[autismo-biologia] R: R: Re: vitamina D

Francesco Galli francesco.galli a unipg.it
Gio 6 Lug 2017 11:41:13 CEST


Cara Paola e cari tutti, 

per studi di questo genere credo che l’approccio multicentrico sia il migliore in quanto permette di raggiungere numeri rilevanti dal punto di vista statistico e di disegnare lo studio in modo più articolato e rilevante (il Prof. Valenti epidemiologo che scriveva in una mail precedente può sicuramente confermare).

Se ANGSA e questa lista possono supportare una multicentrica e in che modo dovrebbe essere il punto da discutere; sono a disposizione per un confronto in tal senso anche ospitandovi per una riunione esplorativa qui a Perugia. 

A presto,

 

Francesco Galli, PhD

 

Nutrition and clinical biochemistry lab

Dept of Pharmaceutical Sciences

University of Perugia

 

Pole of Via del Giochetto

Building B, 06126 - Perugia, Italy

 

Office: +39 075 585 7445/7490
Fax: +39 075 585 7490 (upon preliminary notification)

Mobile: +39 335 6858596 

Skype me at "fragalli"

 

Associate professor of Applied Dietetics and Nutrition (Endocrinology, Nephrology, Health and Nutrition Area)

Full Professor of Biochemistry (2012 habilitation)

 

 

 

Da: autismo-biologia [mailto:autismo-biologia-bounces a autismo33.it] Per conto di angsaumbriaonlus a libero.it
Inviato: 05 July 2017 14:58
A: Autismo Biologia; Autismo Biologia
Oggetto: [autismo-biologia] R: Re: vitamina D

 

Dott. Francesco Galli 

nell'eventualità si portasse avanti un protocollo di ricerca nella nostra regione ,Siamo a disposizione per dare supporto .

 

ANGSA UMBRIA ONLUS

Il Presidente

 Paola Carnevali Valentini 

----Messaggio originale----
Da: "Francesco Galli" < <mailto:francesco.galli a unipg.it> francesco.galli a unipg.it>
Data: 05/07/2017 11.14
A: "Autismo Biologia"< <mailto:autismo-biologia a autismo33.it> autismo-biologia a autismo33.it>
Ogg: Re: [autismo-biologia] vitamina D

Il mio laboratorio è disponibile per supportare ricerche cliniche in ambito nutrizionale/nutraceutico con tutto quello che serve in termini di indagini di laboratorio e know-how nel disegnare e coordinare (parte di laboratorio e nutrizionale/dietologica) trial di varie dimensioni.

A presto,

 

Francesco Galli

Clinical Biochemistry and Nutrition Lab

Dept of Pharmaceutical Sciences

University of Perugia
francesco.galli a unipg.it

roosters2110 a icloud.com

 

Il giorno 05 lug 2017, alle ore 11:08, daniela a autismo33.it ha scritto:

 

2 gennaio 2017




Dopo le premesse in base alle quali risulta plausibile un impiego
terapeutico della vitamina D ecco una prima sperimentazione sull’uomo con
risultati positivi
Si tratta di una sperimentazione randomizzata controllata con vitamina D
contro placebo.
Hanno portato a termine la sperimentazione, durata   4 mesi , 109 bambini
dai tre ai dieci anni con diagnosi di disturbo dello spettro autistico: 55
nel gruppo con vitamina D e 54 nel gruppo placebo.
Non si tratta della correzione di di un deficit in quanto i bambini che
presentavano un deficit conclamato della vitamina (< 20 ng/ml) venivano
esclusi dalla sperimentazione e curati secondo le regole della medicina
tradizionale.
Erano bambini con livelli sierici di 25-idrossicolecalciferolo (25 (OH)D)
superiori a 20 ng/ml. Il dosaggio scelto di vitamina D3 in gocce é stato
di  300 IU/kg/ die con un limite massimo di  5,000 IU/die.
Ci sono stati miglioramenti statisticamente significativi nei seguenti
settori: irritabilitá   ( p = .01), iperattivitá ( p = .014), evitamento
sociale  ( p = .003), comportamento stereotipato   ( p < .01), linguaggio
inappropriato  ( p < .01). socievolezza (p = .004),   cognizione sociale
( p < .001),  consapevolezza sociale ( p < .001)  e comportamento (p <
.05)
Non ci sono stati cambiamenti significativi nella comunicazione sociale e
nella motivazione sociale.

