[autismo-biologia] farmaci e comportamenti dirompenti

daniela marianicerati marianicerati a yahoo.it
Mar 19 Maggio 2015 21:34:21 CEST


Lo spazio dei farmaci nell’autismo è limitato, al momentoattuale, al trattamento dei comportamenti dirompenti, in sinergia con gliapprocci educativi. 

E’ un lavoro difficile, irto di insidie, ma, fatto aregola d’arte, puo’ cambiare la vita delle persone affette e delle lorofamiglie. 

Se in altri campi non è chiaro chi sia il terapeuta, inquesto caso è chiarissimo: il medico. Ma un ruolo molto attivo lo hanno anche ifamigliari. I farmaci a nostra disposizione al momento attuale sono solosintomatici e pertanto chi deve guidare il medico nella decisione di continuareo sospendere, diminuire o aumentare il dosaggio sono le osservazioni che ifamigliari riportano al medico. 

E’ triste dirlo, ma a volte i famigliari devono impararealcuni principi di farmacoterapia per difendersi dalla mala pratica di alcunimedici, vedi il caso della mamma a cui è stato tolto il bambino (e ancora nonle è stato restituito nonostante il pronunciamento del Ministero a suo favore)a causa del comportamento scorretto di un neuropsichiatra  che non ha previsto una reperibilità nel casodi prevedibili gravi effetti collaterali del risperidone.

Questa premessa per presentare un seminario sui farmaciper i comportamenti dirompenti nell’autismo e nella disabilità intellettiva organizzatoda associazioni di famigliari e destinato a medici e  famigliari insieme. Il seminario sarà tenutodalla Professoressa Antonia Parmeggiani il 6 giugno prossimo all’Ospedale Universitario S.Orsola di Bologna

Per saperne di più

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