[autismo-biologia] su Molecular Autism un articolo importante frutto di una collaborazione italo-britannica

ANGSA - RAVENNA angsaravenna a gmail.com
Mer 21 Feb 2018 10:48:35 CET


Un grazie sentito a tutti coloro che hanno partecipato alla ricerca, alle famiglie disponibili, ai clinici che hanno collaborato. Il vostro lavoro , troppo spesso misconosciuto, è davvero prezioso.

Noemi Cornacchia 
  ----- Original Message ----- 
  From: Cecilia Giulivi 
  To: autismo-biologia a autismo33.it 
  Cc: autismo-biologia a autismo33.it 
  Sent: Tuesday, February 20, 2018 5:56 PM
  Subject: Re: [autismo-biologia] su Molecular Autism un articolo importante frutto di una collaborazione italo-britannica


  Per aggiungere altri lavori dal nostro laboratorio che pure hanno dimostrato stress ossidativo in bambini con ASD sono quelli dimonstrando il danno ossidativo at DNA mitocondriale in linfociti e granulociti, insieme all' incremento della produzione di radicali liberi dai mitochondri, e l'impatto della epigenetica (esposizione a pollutants, enviromental triggers) piu di quello determinato dalla genetica. Come dice la dottoressa Marini, questi non sono tests  specifici per il diagnostico di ASD (questi risultati sono simili a quelli che si trovano come parte dell'invecchiamanento) pero aiuteranno a trovare modi di sollevare la disabilita dell'ASD (antiossidanti? minizzare la esposizione a specifici pollutants?). 

  1.    Wong S., Rose S., Giulivi C. Mitochondrial DNA damage in autism. In: Biochemistry of oxidative stress: Physiopathology and clinical aspects (ed^(eds Gelpi Rj, Poderoso, JJ, and Boveris, A.). Springer Berlin Heidelberg (2016).
  2.    Wong S., Napoli E., Krakowiak P., Tassone F., Hertz-Picciotto I., Giulivi C. Role of p53, Mitochondrial DNA Deletions, and Paternal Age in Autism: A Case-Control Study. Pediatrics 137,  (2016).

  3.    Wong S., Giulivi C. Autism, Mitochondria and Polybrominated Diphenyl Ether Exposure. CNS Neurol Disord Drug Targets 15, 614-623 (2016).

  4.    Napoli E., Wong S., Hertz-Picciotto I., Giulivi C. Deficits in bioenergetics and impaired immune response in granulocytes from children with autism. Pediatrics 133, e1405-1410 (2014).

  5.    Napoli E., Duenas N., Giulivi C. Potential therapeutic use of the ketogenic diet in autism spectrum disorders. Front Pediatr 2, 69 (2014).

  6.    Napoli E., Wong S., Giulivi C. Evidence of reactive oxygen species-mediated damage to mitochondrial DNA in children with typical autism. Mol Autism 4, 2 (2013).

  7.    Napoli E., Hung C., Wong S., Giulivi C. Toxicity of the flame-retardant BDE-49 on brain mitochondria and neuronal progenitor striatal cells enhanced by a PTEN-deficient background. Toxicol Sci 132, 196-210 (2013).

  8.    Giulivi C., et al. Mitochondrial dysfunction in autism. JAMA 304, 2389-2396 (2010).
   

  Prof. Cecilia Giulivi, PhD
  Dept Molecular Biosciences
  University of California Davis
    
    
  Sent: Tuesday, February 20, 2018 at 2:49 AM
  From: "Marina Marini" <Marina.marini a unibo.it>
  To: autismo-biologia a autismo33.it
  Subject: Re: [autismo-biologia] su Molecular Autism un articolo importante frutto di una collaborazione italo-britannica
  Come autore dell'articolo sui biomarcatori che è stato pubblicato ieri,
  il cui comunicato stampa ha suscitato una piccola tempesta mediatica,
  desidero confermare quanto scritto in questo blog da Daniela sul termine
  "test", che si presta a interpretazioni sbagliate. Innanzitutto, le
  famiglie che hanno già una diagnosi non hanno bisogno di ulteriori esami
  per la conferma. Poi, le analisi di cui si parla sono alla portata di
  pochissimi laboratori e quindi non si prestano, per il momento, a un
  utilizzo diagnostico. Infine, ma forse è la cosa più importante da
  sottolineare, come viene detto nell'articolo e ripreso dal comunicato
  stampa, prima di parlare di un vero e proprio test bisogna valutare un
  numero molto più elevato di soggetti, vedere se le analisi sono in grado
  di discriminare tra diverse patologie neurologiche e tra queste e altre
  patologie non neurologiche che determinano stress ossidativo; infine,
  sono ancora da valutare questi parametri in bambini di età inferiore ai
  5 anni.

