[autismo-biologia] l'attivitá fisica fa bene

daniela daniela a autismo33.it
Gio 3 Gen 2019 16:06:44 CET


E’ noto da tempo che l’attivitá fisica fa bene alla salute. Contrasta 
l’obesitá e le malattie metaboliche e protegge dalle malattie 
cardiovascolari, tanto che oggi molti medici la prescrivono giá nella 
ricetta medica.

Per le persone con autismo molti autori avevano notato benefici anche 
sull’apprendimento, sulle stereotipie, sull’aggressivitá e sulle 
funzioni socioemotive.
Toscano e colleghi hanno voluto dimostrarlo con la metodologia della 
sperimentazione randomizzata controllata e hanno pubblicato i dati 
nell’articolo

Percept Mot Skills. 2018 Feb;125(1):126-146. doi: 
10.1177/0031512517743823. Epub 2017 Dec 9.
Exercise Effects for Children With Autism Spectrum Disorder: Metabolic 
Health, Autistic Traits, and Quality of Life.
Toscano CVA, Carvalho HM, Ferreira JP.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29226773

Essi hanno esaminato gli effetti di un intervento  durato 48 settimane, 
oltre che sul peso corporeo e sul profilo metabolico, anche sui sintomi 
propri dell’autismo e sulla qualitá della vita dei bambini come 
percepita dai genitori.

Hanno reclutato 90 bambini dai 6 ai 12 anni, tra cui 8 femmine, da un 
centro per l’autismo del Brasile, localitá  Maceio´/Alagoas.
I partecipanti sono stati randomizzati in rapporto 3 : 1 in due gruppi: 
67 nel gruppo di intervento e 23 nel gruppo di controllo.
Il campione finale era composto da 46 e 18 bambini rispettivamente nel 
gruppo sperimentale e nel gruppo di controllo

Il gruppo sperimentale aveva un programma di attivitá ginniche di 48 
settimane con due sessioni settimanali, ciascuna di 40 minuti

Le sessioni di ginnastica avevano il seguente programma: 5 minuti di 
fase preparatoria, 30 minuti di esercizi ginnici veri e propri, 5 minuti 
di ritorno alla calma durante i quali i genitori praticavano un leggero 
massaggio sulla schiena dei bambini.

Il gruppo sperimentale, alla fine delle 48 settimane,  mostrava 
miglioramenti nei sintomi di autismo, in particolare nei comportamenti 
ripetitivi e stereotipati  e nella qualitá della vita percepita dai 
genitori.

Gli autori hanno esaminato anche i cambiamenti positivi dei parametri 
metabolici, ma questo non ci pare molto originale, in quanto é 
ampiamente dimostrato che l’attivIiá fisica contrasta l’obesitá e 
migliora i parametri metabolici e non si capisce perché nelle persone 
con autismo questo dovrebbe essere diverso. Mi sembra piú interessante 
il fatto di avere documentato quantitativamente e con un gruppo di 
controllo il miglioramento comportamentale.

Se quindi c’ erano giá dei validi motivi per mettere nel programma di 
vita delle persone con autismo una costante attivitá fisica, ora ce n’é 
uno in piú. Naturalmente non dobbiamo copiare alla lettera ció che é 
stato fatto nella sperimentazione. Camminate, corse, salti, nuotate, 
arrampicate, giri in bicicletta vanno tutti bene, tenendo in debito 
conto i gusti e le competenze di ciascuno, perché, anche se di medicina 
si tratta, si deve trattare di una medicina piacevole e non della 
medicina amara di collodiana memoria.

                  Daniela Mariani Cerati




















Maggiori informazioni sulla lista autismo-biologia