[autismo-biologia] acido folinico

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Lun 30 Gen 2017 12:33:15 CET


Giorgio Lenaz, professore emerito di biochimica all’Universitá di Bologna,
ha letto per noi il seguente articolo

Blocking and Binding Folate Receptor Alpha Autoantibodies Identify Novel
Autism Spectrum Disorder Subgroups
Front Neurosci. 2016; 10: 80.
Published online 2016 Mar 9. doi:  10.3389/fnins.2016.00080
Richard E. Frye
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4783401/

Ecco il suo resoconto, con utili spiegazioni per i non addetti ai lavori
L’ACIDO FOLINICO MIGLIORA LA COMUNICAZIONE VERBALE E I DISTURBI DEL
LINGUAGGIO IN BAMBINI AUTISTICI
Studio clinico a doppio cieco con controllo di placebo
R.E. Frye  et al, Arkansas Children Research Institute, Little Rock AR, USA

Introduzione
Nei Disordini dello Spettro Autistico (ASD) sono state spesso riscontrate
anomalie del metabolismo dell’acido folico, dovute a polimorfismi di geni
implicati nelle vie metaboliche in cui sono utilizzati i coenzimi folici
[L’acido folico è una vitamina del gruppo B, che agisce da coenzima nella
sua forma ridotta (idrogenata) detta acido tetraidrofolico o folinico;
l’acido folinico è essenziale per il metabolismo delle cosiddette unità
monocarboniose che è particolarmente importante, tra l’altro, per il
metabolismo dei nucleotidi purinici e pirimidinici, precursori degli acidi
nucleici] . Studi clinici di supplementazione con folato al concepimento e
durante la gravidanza hanno mostrato una diminuzione del rischio di avere
una prole con ASD.
Il folato viene captato dal cervello attraverso l’epitelio del plesso
coroideo tramite il recettore del folato α (FRα) per endocitosi dipendente
da energia. E’ stata descritta in bambini con ritardo mentale e anormalità
neurologiche una forma di carenza cerebrale di folato, in cui le
concentrazioni di folato nel liquido cerebro-spinale sono basse pur
essendo normali quelle ematiche. Il trattamento con acido folinico [la
forma ridotta coenzimatica dell’acido folico] ristabiliva le
concentrazioni di folato nel liquido cerebrospinale e migliorava i sintomi
neurologici. E’ interessante notare che molti dei soggetti studiati
avevano sintomi autistici e che individui affetti da sindrome di Rett, un
disordine affine all’autismo, manifestavano carenza cerebrospinale di
folato.
La disfunzione del trasporto del folato tramite FRα è stata associata alla
presenza di autoanticorpi contro il recettore: un tipo di autoanticorpi
bloccanti interferisce direttamente col legame del folato al recettore e
ne impedisce il trasporto. In alcuni studi su bambini con ASD è stata
individuata un’alta percentuale (60%) di soggetti con autoanticorpi
bloccanti per il recettore, molto superiore a quella di individui con
disturbi comportamentali ma non autistici (3%). Interessante uno studio su
modelli animali che ha dimostrato che gli autoanticorpi contro il
recettore FRα alterano il metabolismo del folato durante la gestazione e
inducono un comportamento autistico nella prole.
Un altro meccanismo per il trasporto del folato attraverso la barriera
emato-encefalica è rappresentato dal trasportatore dell’acido folinico,
cioè del folato ridotto, che tuttavia ha un’affinità per il folato molto
inferiore a quella di FRα. Rapporti di casi clinici hanno mostrato in
molti casi che la somministrazione di acido folinico ad alte dosi riduce i
sintomi di bambini autistici con bassi livelli di folato nel liquido
cerebro-spinale. In uno studio precedente gli stessi autori avevano
dimostrato sensibili miglioramenti nella comunicazione verbale,
nell’attenzione e nel comportamento generale in soggetti autistici
trattati con alte dosi di acido foliniico. Questo studio rappresenta un
seguito del precedente, eseguito a doppio cieco con controllo di placebo.

Risultati e Discussione
Dopo 12 settimane di trattamento la comunicazione verbale, studiata con
metodi standardizzati, era significativamente migliorata nei soggetti
trattati con acido folinico rispetto al placebo; tuttavia un miglioramento
effettivo si aveva solo nei soggetti con alto tasso di anticorpi anti-
FRα, mentre quelli a basso titolo anticorpale non subivano miglioramenti
apprezzabili. Anche altri parametri, come il comportamento aberrante e
asociale, miglioravano nei soggetti trattati, anche se non tutti in
maniera statisticamente significativa. Non si sono verificati importanti
effetti collaterali in nessuno dei soggetti dei due gruppi.
L’acido folinico migliora il metabolismo attraverso molteplici meccanismi;
primo, entra direttamente nel metabolismo delle unità monocarboniose senza
necessità di venire prima ridotto dalla diidrofolato reduttasi; inoltre
l’acido folinico può passare la barriera emato-encefalica tramite il suo
recettore, saltando il trasportatore del folato quando questo è bloccato
da autoanticorpi o è malfunzionante per disfunzione mitocondriale o per
mutazioni genetiche.
Le dosi di acido folinico impiegate sono elevate, ma non è stato fatto uno
studio sistematico sulle concentrazioni ottimali, anche in rapporto alla
frequente presenza nei soggetti ASD di alterazioni del microbioma
intestinale che possono largamente influire sull’assorbimento intestinale;
inoltre sono necessari studi sull’eventuale effetto coadiuvante di altri
fattori, come p.es. la metil-cobalamina.
Gli autori stessi ammettono alcuni limiti di questo studio, tra cui il
numero limitato di pazienti impiegati e l’essere i pazienti provenienti da
un unico sito; inoltre anche se  non sono stati descritti effetti
collaterali a 12 settimane, non è noto quali effetti possano derivare da
una somministrazione più prolungata di dosi eventualmente anche superiori.




















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