[autismo-biologia] Maurizio Bonati del Mario Negri sui servizi di NPI

Sonia Zen soniazen.rusticali a gmail.com
Mer 14 Feb 2018 11:32:33 CET


Ringrazio Maurizio Bonati per il suo intervento alla lista che conferma
quanto abbiamo da tempo percepito.

Da anni sentiamo le famiglie che lamentano una *forte e persistente carenza
organizzativa* del Servizio di NPI con conseguente disorientamento e scoramento
delle famiglie, molte delle quali rinunciano e si rivolgono ad altre ULSS o
a professionisti privati.  Ovviamente le famiglie quando per accedere al
Servizio devono aspettare mesi si rivolgono al privato. Inoltre va
considerato che lo stesso approccio verso la disabilità mentale non ha dei
protocolli condivisi per cui ci sono migrazioni anche per l'etichetta della
diagnosi che può variare da ULLS a ULSS. Indicazioni per il trattamento
diverse da Servizio e Servizio.  Tanto  da arrivare alla sensazione di un
confine valicato per una terra di nessuno.

C'è una forte attenzione per le malattie oncologiche ma decisamente scarsa
per la malattia mentale. Rispetto all'organico nella nostra regione il
Veneto, che ritiene di avere dei modelli organizzativi sanitari
all'avanguardia, se un NPI  o operatore logopedista, fisioterapista..etc è
in malattia o maternità non viene sostituito con un supplente.  Ecco perchè
mi ha colpito la frase il titolo dell'Editoriale  “Se fosse cancro ci
sarebbe una protesta, ma è salute mentale”, magari ci fosse l'attenzione
che c'è per il cancro per la disabilità mentale. Auspichiamo una maggiore
attenzione e risorse per la malattia mentale.

Sonia Zen Presidente Angsa Veneto




<https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=webmail>
Mail
priva di virus. www.avast.com
<https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=webmail>
<#DAB4FAD8-2DD7-40BB-A1B8-4E2AA1F9FDF2>

Il giorno 11 febbraio 2018 09:51, <daniela a autismo33.it> ha scritto:

