[autismo-biologia] Autismo e speranza di vita

Cristina Panisi cristina.panisi a tin.it
Sab 7 Giu 2014 23:13:56 CEST


Ritengo che le acquisizioni circa la base neurobiologica con un possibile interessamento multisistemico nell'autismo, non siano ancora state tradotte in un adeguato approccio multidisciplinare per l'assistenza del paziente. Un esempio: le numerose evidenze circa il frequente coinvolgimento intestinale nell'autismo ( http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24753336 ) dovrebbero portare ad includere un'accurata anamnesi riguardante l'apparato gastroenterico  e accertamenti approfonditi in caso di sintomatologia. Per esempio, parestesie e nevralgie potrebbero essere correlate a malassorbimento di vit B12 dell' ileo terminale, non necessariamente una M di Crohn conclamata. Un'ecografia (eseguita da ecografista esperto, poichè occorre un occhio allenato per cogliere un ispessimento parietale dell'ileo terminale) dovrebbe essere eseguita e, in caso di dubbi, essere seguita da biopsia. 

Allo stato attuale, riscontro poca propensione alla collaborazione tra gli specialisti che si occupano di questi pazienti. Non è sufficiente che ciascuno consideri solamente l'aspetto di propria competenza, anche se gestito ottimamente; nell'interesse del paziente, per qualità di vita e sopravvivenza, occorre ricomporre il mosaico. Se l'autismo è un disturbo del comportamento conseguente ad un anomalo funzionamento del SNC, la persona con autismo è molto di più. 
Buon lavoro a tutti

Cristian Panisi





Il giorno 07/giu/2014, alle ore 15:16, daniela marianicerati ha scritto:

> Una ricerca pubblicata nel 2013 sul British Medical Journal riguarda la mortalità precoce delle persone con disabilità di apprendimento, termine che in inglese è sinonimo di disabilità intellettiva.
> (Torjesen I, People with learning disabilities are more likely to die prematurely, inquiry finds, BMJ 2013;346:f1853    http://www.bmj.com/content/346/bmj.f1853   )
> 
> In questa categoria potrebbero rientrare non tutte le persone con autismo, ma quelle con ritardo mentale associato, che in Italia rappresentano la maggior parte di coloro che ricevono la diagnosi di “spettro autistico”
> 
> Già dal titolo si evince che le persone con “learning disabilities”  hanno una maggiore  probabilità di morire prematuramente della popolazione generale di pari età.
> 
> “22% of people with learning disabilities were found to have died before they reached the age of 50, compared with just 9% of the general population”
> 
> Di questo tema ha parlato Cinzia Raffin al convegno di ANGSA Ravenna del gennaio scorso riportando che le cause di morte non sono legate alla disfunzione neurologica che causa il ritardo mentale, ma sono malattie comuni di organi e apparati diversi dal cervello, molte delle quali potenzialmente curabili, ma  che non vengono curate. Le cause della mancata cura vanno ricercate in parte nella difficoltà da parte dei disabili di comunicare i disturbi soggettivi e di collaborare alla diagnosi e alla terapia, in parte nella impreparazione dei medici ad affrontare i problemi di salute generale di questi pazienti.
> 
> Partendo da queste premesse Cinzia Raffin ha esposto ciò che la Fondazione Bambini e Autismo sta facendo  a Pordenone in collaborazione col 118 per dare una formazione adeguata ai medici in modo tale che i disabili non abbiano più paura dei medici e soprattutto i medici non abbiano più paura dei disabili intellettivi e cessino di commettere gravi omissioni di soccorso.
> 
> Parte del suo intervento è su youtube e lo si puo’ ascoltare al link
> 
> https://www.youtube.com/watch?v=6CBJgD_9wRo
>  
>  
> 
> 
> Il Sabato 7 Giugno 2014 14:10, "mazzoni.armando a libero.it" <mazzoni.armando a libero.it> ha scritto:
> 
> 
> Apprendo oggi che si è spento oggi un ragazzo con autismo a 34 anni.
>  
> Di cosa è morto? Non lo voglio sapere, immagino lo voglia sapere la sua famiglia in questo momento di immenso dolore, a cui credo vada un momento di solidarietà e di vicinanza da parte di tutti.
>  
> Vorrei sapere però se ci sono evidenze scientifiche circa un discostamento “naturale” tra la speranza di vita di un normotipico e quello delle persone con autismo; abbiamo bisogno di queste informazioni per capire sempre se i trattamenti di qualsiasi natura, prima ancora che efficaci, siano etici, considerando i rischi per la salute.
>  
> Cordiali saluti
> AM
> 
> 
>  	
> Questa e-mail è priva di virus e malware perché è attiva la protezione avast! Antivirus . 			
> 
> 
> _______________________________________________
> Lista di discussione autismo-biologia
> autismo-biologia a autismo33.it
> ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici).
> Fondazione Augusta Pini ed Istituto del Buon Pastore Onlus.
> Per cancellarsi dalla lista inviare un messaggio a: valerio.mezzogori a autismo33.it
> 
> _______________________________________________
> Lista di discussione autismo-biologia
> autismo-biologia a autismo33.it
> ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici).
> Fondazione Augusta Pini ed Istituto del Buon Pastore Onlus.
> Per cancellarsi dalla lista inviare un messaggio a: valerio.mezzogori a autismo33.it

-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: http://autismo33.it/mailman/private/autismo-biologia/attachments/20140607/23dc9e5e/attachment.html


Maggiori informazioni sulla lista autismo-biologia