[autismo-biologia] un commento dalla fondazione marino

Fondazione Marino fondazionemarino a gmail.com
Mer 20 Maggio 2015 14:39:00 CEST


farmaci e comportamenti dirompenti
  Fondazione Marino<fondazionemarino a gmail.com> 20 maggio 2015 10:54
Per un errore ho inviato un commento monco.

 In riferimento a quanto autorevolmente scrive la Prof. Daniela
Mariani Cerati in proposito, condivido perfettamente le sue
affermazioni riguardo al dato incontrovertibile che la sinergia tra
intervento farmacologico ed approcci educativi può cambiare la vita
delle persone affette da autismo e delle loro famiglie; è tuttavia
straordinaria l'affermazione "se in altri campi non è chiaro chi sia
il terapeuta, in questo caso è chiarissimo: il medico". L'affermazione
è storica perché per la prima volta si prende atto della evidenza che
la persona affetta da autismo non può e non deve essere oggetto di
interesse esclusivo del neuropsichiatra perché i comportamenti
dirompenti - noi li chiamiamo comportamenti-problema - spessissimo,
non sono manifestazioni psichiatriche ma linguaggio rudimentale - la
persona con autismo non ne conosce un altro -  per comunicare un
disagio mentale o un dolore fisico. Non interpretare correttamente il
messaggio significa intervenire acriticamente sulla manifestazione più
plateale criptando ulteriormente la causa.
Presso la Fondazione Marino è oramai prassi consolidata la
considerazione che i comportamenti dirompenti, nella stragrande
maggioranza dei casi, siano sostenuti da patologie organiche che
abbiamo il dovere di indagare e scoprire per non fare delle persone
con autismo degli zombie.
Natalino Foti


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