[autismo-biologia] Interazione fra geni nell’autismo

daniela marianicerati marianicerati a yahoo.it
Mer 7 Maggio 2014 15:07:32 CEST


Il Domenica 4 Maggio 2014 12:48, daniela marianicerati <marianicerati a yahoo.it> ha scritto:
 
La strada per arrivare a comprendere i meccanismi patogenetici
dell’autismo è tutta in salita. Più la si studia, e più aumenta la complessità,
come si evince dal seguente articolo divulgativo
http://www.vaccinarsi.org/inprimopiano/2014/05/02/autismo-nuove-vie-interazione-geni.html
che  riassume 
Nature
communications, 2014, n. 5 – Protein interaction network of alternatively
spliced isoforms from brain links genetic risk factors for autism.


L'articolo
 citato è di difficile comprensione. Abbiamo chiesto a Giorgio Lenaz, 
Professore emerito di biochimica all'Università di Bologna, di leggerlo 
per noi e di darcene un resoconto comprensibile anche a chi non è 
specialista in biologia molecolare. Grazie al professore a nome degli 
iscritti al forum. Ed ecco il resoconto


Interazione fra geni nell’autismo
 
Corominas et al Nature Communications , Aprile 2014-05-07
 
L’eziologia genetica dell’autismo è oltremodo eterogenea e
può essere attribuita a centinaia di geni predisponesti, solo alcuni dei quali
hanno però una vera evidenza causale. Tra questi vi sono geni implicati in rare
forme genetiche di autismo, geni deputati a strutture sinaptiche e alcuni geni,
di recente identificati, con nuove mutazioni. L’ipotesi più accreditata è che
la predisposizione genetica all’autismo sia dovuta alla convergenza di molte
vie molecolari con mutazioni e polimorfismi genetici. Questa ipotesi è stata
molto indagata soprattutto a livello della interazione tra proteine (p.es.
enzimi, fattori di trascrizione ecc) implicate in queste vie; gli studi sono
stati però finora incompleti e si sono limitati alla elencazione dei geni
candidati, indicando solo alcune delle interazioni fra questi geni. Inoltre, nonostante
che si sappia che la maggior parte dei geni subiscono uno “splicing”
alternativo con numerose proteine derivanti dallo stesso gene, solo alcune di
queste forme sono state finora studiate. 
 
N.B. Lo splicing (che
significa “taglia e cuci”) è un processo che avviene dopo la trascrizione di un
gene in un RNA immaturo (trascritto primario) che poi viene tagliato in
frammenti (esoni), che rappresentano solo una parte del trascritto primario, e
che sono ricuciti insieme dando un RNA messaggero maturo che verrà tradotto in
proteina, mentre i restanti frammenti di RNA che non sono codificanti vengono
eliminati. Per la maggior parte dei trascritti esiste uno “splicing
alternativo”, per cui esistono molte varianti dei frammenti che vengono
riconosciuti come esoni, dando così origine a parecchie proteine diverse dallo
stesso gene.
 
Questo studio è innovativo perché prende in esame le forme
derivanti dallo splicing alternativo di oltre 200 geni che sono stati implicati
nella predisposizione all’autismo e lo fa in campioni di RNA derivanti dal
cervello umano, in modo da considerare le varianti specifiche cerebrali e non
quelle che potrebbero prevalere in altri organi. I cervelli esaminati sono
cervelli normali, ma i geni indagati ( o meglio gli RNA maturi derivanti da
splicing alternativo)  sono quelli che si
ritengono responsabili dell’autismo, in modo da vedere quali associazioni tra
le varianti di ogni gene prevalgono in ciascun individuo. In altre parole si
può vedere come una variante di un certo gene prevale sulle altre e associare
questa prevalenza alla variante di un altro gene. La comprensione di queste
associazioni per metterà in futuro di comprendere meglio come mutazioni di uno
o più geni e delle loro varianti di splicing possono portare a disturbi nella
interazione fra vie metaboliche e di trasmissione di segnali implicate nello
sviluppo cerebrale.
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