[autismo-biologia] R: Re: R: R: R: Re: Fwd: Re: Altered gut microbiota in Rett syndrome

ccelenza a libero.it ccelenza a libero.it
Mar 30 Ago 2016 13:37:58 CEST


D'accordo, ma quali sono le alterazioni comportamentali che possono farci dire che un topo è autistico? E' qua che la mia logica non arriva.
Anche volendo stabilire un cut-off comportamentale per l'autismo di un topo, come lo si generalizza sull'essere umano? Eticamente sarebbe possibile modificare i geni di un bambino basandosi su una cosa del genere? Non sapendo cos'altro regola quel gene? 
Non è così per una malattia come ad esempio il diabete (il primo che mi viene in mente) e così non è per una malattia genetica vera, per la quale si sa la causa in modo netto.
Claudia Celenza






----Messaggio originale----

Da: "Armando Mazzoni" <mazzoni.armando a libero.it>

Data: 29/08/2016 23.08

A: "daniela marianicerati"<marianicerati a yahoo.it>, "Autismo Biologia"<autismo-biologia a autismo33.it>

Ogg: Re: [autismo-biologia] R: R: R: Re: Fwd: Re: Altered gut	microbiota	in	Rett syndrome



Vorrei anche ricordare che adesso facciamo in tanti la fila per un intervento di Analisi Applicata del Comportamento - Comportamento Verbale e che il suo artefice, Skinner, uso i topi per i suoi esperimenti

Inviato da iPhone
Il giorno 29 ago 2016, alle ore 21:45, daniela marianicerati <marianicerati a yahoo.it> ha scritto:

Il Lunedì 29 Agosto 2016 19:37, "ccelenza a libero.it" <ccelenza a libero.it> ha scritto:


  
E' certamente riduttivo studiare il comportamento umano attraverso i topi, sempre che lo spettro autistico sia una questione di comportamento. Sono una profana ma da quanto ho capito è così che si fa la diagnosi. Può darsi che mio figlio si sentirebbe umiliato, ma quello che più conta è che lo studio dei topi abbia qualche potenzialità, anche se parziale. L'umiliazione si mette da parte in fretta.
Claudia Celenza



	
	
	


Il
lavoro sugli animali non serve per fare diagnosi, ma per cercare le
cause e la genesi delle malattie, nonché per  sperimentare terapie
innovative. 

Faccio
un esempio.
In
un certo numero di bambini con autismo si é trovata una mutazione o
una delezione del gene Shank 3. 

Questa
mutazione é la causa dei disturbi del neurosviluppo o non ha nulla a
che fare con essi? 

Con
l’ingegneria genetica é possibile avere topi con mutazioni o
delezioni di Shank3 e vedere se questi presentano alterazioni
comportamentali evocative dell’autismo.
Nel
2011 é uscito l’articolo “Shank3 mutant
mice display autistic-like behaviours and striatal dysfunction”



http://www.nature.com/nature/journal/v472/n7344/full/nature09965.html



Questo
lavoro  dimostra che l’associazione tra disturbi del neurosviluppo
e mutazioni dello Shank3 é causale e non casuale, quindi vale la
pena studiare questo gene, la sua funzione e le sue disfunzioni e, partendo da dette disfunzioni, ipotizzare  nuove
terapie, che andranno  sperimentate sul topo Shank3 prima che sugli esseri umani   Daniela MC




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