[autismo-biologia] Che fine fanno le anamnesi e le diagnosi?

antonelka antonelka a tiscali.it
Sab 19 Gen 2019 10:49:15 CET


Per arrivare alla diagnosi, numerosi e differenti test sono somministrati al bambino. I genitori sono intervistati più volte e compilano questionari di anamnesi diversi tra loro. Tutte queste informazioni oggi sono raccolte con carta e penna. Da genitori, ci chiediamo che fine facciano questi dati.


Le neuropsichiatrie italiane conferiscono le cartelle cliniche ad un database unico?


Esiste un progetto a livello italiano o internazionale per digitalizzare, processare e archiviare i dati seguendo criteri dappertutto uniformi?


Grazie agli strumenti informatici di indagine statistica che vanno sotto il nome di Big Data Technology, avendo a disposizione una grande mole di anamnesi e diagnosi dei casi di autismo, si possono individuare correlazioni tra i diversi casi e deviazioni dallo standard che altrimenti sarebbero impossibili da scorgere.
Ne potrebbero scaturire nuovi preziosi spunti per la ricerca.


Questo succede già oggi nel campo della ricerca di idrocarburi. Recentemente importanti giacimenti sono stati scoperti in aree già esplorate senza successo.  I dati raccolti in più fasi nel passato sono stati riarrangiati e confrontati in un database unico con quelli di aree petrolifere simili. Il vaglio dei dati tramite gli algoritmi moderni ha rivelato analogie altrimenti invisibili anche ai geologi più capaci. Una nuova campagna di perforazione basata su questi indizi ha finalmente portato alla scoperta.
Secondo voi questo approccio può essere esteso alla ricerca sull'autismo?

Antonella e Marco
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