Questo é il primo trial randomizzato controllato sulla vitamina D
nell’autismo idiopatico.
Sarebbe opportuno che la sperimentazione  fosse ripetuta da gruppi
indipendenti al piú presto. C’é infatti un grande bisogno di affiancare
alle terapie abilitative dei trattamenti biologici e un farmaco vecchio e
noto come la vitamina D, se se ne confermasse l’efficacia, darebbe meno
preoccupazioni di tossicitá di  farmaci nuovi e non ancora
commercializzati su larga scala.

Fonte: J Child Psychol Psychiatry. 2016 Nov 21. doi: 10.1111/jcpp.12652.
[Epub ahead of print]
Randomized controlled trial of vitamin D supplementation in children with
autism spectrum disorder.
Saad K1, Abdel-Rahman AA2, Elserogy YM2, Al-Atram AA3, El-Houfey
AA4, Othman HA5, Bjørklund G6, Jia F7, Urbina MA8,9, Abo-Elela MG10, Ahmad
FA1, Abd El-Baseer KA10, Ahmed AE10, Abdel-Salam AM11.


5 luglio 2017

La auspicata sperimentazione  é stata ripetuta da un gruppo irlandese  e
pubblicata il 16 giugno scorso. L’esito della sperimentazione é chiaro sin
dal titolo.

Lack of effect of vitamin D3 supplementation in autism: a 20-week,
placebo-controlled RCT


Kerley CP, Power C, Gallagher L, et al. Arch Dis Child Published Online
First:  June 16, 2017. doi:10.1136/ archdischild-2017-312783


Gli autori invitano a compiere altre sperimentazioni e mettono in evidenza
alcune differenze con la sperimentazione egiziana che potrebbero avere
favorito l’insuccesso:

- l’etá dei bambini, maggiore di quella del gruppo egiziano: 7.9±23.4
contro 5.4± 2.5

it is possible that there is a window of opportunity for adequate 25(OH)D
to provide neuroprotection and that we included older children in whom
neuronal networks are established and therefore less likely to benefit
from supplementation (mean age in vitamin D group 7.9 years).

Ci potrebbe essere una finestra temporale nella quale la vitamina é
efficace, oltre la quale non lo é piú;

- Il dosaggio: fisso nel lavoro irlandese ( 2000 IU di vitamina D3 )
contro un dosaggio personalizzato nel lavoro egiziano (300 IU/kg/ day not
to exceed 5,000 IU/day)

- un campione troppo piccolo ( 38 bambini nel lavoro irlandese contro 109
in quello egiziano)

Gli autori concludono

Our results do not support supplementary vitamin D for children with ASD.
Considering preliminary interventional studies of 8–16 weeks, as well as
the extent of vitamin D deficiency in ASD and the low cost and high
benefit to risk ratio of vitamin D supplementation, larger and preferably
longer trials, perhaps focusing on primary prevention and/or younger
children as well as relevant mechanisms and optimal dose/duration of
supplementation/25(OH)D levels with ASD, are warranted.