> Maurizio Bonati, Responsabile del Laboratorio per la Salute
> Materno-Infantile e del Dipartimento di Salute Pubblica IRCCS - Istituto
> di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri" , ci ha inviato  l'editoriale del
> numero 199 di R&P con la premessa che segue
>
> Guardando i programmi elettorali, nazionali e regionali, le disattenzioni
> sono ancora
> più sconfortanti (e sconcertanti) degli altri periodi, poichè tutti
> promettono di tutto, a tutti e di tutto.
>
> Quando una disattenzione cronicizza, e non è la sola, l'accesso di forte
> irritazione aumenta (e non è iperattività).
> Comunque, nonostante le debolezze, i limiti e le delusioni... avanti! per
> tutti.
> MB
>
> EDITORIALE “Se fosse cancro ci sarebbe una protesta, ma è salute mentale”
> Maurizio Bonati
> Dipartimento di Sanità Pubblica IRCCS – Istituto di Ricerche
> Farmacologiche Mario Negri, Milano maurizio.bonati a marionegri.it
>
> Questo il titolo di un recente “senza esclusione di colpi” nella rubrica
> Views and Reviews del BMJ1. Tra le varie considerazioni di Margaret
> McCartney, general practitioner a Glasgow, “ricordiamoci che: l’accesso ai
> Servizi di salute mentale per l’infanzia è una lotteria, dove l’attesa di
> anni è la consuetudine; trovare un posto letto libero per un bambino o
> adolescente presenta difficoltà enormi e immutabili nel tempo; un terzo
> dei bambini e degli adolescenti inviati al servizio di salute mentale non
> ha accesso e deve rivolgersi a strutture private. Se si trattasse di
> cancro ci sarebbe stata una protesta. Ma trattandosi di salute mentale, ci
> mettiamo un cerotto”. In Italia la situazione è peggiore, eppure la
> reazione non sembra essere diversa. Tra il 2011 e il 2016, la prevalenza
> delle prestazioni pubbliche per i disturbi neuropsichici dell’infanzia e
> dell’adolescenza è aumentata del 40-45%, con una crescita annua media del
> 7%. Sono aumentate le richieste per disturbi specifici dello sviluppo
> (quali la dislessia e i disturbi del linguaggio) e le richieste per utenti
> con disabilità o con disturbi psichiatrici di rilevante gravità e
> complessità. L’accesso ai Servizi di neuropsichiatria dell’età evolutiva
> varia tra le Regioni tra il 4% e l’8% della popolazione infantile e
> adolescenziale, a fronte di un bisogno che è più che doppio. Tuttavia,
> anche nelle realtà apparentemente più virtuose solo 1 utente su 2 riesce
> ad accedere ai Servizi, e 1 su 3 riceve gli interventi terapeutici di cui
> avrebbe necessità. In particolare, il continuo incremento di accessi ai
> Servizi va spesso a discapito di un’adeguata presa in carico dopo la
> diagnosi. Le famiglie si trovano così costrette a cercare risposte lontano
> da casa o nel privato, con carichi emotivi, pratici ed economici
> rilevanti2. La Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e
> dell’Adolescenza (SINPIA) ha più volte gridato interpretando sia le
> critiche degli operatori che le lamentele dei pazienti e delle loro
> famiglie, ma con voce flebile3. Anche il 3° Rapporto supplementare del
> Gruppo CRC (Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza)4,
> complementare a quello fornito dal Governo e che sarà trasmesso alle
> Nazione Unite, dopo aver fotografato lo stato delle politiche
> dell’infanzia dalla prospettiva del terzo settore, a partire
> dall’esperienza di coloro che lavorano quotidianamente con i bambini e gli
> adolescenti, ribadisce che l’Italia deve rafforzare Servizi e programmi di
> qualità per la salute mentale. La politica cosa fa? Non è servito ai
> ragazzi, alle famiglie, agli operatori dei Servizi e all’organizzazione
> stessa dei Servizi avere un ministro,prima per la famiglia e la
> solidarietà sociale e poi sottosegretario alla Salute, che fosse
> neuropsichiatra5. A livello regionale, anche per la neuropsichiatria, i
> modelli assistenziali sono confacenti alle ragioni della politica locale e
> non al monitoraggio dell’appropriatezza delle prestazioni, della
> valutazione degli esiti, della soddisfazione degli utenti e degli
> operatori per il miglioramento delle cure. I modelli si moltiplicano
> differenziandosi, così come le disuguaglianze intra- e inter-regionali,
> mentre i bisogni rimangono inevasi, fino a quando saranno i budget a
> guidare le pianificazioni. Così con il decreto del gennaio 2017 tra i
> nuovi LEA (livelli essenziali di assistenza) sono riconosciuti anche i
> disturbi dello spettro dell’autismo6, affinché il Fondo sanitario
> nazionale abbia il finanziamento per attuare la legge 134 del 20157, che a
> sua volta avrebbe dovuto attuare le linee di indirizzo del 2012 per il
> completamento delle linee guida del 2011.I tempi della politica, si
> potrebbe dire, ma nel frattempo? E dopo? I LEA sono da sempre disattesi in
> quelle Regioni in perenne disavanzo economico e con rientro discrezionale.
> Quindi, quali essenzialità sono riconosciute? Quale equità? Ma se i
> giovani pazienti autistici e le loro famiglie possono avere almeno una
> speranza, quelli con altri disturbi psichiatrici? Le speranze certo non
> mancano, in particolar modo quando rappresentano le ultime prospettive di
> pazienti disperati non presi in carico e di famiglie abbandonate, come è
> nel caso della salute mentale. Ma anche le speranze sono un indicatore di
> disuguaglianza perché non nascono ovunque, ma solo dove il terroir lo
> consente. Lo è per esempio il recente “Piano regionale salute mentale”
> della Regione Friuli Venezia Giulia che, nonostante un modello
> organizzativo all’avanguardia e le criticità dell’esperienza basagliana,
> pone tra gli obiettivi principali l’identificazione precoce, la diagnosi,
