[autismo-biologia] Neuroimmagine funzionale a sei mesi di etá

[daniela a autismo33.it]

Il 7 giugno scorso é stato pubblicato l’articolo

Functional neuroimaging of high-risk 6-month-old infants predicts a
diagnosis of autism at 24 months of age
Robert W. Emerson et al, Science Translational Medicine  07 Jun 2017:
Vol. 9, Issue 393, eaag2882
DOI: 10.1126/scitranslmed.aag2882

Un ampio resoconto dell’articolo viene dato in

http://www.lescienze.it/news/2017/06/09/news/risonanza_magnetica_connessioni_neurali_autismo-3561830/

Nell’articolo de “le scienze” c’é un errore nel citare gli autori.
L’articolo viene attribuito a Diana Bianchi e  Joshua Gordon, i cui nomi
non compaiono nella pubblicazione  ma, a parte questa imprecisione, il
resoconto é fedele e dettagliato.

Questa fotografia funzionale del cervello fatta a 6 mesi di etá a un
gruppo di bambini a rischio contribuisce a far luce sulla storia naturale 
e sui meccanismi patogenetici dell’autismo . Sono state individuate 974
anomalie nelle connessioni neurali associate ai comportamenti autistici, a
 supporto dell’ipotesi di un malfunzionamento della connettività tra le
diverse regioni della corteccia cerebrale.
Per quanto riguarda la diagnosi, forse essa é fattibile giá nel primo anno
di vita  sulla base dei soli sintomi, come spiega Edvige Veneselli

http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=51213

Del resto la terapia che abbiamo a disposizione nel presente, che per i
lattanti consiste nell’accentuare e personalizzare le interazioni tra
genitori e figli , si puó e si deve fare anche senza una diagnosi certa.

https://www.hogrefe.it/it/catalogo/volumi/autismo/un-intervento-precoce-il-tuo-bambino-con-autismo-come-utilizzare-learly-start-denver-model-famiglia/

Diverso sará quando, si spera in tempi non troppo lontani, avremo a
disposizione terapie biologiche per erogare le quali sará necessaria una
diagnosi certa. Allora forse la risonanza funzionale con la raffinata
tecnica descritta nell’articolo sará utile anche per fare diagnosi nel
primo anno di vita.
Intanto speriamo che il gruppo europeo per la ricerca e lo sviluppo di
nuovi farmaci  per l’autismo porti presto a risultati utili

http://ki.se/en/kind/eu-aims-european-autism-interventions-a-multicentre-study-for-developing-new-medications

      Daniela MC