[autismo-biologia] Fwd: Re: Fwd: Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. Sinpia: “Si ponga rimedio allo stato di profonda sofferenza in cui versano i servizi” - Quotidiano Sanità

benedetta demartis demartisbenedetta a gmail.com
Dom 16 Ott 2016 23:13:17 CEST


> Ho letto questo articolo e ne sono stata colpita. Credo sia vero che
negli anni le psichiatrie infantili e adulti siano state penalizzate
economicamente e nell'organico. È anche vero che i referenti di quei
servizi forse hanno gridato poco e forse non hanno chiesto aiuto alle
associazioni. È anche vero che i familiari delle persone fragili escono
poco allo scoperto e spesso non ammettono che i loro congiunti hanno un
problema o una fragilità o una patologia. E gli autistici invece, per altri
motivi si sentono in guerra con le psichiatrie per la scarsità o
inadeguatezza dei servizi. Così, in questi anni ci hanno tolto servizi
senza che nessuno protestasse!  Questo è uno svantaggio per tutti noi! Che
ci piaccia o no sono le neuropsichiatrie infantili e le psichiatrie che
continueranno ad occuparsi di autismo.
> > Che fare? Ci sto pensando. E secondo me dovremmo pensarci tutti. Perché
senza servizi all'avanguardia, senza equipe  dedicate e specializzate, la
presa in carico continuerà ad essere un'utopia. E parlo solo di
autismo.....e tutte le altre fragilità??
> Come possiamo sostenere la SINPIA in questa denuncia?
>
>
> Benedetta
Angsa Novara-Vercelli
>
> >>>
http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=43812
> >>>
> >>> Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. Sinpia: “Si ponga
rimedio allo stato di profonda sofferenza in cui versano i servizi”
> >>> Questo l’appello lanciato dalla Società italiana di neuropsichiatria
dell’Infanzia e dell’adolescenzae dalla sua presidente Antonella
Costantino, a margine del XXVII Congresso Annuale della Sinpia appena
concluso e in occasione della Settimana della Salute Mentale. "Grande
preoccupazione anche per la mancata capacità di gestione della presa in
carico delle persone sofferenti nella fase di transizione da adolescenza a
età adulta".
> >>>
> >>> 11 OTT - “Chiediamo agli amministratori e alla società civile di
riconsiderare le attuali politiche sanitarie, e di fornire un sostegno più
deciso verso le attività indispensabili per affrontare i disturbi
neuropsichici dell’infanzia e dell’adolescenza”: questo l’appello lanciato
dalla Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza
(Sinpia) e dalla sua presidente Antonella Costantino, a margine del XXVII
Congresso Annuale della SINPIA appena concluso e in occasione della
Settimana della Salute Mentale.
> >>>
> >>> “Se infatti gli investimenti nei servizi di psichiatria dell’adulto
sono pochi e vanno certamente implementati, quelli nei servizi di NPIA sono
pochissimi, e soprattutto molto disomogenei tra le diverse Regioni
italiane. Ricordiamoci che queste attività contribuiscono in misura
significativa alla riduzione a lungo termine della spesa sanitaria, in
quanto necessarie a prevenire sia la cronicizzazione di gran parte dei
disturbi neuropsichici dell’età evolutiva, sia l’evoluzione verso quadri
psicopatologici gravi in età adulta. L’appello può essere sottoscritto da
chiunque, il testo è sul nostro sito www.sinpia.eu”, ha spiegato.
> >>>
> >>>
> >>> Infanzia e adolescenza sono momenti cruciali per la salute mentale
delle persone: basti pensare che attualmente oltre il 50% dei disturbi
psichiatrici dell’adulto ha un esordio in età evolutiva. Inoltre, molte
sono le patologie neuropsichiche che possono compromettere i delicati
processi tipici di questa fase di vita e determinare disabilità: un
trattamento precoce e tempestivo può cambiare la storia naturale della
malattia o prevenire numerose sequele, evitando così un pesante decorso di
cronicizzazione.
> >>>
> >>> Nel 2015, otto minori su cento hanno avuto almeno un contatto con le
strutture territoriali di NPIA, con un aumento annuo di richieste pari a
circa 7-8%: un trend costante, che negli ultimi 5 anni ha portato ad un
aumento dell’utenza del 40-45%. In particolare si è registrato un aumento
massiccio dei disturbi psichiatrici in adolescenza (in costante aumento: +
21 % degli accessi in pronto soccorso, + 28% dei ricoveri in un anno) ed un
generale importante aumento del disagio sociale. A fronte di questa
situazione preoccupante, lo stanziamento di risorse da parte delle Regioni
è trasversalmente insufficiente.
