[autismo-biologia] Fw: [1382] Le nuove frontiere nello studio delcervello:meta' dei disturbi dell'adulto risalgono all'infanzia

Antonella Foglia anto.foglia a gmail.com
Gio 18 Giu 2015 20:18:17 CEST


Salve a tutti,
a questo link http://www.medicalnewstoday.com/articles/295224.php?tw  un articolo da Current Biology: Una ricerca indica che "la percezione superiore" potrebbe diventare il punto centrale tra le caratteristiche dell' autismo, piuttosto che problemi di interazione e di comunicazione sociale....La particolare abilità percettiva in cui i bambini autistici sembrano eccellere è la possibilità di scegliere un elemento strano in una serie - per esempio, la lettera S tra un mare di Z...I risultati dello studio dell'Università di Cambridge mostrano che i bambini con una maggiore capacità di ricerca visiva a 9 mesi hanno avuto più sintomi di autismo emergente a 15 mesi e 2 anni. I ricercatori affermano che questa scoperta suggerisce che la capacità percettiva insolita dei bambini con autismo è "intrinsecamente legata al fenotipo emergente della patologia"...
Buona serata
Antonella Foglia – Angsa Marche


From: Cornacchia/Donato 
Sent: Monday, June 15, 2015 5:31 PM
To: autismo-biologia a autismo33.it 
Subject: [autismo-biologia] Fw: [1382] Le nuove frontiere nello studio delcervello:meta' dei disturbi dell'adulto risalgono all'infanzia

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Noemi
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Subject: [1382] Le nuove frontiere nello studio del cervello:meta' dei disturbi dell'adulto risalgono all'infanzia

Press-IN anno VII / n. 1382

La Nazione del 15-06-2015

Le nuove frontiere nello studio del cervello:meta' dei disturbi dell'adulto risalgono all'infanzia 

GIORNATE DI PSICHIATRIA DA DOMANI I LAVORI PRESIEDUTI DA LILIANA DELL'OSSO

PISA. «BACK to brain». Ritorno al cervello. Come in un film che anticipa il futuro, così le Giornate Pisane di Psichiatria e Psicofarmacologia Clinica riscoprono l'organo che dà vita alla mente, con la sua storia biologica che si sviluppa ininterrottamente a partire dal concepimento. L'appuntamento scientifico ha il coraggio di spezzare quei confini artificiosi eretti dalle specializzazioni di medici e psicologi, per riconsegnarci uno sguardo più ampio, senza fratture nell'evoluzione del cervello dalla nascita all'età adulta. Con questa nuova ottica si affronteranno i principali disturbi come l'autismo, la depressione, i disturbi della condotta alimentare, l'uso di sostanze, l'Adhd e la transizione dall'età pediatrica a quella adulta, includendo anche studi inediti sul Disturbo dello Spettro autistico sottosoglia o dell'adulto (AdAS). Tante le novità del convegno che si apre domani al centro congressi dell'Hotel Galilei, presieduto da Liliana Dell'Osso, ordinario di psichiatria Università di Pisa e direttore dell'Unità Operativa di Psichiatria I dell'Aoup, e dal professor Giovanni Cioni, direttore scientifico della Fondazione Stella Maris. I DATI dell'Oms evidenziano come i disturbi neuropsichici rappresentino il 13% delle malattie che globalmente colpiscono la popolazione. Secondo lo studio Prisma in età adolescenziale i disturbi della vita mentale sono oltre il 10%. Ben l'1% dei bambini presenta un disturbo dello spettro autistico. Numeri in aumento che dimostrano l'urgenza di diagnosi precoce per una cura tempestiva, la necessità di risorse dedicate e di una migliore organizzazione. «La maggior parte dei disturbi dell'adulto - spiega il prof. Cioni - sono la continuazione di quadri spesso nascosti del bambino o dell'adolescente. In molti casi la loro causa risale ad età precoce, anche fetale. Il 50% dei disturbi dell'adulto risale all'infanzia. Curare tempestivamente queste malattie significa prevenire la loro manifestazione o almeno attenuarne la gravità». Il modello di Spettro, è l'approccio innovativo, cui la Scuola Pisana di Psichiatria ha dato importanti contributi. «Utilizzando questo approccio - spiega la professoressa Liliana dell'Osso - è stato possibile mappare tutta l'area delle manifestazioni collegate ai singoli disturbi, dai prodromi fino agli esiti, nel singolo soggetto ed anche, in forma sottosoglia e di manifestazioni isolate, nei familiari dei pazienti o in ampi campioni della popolazione. Una interessante ipotesi originata da questo modello, attualmente in corso di sperimentazione nella Clinica Psichiatrica, è che, accanto ai disturbi dello spettro autistico conclamati che esordiscono nella prima infanzia, vi sia un universo di casi sottosoglia di spettro autistico dell'adulto (AdAS), che ci auguriamo diventino target per interventi preventivi di diagnosi precoce e trattamento». 


Argomenti correlati: Disabilità psico-cognitiva  - Ricerca scientifica 

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