[autismo-biologia] memantina

daniela marianicerati marianicerati a yahoo.it
Ven 15 Lug 2016 17:44:06 CEST


L’NIH(Ministero della Salute degli Stati Uniti) tiene un registro dellesperimentazioni cliniche sull’autismo che compaiono al link

https://clinicaltrials.gov/ct2/results?term=autism
Cisono registrate ben 701 sperimentazioni.
Questodá l’impressione che ci sia un grande fermento di ricerca e chesiamo vicini a novitá importanti nell’approccio biologico allaterapia dell’autismo. 
Seperó si leggono le singole voci si resta non poco delusi. 
Dialcune ricerche si sono perse le tracce. Di altre si dice che lostudio é completato ma non ci sono risultati e non si dannospiegazioni del perché. Non sono riusciti a portare a termine lasperimentazione o i risultati sono negativi e non si ha lamotivazione a renderli noti?Sarebbeutile sapere queste cose perché, se i risultati sono negativi, nonvale la pena ripetere la sperimentazione. Se invece la ricerca non éstata compiuta, potrebbe valerne la pena. 
Molticlinical trials hanno per oggetto farmaci giá in commercioper altre patologie, come nel caso del trial dal titolo 
Donepezil HCl:Treating Cognitive Deficits in Autism


https://clinicaltrials.gov/ct2/show/results/NCT00047697?term=Donepezil+and+autism&rank=4
Ildonepezil é da anni in commercio per la cura dell’Alzheimer. Ilvantaggio di usare farmaci noti é evidente. Si conosce giá latollerabilitá e gli effetti collaterali nell’uomo, anche se, perl’Alzheimer, l’uso riguarda gli anziani e non i bambini. 
Copiodalla videata 

Thisstudy has been completed.Sponsor:  National Institute of Mental Health (NIMH)Informationprovided by:NationalInstitute of Mental Health (NIMH)
ClinicalTrials.govIdentifier:NCT00047697Firstreceived: October 11, 2002Lastupdated: October 13, 2008Lastverified: October 2008NoStudy Results Posted on ClinicalTrials.gov for this Study
Lasperimentazione é iniziata nel 2002, completata nel 2008,sponsorizzata dal NIMH, ma non ci é dato di saperne nulla.

Unaltro farmaco preso a prestito dall’Alzheimer é la memantina.Correttamentegli autori hanno pubblicato i risultati di due studi anche seentrambi ad esito negativo: uno in doppio cieco di 12 settimane euno, iniziato con un doppio cieco di sei settimane e seguito da unostudio in aperto di 42 settimane.

JChild Adolesc Psychopharmacol. 2016 Mar 15. [Epub ahead of print]
Safetyand Efficacy of Memantine in Children with Autism: Randomized,Placebo-Controlled Study and Open-Label Extension.
  Aman MG1, Findling RL2, Hardan AY3, Hendren RL4, Melmed RD5, Kehinde-Nelson O6, Hsu HA6, Trugman JM6,Palmer RH6, Graham SM6, Gage AT6, Perhach JL6, Katz E6.
http://escholarship.org/uc/item/33b7290c#page-1

Nonvi é statadifferenza nell’outcomeprimario misurato dalla SocialResponsiveness Scale (SRS) compilatadai genitori o chi per essi tra farmaco e placebo, benché unmiglioramento sia stato osservato in entrambi i gruppi, a documentareancora una volta l’efficacia del placebo.

Nessunmiglioramento nel gruppo trattato attivamente si é registratoneanche per gli end points secondari, anzi una delle sotto-scalecontenute nel CCC-2 ha registrato un peggioramento del gruppomemantina rispetto al placebo (p=0.02) dopo 12 settimane.Inaddition, there were no significant between-group differences on nineof the 10 CCC-2 subscales at Week 12; however, there was asignificant difference favoring placebo in the context subscale ( p =0.02) (Fig. 4).
TheCCC-2 is a validated, norm-referenced, informant rated scale thatassesses difficulties that affect communication (items 1–50) andstrengths that may be demonstrated during communication (items51–70).
The10 subscales are rated from 0 to 3 (higher scores indicate greaterimpairment) and assess speech, syntax, semantics, coherence,initiation, scripted language, context, nonverbal communication,social relations, and interests. 
Glieffetti collaterali indesiderati, che hanno avuto unaincidenza maggiore nel gruppo memantina rispetto al gruppo placebo,sono stati:irritabilitáe aggressivitá

Themost common TEAEs (Treatment Emergent Adverse Events) that occurredin the memantine group at a higher incidence than in the placebogroup were irritability (6.7% vs. 3.3%) and aggression (6.7% vs.4.9%).
Perquanto riguarda il placebo gli autori fanno le seguenticonsiderazioni.Thislarge placebo effect should not be surprising. In children withautism, randomized clinical trials using a variety of treatments havereported placebo response rates of 20–50% (King et al. 2013), whichcould be attributed to several factors, including heightenedexpectation of parents and caregivers, waxing and waning of symptoms,and positive response to the attention and structure inherent toclinical trials (Sandler 2005).
Ilgrande effetto del placebo da un lato ci deve indurre a utilizzaregli ingredienti di questo effetto nella gestione quotidiana dellepersone con autismo, dall’altro ci mostra quanto siano necessariele sperimentazioni controllate per non passare da illusione aillusione          Daniela MC
















  
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
 









 
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