[autismo-biologia] priorità nella riabilitazione

daniela marianicerati marianicerati a yahoo.it
Mar 2 Set 2014 10:01:40 CEST


Riccardo Alessandrelli ha scritto: 
“E aggiungerei che il cognitivo riesce ad avere un attecchimento
efficace nell’individuo, se la funzione da apprendere ha un senso utile nella
vita quotidiana”
 
Proprio per questo la migliore riabilitazione è quella che i professionisti
esperti di riabilitazione fanno non direttamente sul bambino, ma con consulenze
periodiche ai suoi naturali educatori: genitori ed  insegnanti .
La letteratura con la L maiuscola la conosciamo. Ma come la
Letteratura, fatta di sperimentazioni raffinate su una popolazione selezionata
in cui necessariamente ci devono essere criteri di inclusione e di esclusione,
puo’ essere calata nella vita reale? 
 
Sentiamo la testimonianza di Elisa Veluscec, un’educatrice professionale
che fa sostegno nella scuola primaria ad un bambino con diagnosi di spettro
autistico. Elisa da anni usufruisce di una consulenza qualificata di quattro
ore al mese da parte di una psicologa dedita all’educazione di bambini con
autismo  con strategie basate sull’analisi del comportamento. Quando le è possibile, alla consulenza partecipa
anche la mamma del bambino che così si è espressa “ Queste quattro ore mi hanno
cambiato la vita”
 
 “Io ho un atteggiamento e un
pensiero più che positivo nei confronti dell'ABA perché ho potuto constatare in
prima persona i risultati effettivi che mi ha permesso di ottenere con M.
La tutor ABA che mi segue da più di due anni si è
sempre mostrata all'altezza del suo ruolo dandomi ottimi consigli e
insegnandomi strategie efficaci, che ci hanno permesso di raggiungere risultati
molto positivi.
Purtroppo spesso i bambini di cui ci occupiamo
hanno comportamenti problema che limitano fortemente il perseguimento di competenze
importanti e per questo motivo è necessario mettere in atto strategie d'azione
"punitive" volte unicamente a ridurre o se possibile a eliminare ciò
che ostacola nuove acquisizioni. Questo tipo di agire, so che scoraggia e porta
molto genitori a rinunciare a questo tipo di approccio ma in realtà è
necessario per garantire al bambino l'opportunità di imparare altre nuove cose
e raggiungere ulteriori abilità. So che anche da parte delle terapiste,
decidere di mettere in atto certe strategie, non è una scelta presa a cuor
leggero, ma dettata davvero dalla volontà di fornire al bambino le migliori
opportunità per imparare.
Capisco che l'ABA sia estremamente invadente nella
vita di una famiglia e che richieda un impegno enorme ma secondo il mio
personale pensiero credo che ne valga la pena.
Per quanto riguarda la consulenza nella scuola , mi
chiedo ancora, come mai non divenga obbligatoria. Per me è stata fondamentale
avere una tutor che mi seguisse durante i sabati, perché mi ha insegnato a
mettere in atto strategie funzionali ed efficaci e soprattutto mi ha aiutato a
orientare la programmazione in modo tale che fosse sempre al passo con le
possibilità del bambino , garantendogli così di acquisire ogni volta abilità
preliminari e funzionali a quelle successive.
Sinceramente, questo tipo di competenze non le
acquisisci attraverso una laurea di educatore sociale né tanto meno attraverso
corsi formativi specializzati sull'autismo. Anche se quest'ultimi sono
utilissimi e a mio parere necessari, penso che il team a scuola debba essere
guidato da figure professionali competenti come gli analisti del comportamento. 

Nelle quattro ore mensili di consulenza ragioniamo
sui traguardi raggiunti durante il mese, sugli eventuali problemi incontrati e
concordiamo il programma da attuare nel periodo successivo.
Tutto il percorso fin'ora ha funzionato molto bene,
e si sono potuti raggiungere traguardi tangibili e importanti, non solo grazie
all'enorme disponibilità e pazienza della mia tutor, ma anche grazie alla
flessibilità e alla fiducia che le insegnanti di scuola di M. hanno riposto in
me e nel progetto, permettendomi così di riportare nell' ambito scolastico gli
obiettivi, le modalità di lavoro e gli strumenti che acquisivo mano a mano in
un contesto dell'extra scuola.
Questo scambio avviene durante le riunioni con gli
insegnanti che periodicamente a scuola facciamo per progettare le attività da
attuare ma anche attraverso una relazione che la tutor mi invia ogni mese,
nella quale evidenzia i traguardi raggiunti, gli obiettivi del mese e le
strategie per perseguirli e che io puntualmente invio a tutte le insegnanti
della classe del bambino.
Per quanto mi riguarda, è stata un'ottima
opportunità, estremamente preziosa che ha garantito al bambino che seguo di
ricevere un insegnamento il più professionale e di qualità possibile; ha fatto
emergere grandi speranze e una profonda soddisfazione nei genitori e nei
fratelli e infine mi ha permesso di godere della gratificazione per il
raggiungimento dei risultati sperati.
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