[autismo-biologia] dal documento INSERM (Francia)

daniela a autismo33.it daniela a autismo33.it
Ven 19 Maggio 2017 09:53:16 CEST


Nel 2015 un gruppo di medici parigini ha pubblicato l‘articolo sotto
riportato in cui si documenta l’utilitá delle Unitá Neurocomportamentale
per la valutazione e la gestione dei comportamenti dirompenti.
Nel 2016 un documento ufficiale dell’INSERM (Institut national de la santé
et de la recherche médicale ) recepisce questa esigenza e, con
l’autorevolezza di un Istituto nazionale,  raccomanda di istituire 
“unités pluridisciplinaires d’évaluation et de traitement des situations
de crise ou de « comportement-défi », en étroite collaboration avec le
secteur médico-social et les familles, reliées par des équipes mobiles
de prévention et d’évaluation des situations de crises”

La tragica realtá dei comportamenti dirompenti ( in inglese challenging
behaviours, in francese  comportements-défis.  In italiano “comportameti
problema" mi sembra troppo debole, preferisco chiamarli “dirompenti”) non
conosce confini. Il problema é gravissimo e si aggrava vieppiú con il
raggiungimento della maggiore etá, quando i genitori invecchiano e devono
gestire adulti nel pieno della forza fisica la cui aggressivitá si dirige
a chi sta loro vicino, che a un certo punto sono quasi esclusivamente i
vecchi genitori.
Inutile dire che il bisogno di avere  Unitá neurocomportamentali esiste
anche in Italia e si auspica che alla emersione del problema seguano
iniziative concrete.
Dal documento dell’INSERM del 2016 copio quanto segue

6. Promouvoir une approche multidimensionnelle des comportements-défis 17
Il est nécessaire de différencier et de ne pas assimiler un
comportement-défi (qui résulte d’une interaction individu/environnement)
à des troubles psychiatriques.
Le groupe d’experts rappelle que :
• les douleurs liées aux pathologies somatiques peuvent s’exprimer sous
forme de comportements-défis (agressivité, auto- mutilation).
Inversement, les comportements-défis peuvent provoquer des lésions
physiques ;
• des facteurs environnementaux et éducatifs et notamment l’absence de
moyens de communication contribuent souvent aux troubles du comportement
et doivent être pris en compte.
C’est pourquoi, les comportements-défis nécessitent une approche
multidimensionnelle. Au vu des expériences pilotes existantes en France
et à l’étranger, le groupe d’experts recommande la création d’unités
pluridisciplinaires d’évaluation et de traitement des situations de crise
ou de « comportement-défi », en étroite collaboration avec le secteur
médico-social et les familles, reliées par des équipes mobiles de
prévention et d’évaluation des situations de crises. Les modalités
pratiques de mise en place de telles équipes et les acteurs concernés
dépassent le cadre de cette expertise et doivent être étudiées au
niveau des territoires en fonction des ressources existantes.

