[autismo-biologia] Effetto placebo

daniela marianicerati marianicerati a yahoo.it
Mar 7 Apr 2015 14:38:26 CEST


Nel 2012 su questa listaabbiamo fatto un’articolata discussione sull’effetto placebo.

Copio su questo argomentoun mio messaggio di allora.


Le sperimentazionicontrollate col placebo hanno mostrato quanto il placebo sia efficace,soprattutto quando una sedicente  terapiaè stata preceduta e accompagnata dai clamori della pubblicità con leconseguenti attese miracolistiche da parte degli utenti disperati.

 Segnalo a questo propositol’interessante articolo di Adrian Sandler 

PLACEBO EFFECTS IN DEVELOPMENTAL

DISABILITIES: IMPLICATIONS FOR RESEARCH

AND PRACTICE

Ment Retard Dev Disabil Res Rev. 2005;11(2):164-70.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15977316


 
L’autore inizia le sueconsiderazioni paragonando la diversa percentuale di miglioramenti col placeboin due studi controllati: sul risperidone e sulla secretina.

I responders al placebo inuna sperimentazione col risperidone sono stati il 12%, mentre nello studiosulla secretina sono stati il 30%.

L’autore ritiene che duefattori abbiano contribuito al successo del placebo nella sperimentazione sullasecretina: il grande clamore che c’era stato sui media con proclami di miracolie con l’induzione di aspettative miracolistiche, e la via di somministrazioneendovenosa.

Dall’interessante articolocopio alcuni stralci:

30% of both the secretin group and theplacebo group showed

significant improvement after infusion,according to parent and

teacherreports.


 
Some individuals showed improvement incore

symptoms of autism, such as eye contact,repetitive behaviors,

and communication, while others had adecrease in some associated

symptoms,such as sleep problems and diarrhea.


 
In some

instances improvements were quitedramatic and occurred as

soon as 1 dayafter infusion


 
Media attention led to

widespread hope that secretinrepresented a cure for autism, and,

by early 1999, an estimated 2500children with autism had received secretin injections.


 
Parents’ hopes are easily amplified

by dramatic reporting of anecdotalreports

on television, on the Internet, and

in newspapers. In early 1999, weembarked

on our study in a media-induced

atmosphere primed with unusually high

expectancy that secretin would beeffective.

Headlines proclaimed secretin to be apotential cure for autism.

 The powerful placebo responses in thesecretin trials may

have been the result of heightenedexpectancy.

One additional factor that may

have contributed is that the secretinand

placebo were administered by intravenous

infusion. There is something

uniquely powerful about the experience

of injections and this may account forthe

observation that injections elicitstronger placebo effects than oral medications

 The swallowing of a

tablet hardly compares with theexperience

of feeling the sting of the needle and

watching the blood flow up the tubing,

followed by the infusion of themysterious liquid with a syringe


 
Un’altra considerazione dell’autore è la seguente. I genitorisapevano che partecipavano ad una sperimentazione col placebo e quindi sapevanoche l’iniezione poteva essere di placebo.

Il miglioramento sarebbe stato verosimilmente maggiore se lasperimentazione fosse stata in aperto, se cioè i genitori avessero avuto lacertezza che si trattava del farmaco di cui avevano sentito declamaremeraviglie. 


 
Although the placebo effect in the

secretin RCTs is remarkable, it islikely

that the magnitude of the placebo effect

would have been greater still if thishad

been an open trial of secretin. In our

RCT, parents knew that there was an

even chance that their child had notreceived

secretin, and this awareness likely

tempered their expectancy ofimprovement.

The significance of this observation

is that all clinical treatment is in

effect “open label,” thereby creatingthe

opportunity for larger placeboeffects than those observed in RCTs.

 Questeconsiderazioni dovrebbero aiutare genitori e terapeuti a fare scelte razionalie in questo dovrebbero aiutare le linee guida stilate da organi privi diconflitto di interessi. 


 
Dovrebberoanche aiutare, come dice l’autore, a sfruttare l’effetto placebo non tanto perdare medicine placebo, ma per recuperare il rapporto di fiduciamedico-paziente, che è uno degli ingredienti del placebo e che presumibilmenteè stata l’unica cosa realmente efficace della medicina per molti secoli.


 
Dovrebberoanche ricordare a chi propone nuove terapie di seguire la strada dellasperimentazione fatta a regola d’arte, senza la quale si passa da illusione aillusione


 
7aprile 2015

Aggiungol’importanza dell’effetto Pigmalione. Se tu ti aspetti che un bambino sia ilprimo della classe, quello lo sarà davvero.

Nelnostro caso, quando un bambino è sottoposto ad una terapia che i genitoriritengono molto efficace, gli danno un’attenzione particolare, gli dannofiducia e questa attenzione e questa fiducia migliorano  le prestazioni del bambino.  E dunque sono esse stesse terapeutiche, indipendentementedalla sostanza chimica che gli viene somministrata


 
 

 


 
 



     Il Lunedì 6 Aprile 2015 20:34, melat <melat a libero.it> ha scritto:
   

 Sarebbe interessante analizzare il significato dell'effetto  placebo come risposta dalle persone con autismo.
La loro risposta se nella norma costituisce un valore di queste persone che evidentemente mostrano consapevolezza del ruolo del farmaco. Si potrebbe quindi rivalutare la loro capacità cognitiva?Giovanni Marino

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