> >>>
> >>> “Solo un utente su due che ne avrebbero necessità riesce a trovare
risposte, spesso parziali, dai servizi di NPIA. Una situazione paradossale,
in cui mentre le richieste aumentano le risorse diminuiscono, non c’è alcun
documento che definisca degli standard organizzativi nei Servizi, e si è
anzi attuata una generale riduzione del numero di operatori”, commenta
Franco Nardocci, coordinatore della Sezione Scientifica di epidemiologia e
organizzazione dei servizi della Sinpia.
> >>>
> >>> “Una condizione aggravata dal fatto che al compimento del 18esimo
anno utenti e famiglie si trovano soli. Per molti disturbi neuropsichici
non sono previsti servizi per l’adulto (ad esempio nell’autismo, nella
disabilità intellettiva, nella dislessia) e anche quando sono previsti,
come nel caso dei servizi di psichiatria dell’adulto per gli adolescenti
con disturbi psichici gravi, mancano procedure standardizzate e la
transizione riesce ad avvenire solo per pochi utenti, con il rischio di un
vero e proprio abbandono dell’ex-minore sofferente e della sua famiglia”
continua Nardocci.
> >>>
> >>>
> >>> A fronte di un’aumentata sensibilità ai criteri di equo accesso alle
cure, di governo di spesa e di risorse e dell’appropriatezza negli
interventi sanitari, vige un’ormai storica assenza d’investimenti sui
servizi per la salute mentale dell’infanzia e dell’adolescenza, un settore
che insieme all’abuso di sostanze rappresenta il 13% del global burden of
disease (cioè del peso assistenziale delle malattie dell’intera
popolazione), percentuale che supera addirittura quella delle malattie
cardiovascolari.
> >>>
> >>> Le politiche di spending review che permeano tutti gli atti normativi
e l’attuale riassetto istituzionale operato da molte regioni hanno inoltre
aumentato le disuguaglianze intra- e inter-regionali, già segnalate
ripetutamente dalla Sinpia, portando ad una preoccupante disomogeneità
nell’offerta assistenziale.
> >>> Affrontare le malattie croniche e multiproblematiche dell’età
evolutiva richiede un modello assistenziale integrato tra ospedale e
territorio, nell’ambito di una rete specialistica dedicata, che eroghi
interventi complessi ed in continua trasformazione alla luce dei rapidi
cambiamenti nelle neuroscienze e della medicina basata sulle evidenze.
Eppure, nell’attuale situazione la totalità delle strutture per l’infanzia
combatte contro una saturazione delle risorse che riduce progressivamente
spazi ed energie disponibili per ciascun minore e per la sua famiglia.
> >>>
> >>> Anche per quanto riguarda il ricovero ospedaliero, solo 1 utente su 3
trova accoglienza in reparto dedicato di NPIA: a differenza di ciò che è
avvenuto per altre discipline, per gli utenti con disturbi neuropsichici in
età evolutiva si è determinato negli anni un significativo
sottodimensionamento del numero di letti di ricovero ordinario, sia a
livello nazionale che regionale.
> >>>
> >>> “E’ passato erroneamente il concetto che si possa fare a meno dei
posti di ricovero ospedaliero per le patologie neuropsichiche, o che si
possano sempre utilizzare letti di specialità diverse dalla NPIA - afferma
Giovanni Cioni, vicepresidente Sinpia -. Esistono invece moltissime
situazioni neurologiche e psichiatriche nelle quali il ricovero ordinario,
generalmente breve, è indispensabile per i fini diagnostici e/o terapeutici
e richiede competenze specialistiche che possono essere gestite solo
nell’ambito di reparti NPIA. In tali situazioni un ritardo nelle diagnosi e
un’inappropriata presa in carico determinano un significativo peggioramento
della condizione in atto e nella prognosi a medio e a lungo termine, con un
maggiori rischi di cronicizzazione e di maggiori costi sociali ed economici
sia nel breve che nel lungo periodo. E ciononostante, la recente normativa
ha determinato un ulteriore dimezzamento dei posti letto” conclude Cioni.
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