17. Comportements-défis : comportements agressifs, automutilatoires, et
comportements  stéréotypés.


2015

> A Parigi e' stata istituita una Unita' NeuroComportamentale simile a quella
> di Baltimora per accogliere le persone con autismo che presentano gravi
> crisi comportamentali non responsive ai trattamenti praticati nei loro
> usuali ambienti di vita. I responsabili di detta Unita' hanno dato
> recentemente un resoconto dei casi da loro trattati nell'articolo “Acute
> behavioral crises in psychiatric inpatients with autism spectrum disorder
> (ASD):Recognition of concomitant medical or non-ASD psychiatric
> conditions predicts enhanced improvement ,Vincent Guinchat a,1, Cora
Cravero
> a,1, Lautaro Diaz a,1, Didier Pe ́ rissea,1, Jean Xavier a,1, Claire Amiet
> a,1, Isabelle Gourfinkel-An b,Nicolas Bodeau a,1, Lee Wachtel c, David
> Cohen a,d,1,*, Ange` leConsoli a,e,1 Research in Developmental Disabilities
> 38 (2015) 242–255 “
> Il
lavoro riguarda 70 ricoveri ospedalieri che corrispondono a 58pazienti
> (44 maschi e 14 femmine). L'eta' media e' di 15 anni con un range che va
> dai 10 ai 37 anni.
> Dopo un'accurata valutazione multidisciplinare gli autori hanno
> ritenuto quali fattori favorenti le crisi comportamentali i seguenti:in17
> casi fattori ambientali in20 casi malattie organiche in 33 casi patologie
> psichiatriche in 8 casi non si e' trovato nessun fattore favorente
> Tra le condizioni organiche gli autori hanno rilevato -crisi epilettiche
> non controllate in 10 pazienti nei quali l'ottimizzazione della terapia
> antiepilettica ha portato a notevoli miglioramenti. Per 6 di essi e' stata
> fatta diagnosi di epilessia perla prima volta. For 6 of them, the
> behavioral crisis marked their first diagnosis of seizures. Pare dalla
> descrizione che la crisi comportamentale stessa fosse l'equivalente di una
> crisi epilettica. Essendo questa una cosa interessante per le prospettive
> terapeutiche che apre, ma per me di difficile comprensione, ho chiesto
> spiegazione al primo autore, che ha inoltrato la mia mail agli epilettologi
> del gruppo.  -gastrite da Helicobactyer pylori -carie dentaria -infezioni
> urinarie -anemia -cataratta bilaterale -lesioni da scottature dovute a
> incidenti domestici -otite acuta -stipsi cronica complicata da sindrome
> occlusiva -dolore cronico causato dal comportamento auto aggressivo In
questi
> casi il trattamento specifico di tali condizioni ha portato ad un calo
> significativo dei comportamenti dirompenti
> Tra le cause ambientali quella che e' stata ritenuta la principale
> causa delle crisi comportamentali e' stata l'assenza di cura. In Italia
> none' raro assistere all'esplosione di comportamenti dirompenti dopo
> la fine della scuola, quando questa viene seguita dal nulla e quando viene
>  a mancare quella strutturazione della giornata con scadenze precise e
> prevedibili che caratterizza il periodo di frequenza alla scuola. Copio
> dall'articolo

Among environmental causes, absence of care was frequent,
> highlighting two important facts. First, adolescence is a period with
> higher risk of a break in the continuity of care (Fombonne, Du Mazaubrun,
> Cans, &Grandjean, 1997; Smith, Greenberg, & Mailick, 2012). Second,since
> the major risk factor for the absence of appropriate care inFrance is a
> high degree of behavioral impairment (Thevenot, Philippe,& Casadebaig,
> 2008), both adolescence and behavioral impairment may serve as exclusion
> criteria for outside services in individuals with ASD. As a result, a
> vicious circle occurs in several cases as the absence of care may increase
> behavioral impairment, and the behavioral impairment makes it even more
> difficult to access care in the future. In addition, the importance of
> family support is demonstrated by cases in which behavioral deterioration
> occurred after major family events. In these cases, a diagnosis of
> adjustment disorder was retained for the acute behavioral exacerbation.
> Perla comorbilita' psichiatrica la piu' frequente, secondo gli autori,e'
> la depressione, di cui dicono  the most common diagnosis was major
> depressive disorder. There is emerging evidence that depression is probably
> the most common comorbid psychiatric disorder occurring in autistic people
> (Hutton etal., 2008), but this disorder can be difficult to recognize
> in subjects with autism with ID and poor communication skills Una volta
> fatta diagnosi di malattia psichiatrica distinta dall'autismo,si pone il
> problema del difficile uso degli psicofarmaci di cui gli autori
> dicono

Regarding psychotropic interventions, we advocate caution in
> antipsychotic prescription in patients with ASD, both in terms of number of
> drugs and dosage, given the prevalence and severity of adverse events
> in this population (Perisse, Guinchat, Hellings, & Baghdadli, 2012),and
> high rates of adverse effects noted in our study.
> I casi che hanno avuto i miglioramenti piu' evidenti sono stati quelli in
> cui si e' diagnosticata e curata una malattia organica . Negli altri casi
> si pongono in risalto piu' problemi che soluzioni. Ma e' bene che i
problemi
> vengano alla luce e che diventino oggetto di ricerca per avere migliori
> soluzioni nel futuro e di maggiore e piu' appropriata assistenza nel
> presente




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