[autismo-biologia] [autismo-scuola] Sconferenza unificata.

benedetta demartis demartisbenedetta a gmail.com
Mar 15 Maggio 2018 01:12:50 CEST


Gentile sig. Licata,
Lei vede il bicchiere mezzo vuoto, e su questa visione negativa non si può
fare nulla.

Vorrei portarle la mia visione e vedere se è altrettanto realistica della
sua. Io credo lo sia.
Comincerei col dire che c'è differenza tra un "bisognerebbe fare" e invece
un documento dove si dice nero su bianco che "va fatto!" Dove si scrive che
ci sarà una verifica dei lavori dopo un tempo preciso.
Queste linee d'indirizzo vedono la luce dopo la L.134 (dico Legge!) e
vedono la luce dopo che l'autismo viene inserito nei LEA (mica
noccioline!!).
Certo non si è scritto nel documento che "serve una maggior attenzione
economica all'autismo", ma il documento dice precisamente (e finalmente)
quante sono in Italia le persone con autismo secondo le più recenti
statistiche.
La programmazione sanitaria nelle varie regioni non può non tenerne conto
nel prossimo futuro. Infatti non a caso lei nomina le scelte della Regione
Sicilia che ha raddoppiato le risorse da dedicare ai servizi per l'autismo.
Addirittura prima delle Linee d'indirizzo!! Non lo trovo affatto strano
visto che in quella regione ci abita il sottosegretario Faraone, persona
molto informata dei bisogni delle persone con autismo, sia per esperienza
personale, sia perché nei governi precedenti ha sviscerato l'argomento
prima al Ministero del MIUR, e ancora oggi in quello della Salute. Credo
lui abbia influito notevolmente sulle scelte fatte nei due ministeri in
favore dell'autismo, e non lo ringrazieremo mai abbastanza!
Ma allora lei si contraddice, perché se una regione del Sud (notoriamente e
storicamente meno ricca di altre regioni del Nord) è riuscita a fare scelte
così coraggiose, perché non dovrebbero riuscirci anche le altre regioni?

Un altro argomento che le porto é il ruolo delle associazioni, che se prima
portavano alla luce un problema importante ma senza forza legislativa,
oggi, oltre a essersi riunite in un organismo forte come la Fish creando al
suo interno un Coordinamento che vede insieme tre associazioni nazionali
come ANGSA, Anffas e Gruppo Asperger, ha dal 2012 in poi la forza
legislativa della Linea Guida 21, la Legge 134, i Livelli Essenziali di
Assistenza (LEA) e ora le Linee d'Indirizzo.
Che mi dice?
Un'ultima cosa che vorrei aggiungere e su cui le do ragione è che le
Neuropsichiatrie infantili, così come le Psichiatrie, se vogliono dare le
risposte indicate dalle Linee d'indirizzo hanno necessità di essere
riorganizzate e incrementate nei loro organici, altrimenti non riusciranno
mai a svolgere il loro compito. Su questo punto, il vuoto legislativo
dell'ultimo periodo non ha agevolato il dialogo che volevamo attivare.
Negli ultimi anni abbiamo visto questi Servizi sempre più in difficoltà
oggettive, perdere personale mai sostituito e (come è successo
disgraziatamente nel Veneto) ridotti da Strutture complesse a Strutture
semplici, senza più un budget dedicato.

Le associazioni, che oggi tirano un respiro di sollievo per il compimento
dell'iter che ha ratificato le Linee d'indirizzo, (appena avranno di nuovo
un interlocutore) saranno pronte a lavorare e collaborare affinché la
mastodontica macchina dei servizi dedicati all'autismo si metta finalmente
in moto.
Certo sarà un lavoro lento e pieno di ostacoli (credo più culturali che
economici) ma sarà inarrestabile, perché non permetteremo più che l'autismo
venga relegato in fondo alla lista delle priorità dei territori.
Io glielo assicuro. Dalla nostra abbiamo la Legge e tanta motivazione. Noi
siamo le famiglie di queste persone Speciali! Non ce lo dimentichiamo mai!!!

