[autismo-biologia] staminali

daniela marianicerati marianicerati a yahoo.it
Sab 30 Mar 2013 10:40:14 CET


Mi è stato inviato da una collega il seguente articolo
 
 Sabato, 22/03/2013 / 21:19
Sindrome autistica, la speranza arriva dalle staminali. La storia di Bryan e il
coraggio della famiglia
Il bimbo partirà di nuovo alla volta di Kiev per il secondo trapianto

“Bryan, il bimbo di Aiello del Sabato che lo scorso anno, a Kiev, si sottopose
al trapianto di cellule staminali per combattere la sua sindrome autistica,
verra' sottoposto al secondo trapianto. L'intervento e' in programma tra Aprile
e Maggio prossimi, nella stessa clinica ucraina, dove il piccolo arrivo' con la
madre ,a Giugno dello scorso anno, appena tre giorni dopo la sua prima
comunione…......
Bryan e' stato il primo bambino italiano a sottoporsi al
trapianto di staminali nella lotta contro l'autismo; i genitori del piccolo
intendono scrivere al Ministro della Sanita' BALDUZZI, per chiedere l'avvio
della sperimentazione in Italia. 
In un momento cosi' attuale sulla validita' del ricorso alle staminali nella cura
di patologie anche di natura genetica e' giusto che le famiglie (quelle che
possono permetterselo economicamente) affrontino i viaggi della speranza?
Perche' non offrire questa possibilita' anche ai bambini bisognosi ? 
"Dopo il trapianto - afferma il papa' di Bryan - i miglioramenti sono
stati apprezzabili, anche grazie alla terapia iperbarica ed al lavoro del team
che segue, con approccio cognitivo-comportamentale, il bambino; in precedenza
avevamo un intervento bio-medico molto spinto, che, in pratica, abbiamo
fermato,ad eccezione della somministrazione di alcuni enzimi digestivi. ....
Secondo la mamma di Bryan, le staminali avrebbero favorito la ricrescita
neuronale nel cervello del bambino, che oggi appare molto piu' calmo, rispetto
a prima; c'e' stato quasi un azzeramento, delle stereotipie comportamentali con
un miglioramento dello sguardo ed una maggiore sensibilita' anche tattile. E'
scomparsa del tutto l'ipersensibilita' ai suoni ed a taluni rumori ; durante il
sonno, la respirazione ed il riposo sono diventati,finalmente, normali”
 
Per quanto riguarda le cellule staminali rimando a un
recente articolo che trovo saggio ed equilibrato
 
http://www.osservatoriomalattierare.it/politiche-socio-sanitarie/3844-staminali-balduzzi-permette-la-prosecuzione-delle-cure-e-polemica-internazionale
 
Per parte mia ricordo che col placebo si ha un 30 per cento
di grossi miglioramenti, in inglese “very much improved” per cui il principio
di Archibald Cochrane, il padre della medicina moderna, deve valere per
l’autismo come per tutta la medicina “Ogni nuova terapia deve essere ritenuta
inefficace finchè non si dimostra il contrario” 
Un altro principio che dovrebbe accompagnare ogni novità è
il vecchio adagio “Primum non nocere” 
Il placebo vero ha il vantaggio di non nuocere, mentre ogni
nuova proposta terapeutica che non sia placebo ha un potenziale di danno
sconosciuto.
 Faccio una lode pubblica a Rosy Bindi che ha affrontato il
caso Di Bella con razionalità, senza lasciarsi travolgere dal delirio della
folla che gridava al miracolo della cura Di Bella 


E, nonostante tutto, buona Pasqua!!!
   Daniela
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