  Tuttavia questa scoperta ha ugualmente un impatto importante perché
  segna una piccola tappa nella comprensione delle cause biologiche che
  sottendono all'autismo, in particolare in quei casi, che sono la
  maggioranza, in cui non è stato possibile identificare mutazioni
  genetiche. I biomarcatori non sono infatti solo uno strumento per
  agevolare una diagnosi o per seguire la sua evoluzione in seguito a
  trattamenti e terapie: essi ci possono aprire una piccola finestra dalla
  quale sbirciare e cercare di capire qualcosa in una patologia che
  presenta ancora tanti lati incomprensibili. Se non capiamo gli aspetti
  biologici, non facciamo passi in avanti nel cercare dei rimedi. Non
  solo, ma evidenziare una particolare alterazione (in questo caso lo
  stress ossidativo) giustifica la ricerca di trattamenti "palliativi",
  che potrebbero alleviare i sintomi.

  Ancora una volta, quindi, sottolineo l'importanza della ricerca
  biologica e spezzo una lancia per il suo finanziamento

  Marina Marini, Bologna


  Il 19/02/2018 16:18, daniela a autismo33.it ha scritto:
  > Esce oggi sulla prestigiosa rivista Molecular Autism (2018) 9:3 l’articolo
  > “Advanced glycation endproducts, dityrosine and arginine transporter
  > dysfunction in autism - a source of biomarkers for clinical diagnosis”
  > Attia Anwar1† , Provvidenza Maria Abruzzo2,4† , Sabah Pasha1 , Kashif
  > Rajpoot3 , Alessandra Bolotta2,4, Alessandro Ghezzo2 , Marina Marini2,4,
  > Annio Posar5,6, Paola Visconti5 , Paul J. Thornalley1,7 and Naila
  > Rabbani1,7,8*
  >
  > Il lavoro é frutto della collaborazione tra l’Universitá e l’Istituto
  > delle Scienze Neurologiche di Bologna e l’Universitá di Warwick, a
  > riprova della vitalitá, delle competenze e della capacitá di
  > collaborazioni internazionali di tante Universitá e Istituti di Ricerca
  > italiani, tra cui Bologna, che meriterebbero ben altri riconoscimenti e
  > ben altri finanziamenti.
  >
  > L’Universitá di Bologna ha diramato oggi un comunicato stampa per
  > dimostrare quanto é orgogliosa dei suoi ricercatori.
  > Prima di copiare tale comunicato vorrei tuttavia precisare, dopo avere
  > parlato con gli autori, che il temine “test” del comunicato potrebbe
  > essere mal interpretato.
  > Si tratta di analisi biochimiche molto raffinate e che non sono alla
  > portata di tutti i laboratori. Invece da valorizzare i seguenti contenuti
  > del comunicato stampa:
  >
  > -Un risultato che potrebbe portare in futuro a fare luce su cause non
  > ancora identificate alla base dei disturbi dello spettro autistico,
  > contribuendo così a mettere a punto nuove terapie, che saranno tanto più
  > efficaci quanto più precocemente applicate.
  > - mette in luce il ruolo dello stress ossidativo in una patologia del
  > Neurosviluppo e identifica alterazioni biochimiche comuni in bambini che
  > hanno sicuramente background genetici diversi. Ipotizziamo che sia
  > l’instaurarsi di queste disfunzioni durante il periodo prenatale o nei
  > primi mesi di vita che, alterando l’epigenetica delle cellule nervose,
  > provoca alterazioni simili a quelle dovute a mutazioni genetiche”.
  > -In particolare, nei bambini affetti da disturbi dello spettro autistico
  > sono stati riscontrati livelli più elevati di uno specifico marcatore di
  > ossidazione, la di-tirosina (DT), e di composti denominati “Advanced
  > Glycation Endproducts” (AGEs).
  > -Dai risultati della ricerca, inoltre, è arrivata anche la conferma che
  > nei disturbi dello spettro autistico è coinvolta un’alterazione dei
  > trasportatori di aminoacidi, già identificata in una rara mutazione
  > genetica che determina autismo. Nei bambini studiati, però, le cause
  > dell’alterazione potrebbero essere di tipo epigenetico e non genetico,
  > quindi potenzialmente modificabili.
  > -potrebbe portare a una diagnosi e a interventi terapeutici più precoci.
  > Speriamo, inoltre, che questo tipo di studi possa mettere in luce nuovi
  > fattori causativi: nuove ricerche potrebbero infatti rivelare specifici
  > profili plasmatici e urinari di composti che portano traccia di
  > modificazioni dannose. Non solo, quindi, si potrà migliorare la diagnosi,
  > ma anche individuare nuove cause dell’ASD”.
  > -Sarà necessario ora ampliare lo studio a nuovi gruppi di bambini con
  > l’obiettivo di confermarne l’efficacia e valutare se i biomarcatori
  > individuati sono in grado di discriminare non solo tra bambini affetti e