Benedetta Demartis
ANGSA Onlus

Il giorno lun 14 mag 2018 alle 23:30 <paololicata a libero.it> ha scritto:

>
> L'accordo della Conferenza unificata poteva andare peggio,
>
> ma mi sento di dire che *NON è un passo avanti*,* è un accordo
> conservativo, con economie, personale e strutture esistenti, a fronte di un
> numero crescente di valutazioni e diagnosi di bambini, ragazzi ed adulti
> con ASD, a fronte di una richiesta sempre crescente **di interventi*.
>
>  Aggiungo che l'art. 1 comma 4 nel recitare "si provvede nei limiti delle
> risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili .....  e senza nuovi o
> maggiori oneri per la finanza pubblica" *definisce un orientamento
> preciso ed "autorizza" le ASL, a mio avviso, a mantenere all'interno dei
> propri bilanci le attuali risorse riservate all'autismo*,* a fronte di
> una richiesta sempre crescente e di servizi specifici, che "talvolta" sono
> stati quasi inesistenti*.
>
>  Sarà una "prassi", riferibile anche alla Costituzione italiana, ma al
> comma 4 non viene aggiunto un ulteriore comma che definisca un indirizzo
> verso maggiori e più commisurati, specifici, spazi economici all'autismo
> nei capitoli sanitari regionali e locali, che dia indicazioni circa la
> costituzione di deroghe, anche temporanee ad affrontare la situazione
> attuale e dunque il futuro dei bambini e dei ragazzi interessati. Ovvero,
> all'interno dei bilanci specifici delle Regioni e delle ASL avrei
> incoraggiato una maggiore "attenzione economica" verso l'autismo.
>
>  Apprezzo lo sforzo proposto ed approvato dalla Regione Siciliana di
> raddoppio della percentuale di economie riservate all'autismo, come
> dichiarato nella mail a firma di Faraone di qualche giorno fa. Prima della
> Conferenza Unificata e senza le sue linee di indirizzo.
>
> Paolo Licata
>
>
>
>
> ---------- Messaggio originale ----------
> Da: convegni a autismo33.it
> A: autismo-biologia a autismo33.it
> Data: 14 maggio 2018 alle 11.08
> Oggetto: [autismo-biologia] conferenza unificata: la parola alla
> presidente di ANGSA Nazionale
>
> Rispondendo a quanto affermato dall’On Carnevali, nel link che leggete
> sotto, vorrei brevemente raccontare quanto successo negli ultimi giorni.
>
>
> http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=61705
>
> Premetto che siamo davvero contenti che si sia risolto al meglio
> l'equivoco che ci aveva tanto preoccupati.
>
> Il giorno 9 sapevamo che al Tavolo tecnico era stato proposto un
> emendamento presentato dalla Regione Veneto che chiedeva di condizionare
> l'applicazione delle linee d'indirizzo alla situazione economica dei vari
> territori. L'ing. Marino di Angsa Calabria informato di questa proposta si
> é subito allertato e ha scritto al Sole 24 ore. A ruota gli altri
> commenti sulla stessa scia, compreso il mio. Il giorno 10 la Conferenza
> Unificata delle Regioni ratificava l'accordo senza accogliere (per
> fortuna) quell' emendamento. Abbiamo gridato troppo in fretta? Forse. Io
> al posto di Marino avrei fatto lo stesso, pensando di poter fermare o
> chiedere subito di annullare un provvedimento che ci avrebbe penalizzati
> pesantemente. Avremmo dovuto attendere il documento ufficiale e poi
> scoprire che a quel punto potevamo solo impugnarlo con un ricorso? Con il
> senno del poi son capaci tutti a ragionare.
>
> A volte la fretta é dannosa. A volte é provvidenziale! Lo scopriamo solo
> dopo. Se abbiamo offeso o giudicato male chi invece ha fatto bene il suo
> compito ci scusiamo sinceramente!
>
> Per noi purtroppo la posta in gioco é altissima. Il futuro dei nostri
> figli. Che tutti ne tengano conto. E ora fatemi tirare un sospiro di
> sollievo. Quel documento é molto importante e potrà davvero migliorare
> la qualità della vita dei nostri cari.
>
> Se è pur vero che nel testo ufficiale è presente una nota (alla seconda
> pagina al punto 4) che potrebbe destare preoccupazione a molti,
> ribadisco che questa annotazione è una prassi presente su ogni documento
> ministeriale per vincolarlo in modo che non ci siano maggiori oneri a
> carico dello stato e che non si sfori dal budget del fondo sanitario
> nazionale.
>
> Diverso era quanto indicato nell’emendamento che citava: “ Tali linee di
> indirizzo saranno realizzate compatibilmente con le risorse disponibili a
> livello territoriale” e la proposta della commissione ribadiva che
> l’intesa fosse condizionata a quell’emendamento.
>
> Questo per noi era il vero pericolo e su questo ci eravamo attivati.
>
> Dovremo ora vederne le applicazioni e vigilare affinché dalle parole si
> passi ai fatti. Un grazie di cuore a tutti quelli che hanno contribuito
> alla buona riuscita delle Linee di Indirizzo.
>
> Benedetta Demartis
>
> Presidente ANGSA Onlus
>
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