[autismo-biologia] DDT e autismo

daniela a autismo33.it daniela a autismo33.it
Ven 17 Ago 2018 11:31:16 CEST


E’ stato pubblicato ieri l’articolo

Alan S. Brown et al. Association of Maternal Insecticide Levels With
Autism in Offspring From a National Birth Cohort. American Journal of
Psychiatry, 2018 DOI: 10.1176/appi.ajp.2018.17101129

https://ajp.psychiatryonline.org/doi/10.1176/appi.ajp.2018.17101129

Da tempo si sospettava che gli insetticidi fossero un fattore di rischio
per autismo sulla base di dati epidemiologici e di dati provenienti da
modelli animali

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28475976

La ricerca oggetto dell’articolo sopra menzionato ha documentato, grazie
alle banche dati e alle banche biologiche della Finlandia, una
correlazione tra i livelli di un metabolita del DDT  presente nel sangue
della madre all’inizio della gravidanza e i casi di autismo nella prole.

The odds of autism among offspring were significantly increased with
maternal p,p′-DDE levels that were in the highest 75th percentile, with
adjustment for maternal age, parity, and history of psychiatric disorders
(odds ratio=1.32, 95% CI=1.02, 1.71). The odds of autism with intellectual
disability were increased by greater than twofold with maternal p,p′-DDE
levels above this threshold (odds ratio=2.21, 95% CI=1.32, 3.69).

Il rischio di autismo con disabilità intellettiva aumenta di più del
doppio (odds ratio=2.21) quando il metabolita del DDT p,p′-DDE è alle
concentrazioni più alte (the highest 75th percentile)

Questi studi non credo che possano avere conseguenze terapeutiche per le
persone con autismo, in quanto il danno provocato dagli insetticidi sullo
sviluppo dell’embrione è verosimilmente irreversibile.
Essi hanno invece  grande importanza per la prevenzione di nuovi casi
attraverso l’alimentazione delle donne in gravidanza.
Per quanto riguarda il DDT, il suo uso in Italia è vietato da molti anni, 
ma sono ammessi prodotti di importazione da paesi dove il DDT è ancora in
uso.
Diceva il Prof. Giorgio Cantelli Forti che a Bologna è stato trovato DDT
nel latte di una donna che non si era mai spostata da Bologna ma che,
durante la gravidanza, aveva mangiato dell’uva comprata ad un supermercato
nel mese di febbraio.

Ci dovrebbe essere più coerenza tra le leggi dell’agricoltura e quelle del
commercio internazionale.

A livello individuale poi sarebbe buona norma comprare frutta e verdura
direttamente da produttori fidati secondo il principio "Dal produttore al
consumatore" in modo da evitare sia il DDT che altri prodotti chimici
potenzialmente dannosi per la salute in generale e per la salute
riproduttiva in particolare
                 Daniela Mariani Cerati




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