RE: R: Re: [autismo-biologia] aggressività

marie giangi mariegiangi a hotmail.com
Lun 14 Apr 2014 18:25:23 CEST


Ho letto con molto interesse le osservazioni di Claudia.
A Ferrara, dove risiedo, è stata organizzata una rassegna cinematografica molto interessante che ha riscosso parecchio interesse, inutile dire che il tema riguarda l'autismo.
Un film che ha suscitato idee contrastanti e anche un po' scandalizzato è stato "pulce non c'è".
Ho sentito persone che pensano sia troppo "forte" e che le stesse tematiche potrebbero essere affrontate in maniera più "soft", e non parlo della trama! 
Sostengono che non si possono fare vedere scene dove la bimba tiene in ostaggio tutta la famiglia per tutta la notte o per una bibita, dove urla, sbatte contro il divano, che tutto questo la rende poco avvicinabile, poco umana ......
La visione di altri film ha suscitato in noi sentimenti come la simpatia, ed è stato richiesto di riproporli, ma la visione di una bambina grave ha scandalizzato non poco.
Anche io mi pongo alcune riflessioni, è giusto vedere solo il bello, il romanzato oppure vogliamo vedere anche la realtà?
Oppure i genitori di bambini e ragazzi gravi come il mio devono diventare i nuovi invisibili?
 
Date: Mon, 14 Apr 2014 15:47:50 +0200
From: ccelenza a libero.it
To: autismo-biologia a autismo33.it
Subject: R: Re: [autismo-biologia] aggressività

Dott.ssa Marini,di che si occupa? Ci spieghi meglio e ci dica quali sono le sue idee, il suo discorso a me personalmente interessa. Claudia Celenza


----Messaggio originale----

Da: marina.marini a unibo.it

Data: 14/04/2014 13.08

A: <autismo-biologia a autismo33.it>

Ogg: Re: [autismo-biologia] aggressività




  
  
    Il 13/04/2014 22:50, daniela
      marianicerati ha scritto:

    
    
      
      
        
        
          Il primo di aprile, alla
              vigilia della
              giornata mondiale dell’autismo, è arrivata in redazione la
               mail sotto
              riportata. Chi scrive è la dirigente di un centro
              residenziale scelto dal FVG
              come modello, che da decenni lavora con  passione e
              competenza per adulti
              affetti da autismo.
           
          “Domani se vi capita, e
              vi capiterà senz'altro
              di parlare di autismo, fatemi un favore, spendete una
              parola contro tutte le
              sciocchezze che si sentono in questi giorni. Vabbè che
              serve alla
              sensibilizzazione ma è vergognoso che si sentano solo
              cavolate che non hanno
              una base di scientificità! possibile che dobbiamo sempre,
              noi italiani, parlare
              con la pancia e tenere il cervello a dormire?! in questi
              giorni sembra che
              l'autismo sia una figata! una magia, affascinante e che
              chiunque possa parlarne
              e magari anche lavorarci con questi ragazzi così speciali!
              offende la nostra
              professionalità, che in questi casi non viene
              riconosciuta, anzi alle volte
              sembra che qualsiasi genitore o anche un volontario possa
              fare meglio di noi. 
          Una parola per noi
              operatori che spendiamo ore
              e sudore per ragionare sull'autismo, per studiare,
              valutare, programmare,
              progettare, e poi di nuovo ristudiare, rivalutare,
              riprogrammare, riprogettare,
              perché noi lo sappiamo.... non è mai finita! e tutto
              questo è solo per dare
              "una" possibile risposta a quella miriade di problemi
              sempre aperti
              che l'autismo  ci mette sul nostro tavolo di lavoro. e
              tutto questo è solo
              per dare una "piccola" mano a quelle mamme e quei papà che
              magari si
              beccano un sacco di botte a volte da questi figli
              speciali; noi li adoriamo, ma
              sappiamo che sono anche tanto tanto difficili, e davvero
              pochi quelli che
              possono andarsene in giro in moto con i capelli al vento;
              magari parliamo di
              quelli che non parlano e sicuramente non lo fanno nemmeno
              con la tastiera del
              computer, magari parliamo di tutti i calli che hanno sulle
              mani e non perché
              lavorano ma perché si mordono, o una perenne ferita sulla
              fronte perché danno
              testate; sapete cosa vi dico .... a noi piacciono più
              quelli”
          Claudia
           
          L’educatrice lavora in
              una struttura dove ci
              sono medici, psicologi ed educatori di altissimo livello,
              ma, ciò nonostante,
              troppe persone con autismo non rispondono a nessun
              trattamento, né
              farmacologico né riabilitativo. 
           
          Forse è giusto che di
              questo non si parli più
              di tanto sui mass media, ma i medici, e in generale i
              terapeuti, dovrebbero
              fare di questa realtà, che spesso si consuma nel silenzio,
              oggetto di intensa
              ricerca e assistenza. 
           
          L’assistenza dovrebbe
              essere immediata con la
              disponibilità di personale  preparato ad affrontare le
              emergenze, da
              fornire sia alle famiglie, sia alle scuole, sia alle
              residenze.
           
          La ricerca dovrebbe
              partire dalla
              constatazione che questi gravissimi comportamenti
              compulsivi hanno una base
              endogena, al pari delle crisi epilettiche. Ma quali
              meccanismi biochimici le
              scatenano? Il fenomeno è tanto diffuso quanto poco
              conosciuto, ma è reale. Ed è
              gravissimo che sia così poco studiato dalla comunità
              scientifica del
              ventunesimo secolo. 
            
              D.M.C.
           
        
      
      

      
      

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autismo-biologia a autismo33.it
ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici).
Fondazione Augusta Pini ed Istituto del Buon Pastore Onlus.
Per cancellarsi dalla lista inviare un messaggio a: valerio.mezzogori a autismo33.it

    
    Come ricercatore che sta dando un modesto ma entusiastico contributo
    alla ricerca sull'autismo, vorrei manifestare pubblicamente la mia
    sorpresa nel constatare che NON C'È IN TUTTA ITALIA UN SOLO PROGETTO
    DI RICERCA FINALIZZATO ALLA RICERCA  SCIENTIFICA SULL'AUTISMO,
    nonostante le proporzioni da epidemia che si stanno osservando. NON 
    C'È IN TUTTA ITALIA UN ENTE, PUBBLICO O PRIVATO,  che pensi di
    bandire un concorso per consentire ai ricercatori di fruire di
    finanziamenti SPECIFICI DEDICATI. I gruppi di ricerca che, come il
    mio, avrebbero delle idee da sviluppare possono solo fare domanda su
    progetti statunitensi o strologare sistemi per autofinanziarsi! 

    M Marini     

    

    -- 

      Marina Marini
      Associate Professor of Applied Biology
      Department of Experimental, Diagnostic and Specialty Medicine-
      University of Bologna, Italy
      voice (+39)0512094-116/094/100
      fax (+39)0512094110
      e-mail marina.marini a unibo.it

  






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