   Daniela MC




1 dicembre 2015



Tra i micronutrienti che sono stati oggetto di studio in rapporto con
l'autismo un posto di rilievo spetta alla vitamina D. Essendo il numero
di
studi abbastanza rilevante e' stato possibile fare una metanalisi, come
risulta dal seguente lavoro di cui riporto l'abstract.
EurChild Adolesc Psychiatry. 2015Oct 29. [Epub ahead of print]
Serumconcentration of 25-hydroxyvitamin D in autism spectrum disorder:
asystematic review and meta-analysis.
 Wang T, Shan L, Du L, Feng J, Xu Z, Staal WG, Jia F.
Abstract

Vitamin D may play an important role in the etiology of Autism Spectrum
Disorders (ASD). Vitamin D is regarded as a neuroactive steroid
affecting
brain development and function. It plays an essential role in
myelination,
which is important for connectivity in the brain. Studies have shown
that
decreased vitaminD levels in patients, decreased maternal vitamin D
levels
during pregnancy, and decreased exposure to solar UVB might increase
the risk for ASD. In addition, autism symptoms and global functioning
may improve after vitamin D supplementation. Here, we sought to
aggregate information from previous publications on vitamin D levels and
ASD,in order to achieve a higher statistical power and thereby to
determine
the validity of vitamin D deficiency as a risk factor for ASD. For this
meta-analysis, 11 studies met the inclusion and exclusion criteria,
accounting for a total of 870 ASD patients and782 healthy controls.
Levels
of serum 25(OH) D in participants with ASD were significantly lower than
controls, suggesting that lower vitamin D level might be a risk factor
for
ASD.





La carenza di vitamina D sarebbe un fattore di rischio per autismo in
gravidanza e un fattore di peggioramento dei sintomi nel bambino
affetto.
Degno di nota il fatto che vi sarebbe una correlazione tra entita' del
deficit e gravita' dei sintomi. The mean 25-OHD levels in patients with
severe autism were significantly lower than those in patients with
mild/moderate autism. Serum 25-OHD levels had significant negative
correlations with Childhood AutismRating Scale (CARS) scores. (Saad KS
et
al, VitaminD status in autism spectrum disorders and the efficacy of
vitamin D supplementation in autistic children, Nutr Neurosci. 2015Apr
15.
[Epub ahead of print])


Ancora  piu' interessante il fatto che con



la correzione del deficit vitaminico si e' avuto un miglioramento
dei sintomi Collectively, 80.72% (67/83) of subjects who received

vitamin D3



treatment had significantly improved outcome, which was mainly in the
sections of the CARS and aberrant behavior checklist subscales that
measure
behavior, stereotypy, eye contact, and attention span.
La vitamina D proviene dal cibo e dall'esposizione al sole in quanto i
raggi ultravioletti ne trasformano la forma inattiva nella forma
attiva.I
cibi che maggiormente la contengono sono pesci grassi come aringhe,

sgombri,



salmone, sardine e merluzzo;
olio di fegato di merluzzo;  latte e latticini;  uova;  verdure a
foglia
verde. Bisogna quindi fare attenzione ai potenziali danni della dieta
senza
caseina(immeritatamente tanto popolare) e all'azzeramento da parte di
molti del consumo di pesce,  per paura dell'inquinamento da mercurio.
Le conseguenze pratiche di quanto sopra, prima che a livello di ricerca,
sono a livello di pratica clinica. Se la carenza di vitamina D
e'frequente
nelle persone con autismo sarebbe bene praticarne il dosaggio nel sangue
e
correggerne l'eventuale carenza. Questo non sarebbe ricerca, ma normale
routine clinica. In presenza di un documentato deficit di un nutriente
non
sarebbe etico non correggerlo.  Ora sarebbe utile confermare, e questo
sarebbe davvero una bella novita',  il miglioramento dei sintomi propri
dell'autismo dopo la correzione del deficit. Questo sarebbe un
promettente
campo di ricerca. 



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ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici).
Fondazione Augusta Pini ed Istituto del Buon Pastore Onlus.
Per cancellarsi dalla lista inviare un messaggio a:
 <mailto:valerio.mezzogori a autismo33.it> valerio.mezzogori a autismo33.it



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