  > sani, ma anche tra diverse patologie del Neurosviluppo o che comportano
  > stress ossidativo, e per valutare, inoltre, la sua capacità di
  > identificare l’ASD anche in età molto precoce.
  >
  > Ed ecco il comunicato stampa dell’Universitá
  >
  > Autismo nei bambini:
  > trovati biomarcatori che possono portare a diagnosi più precoci
  >
  > Un team di ricerca italo-britannico ha messo a punto un nuovo test – il
  > primo di questo tipo – basato sull’individuazione di specifici danni alle
  > proteine plasmatiche. Uno strumento che può rivelarsi utile per arrivare a
  > identificare i disturbi dello spettro autistico anche in età molto precoce
  > e aprire la strada a nuovi trattamenti
  >
  >
  > Bologna, 19 febbraio 2018 - Un team di ricercatori di Università di
  > Bologna, Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna (IRCCS),
  > Università di Warwick e Università di Birmingham ha messo a punto un nuovo
  > test – il primo di questo tipo – che potrebbe portare a diagnosi più
  > precoci nei bambini affetti da disturbi dello spettro autistico, favorendo
  > così trattamenti più tempestivi.
  >
  > Il test – pubblicato sulla rivista Molecular Autism – si basa
  > sull’individuazione, attraverso biomarcatori nel sangue e nelle urine, di
  > specifici danni alle proteine plasmatiche. Un risultato che potrebbe
  > portare in futuro a fare luce su cause non ancora identificate alla base
  > dei disturbi dello spettro autistico, contribuendo così a mettere a punto
  > nuove terapie, che saranno tanto più efficaci quanto più precocemente
  > applicate.
  >
  > Cosa sono i disturbi dello spettro autistico
  > I disturbi dello spettro autistico (ASD) sono disturbi del Neurosviluppo
  > che impattano principalmente sulle interazioni sociali e che possono
  > comprendere un’ampia gamma di problemi comportamentali, tra cui anomalie
  > nella comunicazione, comportamenti ripetitivi o compulsivi, iperattività,
  > ansietà, difficoltà ad adattarsi ai cambiamenti, disturbi sensoriali e, in
  > molti casi, disabilità intellettiva. I sintomi possono essere molto
  > eterogenei e, soprattutto in età precoce, molto sfumati. Per questo motivo
  > è spesso difficile ottenere una diagnosi certa prima di 24-36 mesi di età.
  >
  > Le cause di questo tipo di disturbi sono ancora poco chiare. Mentre in
  > circa un terzo dei casi (30–35%) possono essere riconosciute motivazioni
  > genetiche, per il restante 65–70% dei soggetti colpiti si ritiene che
  > l’autismo sia causato da una combinazione di fattori ambientali, mutazioni
  > multiple e varianti genetiche rare.
  >
  > Nuovi indizi e utili conferme
  > Nuovi indizi per fare luce sulle cause di questi disturbi possono arrivare
  > ora grazie al nuovo test messo a punto dal team di ricerca
  > italo-britannico. Gli studiosi hanno infatti individuato un legame tra ASD
  > e un particolare danno alle proteine plasmatiche dovuto a fenomeni di
  > ossidazione e di glicazione.
  >
  > “Questa ricerca – spiega Marina Marini, docente al Dipartimento di
  > Medicina Specialistica Diagnostica e Sperimentale dell’Alma Mater, che
  > ha coordinato il gruppo bolognese – mette in luce il ruolo dello stress
  > ossidativo in una patologia del Neurosviluppo e identifica alterazioni
  > biochimiche comuni in bambini che hanno sicuramente background genetici
  > diversi. Ipotizziamo che sia l’instaurarsi di queste disfunzioni durante
  > il periodo prenatale o nei primi mesi di vita che, alterando l’epigenetica
  > delle cellule nervose, provoca alterazioni simili a quelle dovute a
  > mutazioni genetiche”. In particolare, nei bambini affetti da disturbi
  > dello spettro autistico sono stati riscontrati livelli più elevati di uno
  > specifico marcatore di ossidazione, la di-tirosina (DT), e di composti
  > denominati “Advanced Glycation Endproducts” (AGEs).
  >
  > Dai risultati della ricerca, inoltre, è arrivata anche la conferma che nei
  > disturbi dello spettro autistico è coinvolta un’alterazione dei
  > trasportatori di aminoacidi, già identificata in una rara mutazione
  > genetica che determina autismo. Nei bambini studiati, però, le cause
  > dell’alterazione potrebbero essere di tipo epigenetico e non genetico,
  > quindi potenzialmente modificabili.
  >
  > “La nostra scoperta – spiega Naila Rabbani, Reader di Experimental Systems
  > Biology all’University of Warwick, che ha guidato la ricerca biochimica –
