[autismo-biologia] Brava Binetti! Ma quando il bambino tornerà a casa?

daniela marianicerati marianicerati a yahoo.it
Ven 24 Apr 2015 20:02:51 CEST


Questo, apparso oggi su Redattore Sociale, ilcontenuto in sintesi dell'interrogazione dell'On.Paola Binetti, checondividiamo in pieno.

CH

“Torni dalla mamma il bambino conautismo”: Binetti interroga Lorenzin

Oggi pomeriggio la risposta del ministro. Binetti: “No a ideologia dellaseparazione: dovrebbe essere fatto estremo, soprattutto in caso di disturbi.Nel caso di Trieste, tanti equivoci, legati a somministrazione di un farmaco.Presto legge su autismo”


 
Del caso in questione abbiamo già parlato in questa lista allaquale partecipa anche l’onorevole Binetti, che si è subito resa disponibile ad aiutarela sfortunata mamma.

Per chi si è iscritto da poco riassumo l’incredibilestoria.

Un bambino di otto anni ha dei comportamenti dirompentidurante i quali picchia e distrugge.

La mamma, per ottenere il meglio del meglio, lo porta aduna visita privata a pagamento dal primario ospedaliero di neuropsichiatriainfantile dell’ospedale  che in città  ha la fama di essere un’eccellenzain fatto di pediatria.

Il primario prescrive subito il risperidone.

Qui faccio un commento. I gravi comportamenti autorizzano tale prescrizione, ma un NPI dovrebbe sapere che i neurolettici nei bambinipossono dare l’effetto paradosso o effetti collaterali gravissimi che superanodi gran lunga gli effetti desiderati, se pure questi ci sono. 

Dovrebbe pertanto o dire alla mamma che ilfarmaco potrebbe fare più male che bene e in tal caso sospenderlo oppurerendersi reperibile con un cellulare o con un telefono al quale la mamma lo possa chiamare in determinate ore del giorno. 

Niente di tutto questo.  Prescrive e basta, come si farebbe con ilparacetamolo per la febbre. 

La mamma dà il risperidone e il bambino ha una reazionegravissima comprensiva di opistotono. 

Telefona al reparto ospedaliero del primarioallarmatissima. Risponde un’infermiera la quale dice che il primario è assentee lo sarà per qualche giorno. La mamma espone il problema al chè l’infermieradice di continuare il farmaco.

(Mio commento. A quale titolo un’infermiera si permette didare questo tipo di consigli?)

La mamma, non potendo parlare col primario di NPI e nonpotendo attendere il suo ritorno per la gravità dei sintomi insorti nel figliodopo l’inizio del risperidone, consulta ben tre pediatri che consigliano tuttidi sospendere il farmaco, cosa che la mamma fa.

A questo punto scatta qualcosa di diabolico per cui al giudice minorileviene detto che la mamma ha rifiutato di fare le cure prescritte al figliodallo specialista e il 29 dicembre scorso arrivano nove persone a prelevare aviva forza il bambino dalla sua casa per portarlo in una casa famiglia dove ètuttora.

Inutile dire che i comportamenti dirompenti nella casafamiglia sono continuati come e più di prima.La mamma sta facendo causa contanto di avvocato per riavere il figlio che le è stato tolto come se  fosse una delinquente.

In realtà è la persona più normale e amorevole di questo mondo. Haconsultato specialisti su specialisti con notevoli spese in quanto, essendosi ilpubblico dimostrato insoddisfacente, ben presto si è rivolta al privato.

Ma tutto congiura contro la mamma. La giustizia, che solitamente è lenta e inerte, improvvisamentediventa veloce ed efficientissima quando si deve fare scontare ad una mamma lasua grave colpa. Quale colpa? Mah!! Nessuno lo sa.


 
 

 
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