R: [autismo-biologia] ricerca clinica

Binetti Paola p.binetti a unicampus.it
Sab 18 Gen 2014 17:33:35 CET


Anche io ho seguito con molto interesse il dibattito su Stamina che ha raccolto davvero tanti contributi diversi, ma comunque orientati alla tutela dei bambini e al rigore del metodo scientifico pensato proprio in questa chiave conmcreta.

Se a qualcuno di voi fa piacere, domani sera su Matrix alle 23,15 mi confronterņ direttamente con Vannoni, cercando di puntualizzare alcune cose, proprio nella direzione indicata dalla maggioranza degli intervenuti nel dibattito, ma sempre avendo presenti i bambini, i loro diritti oltre che i loro problemi ...
Se vorrete intervenire nel dibattito nei diversi modi attualmente possibili, sarņ particolarmente interessata ad ascoltarvi, anche se -come č ovvio!- č pur sempre una trasmissione TV, con i suoi limiti propri...
Grazie,
Paola Binetti







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Da: autismo-biologia-bounces a autismo33.it [autismo-biologia-bounces a autismo33.it] per conto di daniela marianicerati [marianicerati a yahoo.it]
Inviato: sabato 18 gennaio 2014 14.13
A: lista autismo-biologia
Oggetto: [autismo-biologia] ricerca clinica

Un collega del policlino Gemelli si è inserito nel dibattito iniziato dall’articolo di Bomprezzi
http://www.superando.it/2014/01/14/se-il-buon-giornalismo-diventa-una-sorpresa/
scrivendo personalmente alla sottoscritta.

Prima di passare alla lista le sue considerazioni, che condivido pienamente, vorrei segnalare un articolo da cui si evince che il Gemelli č un punto di eccellenza e un riferimento internazionale per la ricerca clinica
http://www.aboutpharma.com/news/scienza-ricerca/ricerca-clinica-al-policlinico-gemelli-nasce-il-clinical-trial-center/

<http://www.aboutpharma.com/news/scienza-ricerca/ricerca-clinica-al-policlinico-gemelli-nasce-il-clinical-trial-center/>
“Ho seguito con attenzione il dibattito sviluppato sulla lista sul caso stamina, in seguito all’ottimo e condivisibile articolo di Bomprezzi. Con diverse perplessità.
Sembrerebbe  -ma potrebbe essere un mia errata deduzione- emerso nella discussione nella lista che il problema sia solo delle irregolarità vere o presunte, di questo “metodo”, cui si sarebbe disposti a passare sopra in caso di riscontro di una qualche efficacia. Temo che la faccenda non sia così semplice:
innanzitutto purtroppo e per fortuna la medicina e –soprattutto la ricerca -è lontana dai tempi di Fleming. Non troppo tempo fa (anni 70) l’azione immunosoppressiva di un farmaco  -la ciclosporina che ha rivoluzionato la terapia immunosoppressiva in campo trapiantologico –è stato scoperta in modo casuale. Questo non ha impedito che venisse seguito tutto l’iter allora prevista prima del suo impiego su larga scala. Oggi tutte le sperimentazioni, anche per i farmaci più efficaci, devono sottostare alle regole della Good Clinical Practice. Devono essere eseguiti studi di fase I, II, III. Gli studi devono essere approvati da un comitato etico.
Sapeste quanto mi scoccia dover portare una marea di carte al comitato etico per un semplice studio osservazionale! Eppure tutto questo è nel solo esclusivo interesse del paziente. Tutte queste pratiche servono a tutelare i pazienti, soprattutto quelli più fragili su cui ancora fino agli anni 70 venivano sperimentati farmaci e condotti studi senza alcun controllo e garanzia. Questo anche in paesi civilissimi come gli USA (nel Willowbrook State Hospital di New York è stata condotta una sperimentazione sul vaccino dell’epatite inoculando il virus ai bimbi con grave disabilità lì ricoverati).
Sappiamo benissimo che oggi più che mai nuovi farmaci, le nuove terapie cellulari geniche richiedono molte ore di lavoro, molta fatica, e lenti progressi. Possiamo sperare nei miracoli, che dall’oggi al domani si possa trovare una pozione magica che faccia guarire  i malati di una determinata patologia. Ma in campo scientifico anche ai miracoli va tentato di dare una spiegazione. Se non ci si riesce, siamo nel campo del soprannaturale non della scienza”
Alla prossima
   Daniela





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