  > potrebbe portare a una diagnosi e a interventi terapeutici più precoci.
  > Speriamo, inoltre, che questo tipo di studi possa mettere in luce nuovi
  > fattori causativi: nuove ricerche potrebbero infatti rivelare specifici
  > profili plasmatici e urinari di composti che portano traccia di
  > modificazioni dannose. Non solo, quindi, si potrà migliorare la diagnosi,
  > ma anche individuare nuove cause dell’ASD”.
  >
  > I protagonisti dello studio e i prossimi passi
  > Per realizzare lo studio, il Centro Disturbi dello Spettro Autistico
  > dell'Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna ha realizzato una
  > valutazione clinica su 38 bambini affetti da disturbi dello spettro
  > autistico (29 maschi e 9 femmine) e un gruppo di controllo composto da 31
  > bambini a sviluppo normotipico (23 maschi e 8 femmine), tutti di età
  > compresa tra 5 e 12 anni. Il team dell’Università di Warwick, guidato da
  > Naila Rabbani, ha poi studiato campioni di sangue e di urina, evidenziando
  > le differenze chimiche tra i due gruppi. Un ricercatore dell’Università di
  > Birmingham ha invece combinato i dati relativi ai cambiamenti dei diversi
  > composti, elaborando un algoritmo di machine learning: un'intelligenza
  > artificiale che consente di distinguere tra i soggetti affetti e quelli
  > non affetti. Il risultato è stato un test diagnostico con ottima capacità
  > di distinguere tra veri e falsi positivi e veri e falsi negativi.
  >
  > Sarà necessario ora ampliare lo studio a nuovi gruppi di bambini con
  > l’obiettivo di confermarne l’efficacia e valutare se i biomarcatori
  > individuati sono in grado di discriminare non solo tra bambini affetti e
  > sani, ma anche tra diverse patologie del Neurosviluppo o che comportano
  > stress ossidativo, e per valutare, inoltre, la sua capacità di
  > identificare l’ASD anche in età molto precoce.
  >
  > La studio è stato pubblicato sulla rivista Molecular Autism con il titolo
  > “Advanced glycation endproducts, dityrosine, and arginine transporter
  > dysfunction in autism — a source of biomarkers for clinical diagnosis”. A
  > realizzarlo sono stati ricercatori della Scuola di Medicina
  > dell’Università di Warwick (in particolare del Warwick Systems Biology
  > Group), dell’Università di Birmingham, dell’Università di Bologna,
  > dell’IRCCS Istituto di Scienze Neurologiche di Bologna e della Fondazione
  > Don Carlo Gnocchi ONLUS.
  >
  > La ricerca è stata finanziata da Warwick Impact Fund Award a Naila
  > Rabbani, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e Fondazione Nando
  > Peretti a Marina Marini. I ricercatori ringraziano l’ANGSA (Associazione
  > Nazionale Genitori Soggetti Autistici) e tutti i bambini coinvolti e le
  > loro famiglie.
  >
  > Ufficio Stampa Alma Mater - Via Zamboni 33 - 40126 Bologna tel.
  >  051-2088664 - HYPERLINK
  > "mailto:ufficiostampa a unibo.it"ufficiostampa a unibo.it
  >
  >
  >
  >
  >
  >
  > _______________________________________________
  > Lista di discussione autismo-biologia
  > autismo-biologia a autismo33.it
  > ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici).
  > Fondazione Augusta Pini ed Istituto del Buon Pastore Onlus.
  > Per cancellarsi dalla lista inviare un messaggio a: valerio.mezzogori a autismo33.it

  _______________________________________________
  Lista di discussione autismo-biologia
  autismo-biologia a autismo33.it
  ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici).
  Fondazione Augusta Pini ed Istituto del Buon Pastore Onlus.
  Per cancellarsi dalla lista inviare un messaggio a: valerio.mezzogori a autismo33.it



------------------------------------------------------------------------------
          Questa email è stata esaminata alla ricerca di virus dal software antivirus AVG. 
        www.avg.com 
       




------------------------------------------------------------------------------


  _______________________________________________
  Lista di discussione autismo-biologia
  autismo-biologia a autismo33.it
  ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici).
  Fondazione Augusta Pini ed Istituto del Buon Pastore Onlus.
  Per cancellarsi dalla lista inviare un messaggio a: valerio.mezzogori a autismo33.it
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/attachments/20180221/f7580bda/attachment-0001.html>


Maggiori informazioni sulla lista autismo-biologia