> la cura e l’abilitazione/riabilitazione rivolta ai minori con disturbi
> neuropsichiatrici8. Oltre alla definizione dei percorsi di transizione
> delle cure dall’età pediatrica a quella adulta e all’adozione di linee
> guida per le emergenze psichiatriche anche per l’infanzia e l’adolescenza.
> La spesa sanitaria nazionale ammonta a 150 miliardi (6% del PIL, prodotto
> interno lordo). Il Ministro uscente ha affermato che “servono più soldi
> per il Servizio Sanitario Nazionale. Basterebbero 2-3 miliardi non 150. A
> breve termine la spesa andrebbe portata al 7% del PIL”. Ma per farne che
> cosa? “Per rispettare il fabbisogno dell’invecchiamento della
> popolazione”, quindi bambini e adolescenti con disabilità anche complesse
> e croniche non sono contemplati. In campagna elettorale i Programmi sono
> straordinari, la salute viene da tutti riconosciuta come un diritto.
> Alcuni (pochi) vanno oltre indicando come interventi necessari (e
> promessi): la riqualificazione degli ambienti di cura, l’aggiornamento
> professionale, la formazione sul campo e il potenziamento del personale.
> Parole di speranza e non Piani d’azione. Tutto il mondo è paese? Forse. Ma
> il diritto alla salute è universale, individuale e collettivo e va
> perseguito e promosso come dichiarato nel 1948 dall’OMS e ribadito
> dall’art. 32 della Costituzione italiana. Tuttavia nonostante la creazione
> dell’Autorità garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza (2011) e di
> 16 garanti regionali, oltre ad alcuni metropolitani, le disattenzioni
> (disuguaglianze) crescono e cronicizzano e la lettura dei dati (bisogni) è
> condizionata dalle opportunità dei decisori. In un’area in cui le povertà
> si incrociano (quella della psichiatria9, quella dei bambini e degli
> adolescenti [1 milione in Italia, il 10% dei minori, vive in condizioni di
> povertà assoluta10], quella della politica11) l’essenzialità del senso e
> dell’utile di un intervento per la comunità necessita di essere
> recuperata. In Italia i casi prevalenti vivi dopo una diagnosi di tumore
> sono circa 3 milioni9. Sono oltre 800.000 i bambini e gli adolescenti con
> bisogni di cure neuropsichiatriche, solo 400.000 accedono ai Servizi di
> neuropsichiatria dell’età evolutiva, ma solo 150.000 ricevono gli
> interventi terapeutici prescritti. Che succederebbe se accadesse lo stesso
> nei Servizi oncologici?
>
> BIBLIOGRAFIA
> 1. McCartney M1. Margaret McCartney: if this was cancer there’d be an
> outcry-but it’s mental health. BMJ 2017; 359: j5407.
> 2. Chiarotti F, Ambrosio V, Cordella D, Venerosi A. Offerta sanitaria e
> sociosanitaria per bambini e adolescenti con disturbi dello spettro
> autistico in Italia. In Rapporti ISTISAN 2017; 17/16: 16-55.
> www.iss.it/binary/publ/ cont/17_16_web.pdf; Lo stato dei servizi di
> Neuropsichiatria dell’Infanzia e Adolescenza 2016:
> www.sinpia.eu/appello_NPIA.pdf
> 3. SINPIA, Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e
> dell’Adolescenza www.sinpia.eu/index.php
>
> 4. Campi R, Gruppo Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e
> dell’Adolescenza. I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia. 3°
> Rapporto Supplementare alle Nazioni Unite sul monitoraggio della
> Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza in Italia.
> Novembre 2017. Save the Children Italia, Roma 2017.
> 5. hiips://it.wikipedia.org/wiki/ Antonio_Guidi_(politico)
> 6. www.gazzettaufficiale.it/eli/id/ 2017/03/18/17A02015/sg
> 7. www.gazzettaufficiale.it/eli/id/ 2015/08/28/15G00139/sg
> 8. Piano Regionale Salute Mentale Infanzia, Adolescenza e Età Adulta anni
> 2018-2020. Regione Friuli Venezia Giulia. Allegato 1 della Delibera
> 122-2018. www.regione.fvg.it/asp/delibere/ layout2008_2.asp?pag=1&cerca=
> true&anno=2018νm=122&tx_ dataDel=&key=&uf=
> 9. Saraceno B. Sulla povertà della psichiatria. Roma: DeriveApprodi, 2017.
> 10. Save the Children. Fino all’ultimo bambino. Rapporto attività 2016.
> www.savethechildren.it/sites/defa ult/files/files/uploads/pubblicazioni
> /fino-allultimo-bambino-rapportoattivita-2016.pdf
> 11. Revelli M. Poveri, noi. Torino: Giulio Einaudi, 2010.
> 12. Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), Associazione
> Italiana Registri Tumori (AIRTUM). I numeri del cancro 2016. Roma: Il
> Pensiero Scientifico Editore, 2016.
>
> _______________________________________________
> Lista di discussione autismo-biologia
> autismo-biologia a autismo33.it
> ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici).
> Fondazione Augusta Pini ed Istituto del Buon Pastore Onlus.
> Per cancellarsi dalla lista inviare un messaggio a:
> valerio.mezzogori a autismo33.it




-- 
Sonia Zen
Via Mazzini, 113
36027 Rosà (VI)
Tel 0424 580690
Cell 3351303112
Sito Angsa Veneto onlus <http://veneto.angsa.it/>
Gruppo Facebook Amici di Angsa Veneto
<https://www.facebook.com/groups/837931982913791/?fref=ts>
Progetti Angsa Anffas per bambini e ragazzi con autismo
<https://www.facebook.com/bambini.ragazzi.autismo.DGS/>

Sostienici con il tuo 5 per mille!

Nella prossima dichiarazione dei redditi destina il tuo 5xmille ad
ANGSA VENETO ONLUS indicando il codice fiscale
*92146290280*Grazie


Ai fini del rispetto del D.Lgs. 196/2003 sulla tutela dei dati personali
comunichiamo che le informazioni contenute nella presente mail sono
riservate e comunque destinate esclusivamente al destinatario. Se avete
ricevuto questa mail per errore Vi preghiamo di distruggerla.
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/attachments/20180214/9a0d5ae4/attachment-0001.html>


Maggiori informazioni sulla lista autismo-biologia