli studi presi in
> considerazione sono cross-sectional, quindi non hanno dimostrato se le
> alterazioni del CC nell’ASD sono correlate al disturbo stesso o una
> conseguenza delle sue caratteristiche cliniche. La prospettiva futura
> potrebbe essere uno studio longitudinale per chiarire il ruolo del CC
> nell'eziopatogenesi del disturbo.
>
>
>
>
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