[autismo-biologia] crisi cicliche in persona con autismo

daniela a autismo33.it daniela a autismo33.it
Mer 1 Ago 2018 11:22:04 CEST


La storia raccontata dal padre del giovane ventiquattrenne nel messaggio
del 10 aprile 2016 ha un seguito. Dopo avere consultato numerosi
psichiatri e neurologi che prescrivevano psicofarmaci, in particolare
antiepilettici (Tegretol e Lyrica) che non solo non davano benefici, ma
peggioravano i sintomi stessi per i quali venivano dati, il padre si è
rivolto a un endocrinologo che ha preso sul serio l’ipotesi che si
trattasse di uno squilibrio biochimico.
Ha fatto fare all’Università di Milano (Istituto di Fisiologia Generale e
Chimica Biologica “G. Esposito”,) uno studio approfondito della
composizione in acidi grassi del sangue intero. L’esame ha evidenziato un
importante dismetabolismo nel senso di uno squilibrio tra omega 6 e omega
tre.
Il rapporto ottimale espresso dal rapporto arachidonic acid
(AA)/eicosapentaenoic acid (EPA)
dovrebbe essere di 3. Nel nostro giovane era superiore a 49. Dopo 5 mesi
di terapia con omega 3 il rapporto scendeva a 5 per poi arrivare a 3.
Consensualmente al miglioramento biochimico si assisteva ad un progressivo
miglioramento clinico con la riduzione dei sintomi ciclici fino alla loro
totale scomparsa. Inoltre è stata possibile la sospensione del risperidone
che L assumeva da anni. Il risultato positivo si è poi mantenuto nel tempo
e persiste tuttora. Le crisi cicliche non ci sono più, il giovane è
tranquillo e collaborante e non assume psicofarmaci di nessun tipo.
Il dosaggio di omega 3 che L assume  viene tarato in base all'esame che L
esegue periodicamente per mantenere il rapporto AA/EPA a livello ottimale.

Sarebbe molto interessante verificare se altri casi in cui vi è la
comparsa di agitazione, insonnia e inappetenza in persone con disturbi
dello spettro autistico presentano un dismetabolismo simile a quello
riscontrato in L e se si conferma la correlazione tra miglioramento
biochimico e miglioramento clinico.
    Daniela Mariani Cerati


10 aprile 2016
> CRISI CICLICHE MENSILI IN PERSONE CON AUTISMO
>
> *Ricevo da un nostro associato l'allegato riguardante la ciclicità delle
> crisi di suo figlio L     Il genitore spera vivamente che, una volta
> pubblicato sul forum, con la richiesta che altrettanto facciano le
> famiglie
> con ragazzi rappresentanti lo stesso problema, si otterrà un numero
> adeguato di casi analoghi segnalati; questo potrà essere utile a chi vorrà
> impegnarsi a esaminare con attenzione e cura quanto riportato, al fine di
> ottenere un qualche risultato utile per la ricerca, e per chi, come L., ha
> necessità di vedere risolto questo grave problema.*
>
>
> L. è un giovane con autismo di 24 anni.
>
> Dall'inizio della sua adolescenza ha iniziato a presentare un
> comportamento
> ciclico a ritmo pressoché mensile. Per un periodo di 25/30 giorni circa
> egli si manifesta sereno, sorridente, collaborativo, sguardo aperto, occhi
> presenti,  e (nei suoi limiti) quasi felice; il colorito è sano, la
> sudorazione quasi normale. La sua collaborazione è (relativamente) attiva.
>
> Nel periodo che io quasi chiamerei "mestruale" a causa della sua cadenza,
> egli
> diventa cupo, la pelle volge ad una colorazione grigia, l'occhio perde la
> sua serenità e diventa "vagante", la sudorazione aumenta, la cute diventa
> più grassa, manifesta uno stato di agitazione costante (da animale
> braccato), spesso ha il battito cardiaco accelerato ed il respiro
> altrettanto. La sua collaborazione è assente.
>
> Analisi effettuate sul cortisolo salivare hanno rilevato in questo periodo
> che nel pomeriggio esso non si abbassa (secondo come dovrebbe nel suo
> ritmo
> circadiano).
>
> Il ritmo del sonno (già di per sé stesso non normale) subisce notevoli
> alterazioni e la melatonina sembra in questi periodi inefficace.
>
> Analisi cliniche sui suoi ormoni, di qualsiasi tipo, anche sessuali, sono
> risultate assolutamente nella norma.
>
> Il suo stato fisico per il resto è assolutamente eccellente.
>
> Da anni ormai teniamo un diario perfettamente aggiornato che rappresenta:
> date, episodi, ciclicità, avvenimenti concomitanti o meno, farmaci o
> palliativi somministrati; tutto ciò che, in poche parole potrebbe servire
> ad avere una panoramica generale degli accadimenti e degli interventi.
>
> Cerchiamo riscontri più ampi su popolazione di soggetti autistici di pari
> caratteristiche al fine di poter costituire un sufficiente numero di casi
> sui quali qualche studioso di buona volontà possa fare riferimento per un
> lavoro di ricerca che porti ad una definizione delle cause e magari a
> qualche positivo risultato terapeutico.
>
> I genitori che si rispecchiano in questa situazione possono inviare i loro
> riferimenti al mio indirizzo:
>
> hanau.carlo a gmail.com





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