R: [autismo-biologia] cellule staminali

daniela marianicerati marianicerati a yahoo.it
Ven 14 Set 2012 19:21:54 CEST


Da: Persico Antonio <A.Persico a unicampus.it>

A: 'daniela marianicerati' <marianicerati a yahoo.it>; 'Autismo Biologia' <autismo-biologia a autismo33.it> 
Inviato: Giovedì 13 Settembre 2012 11:23
Oggetto: R: [autismo-biologia] cellule staminali
 

 
Conosco la realtà dello Stem Cell Institute in Panama City, progetto che ci fu illustrato alcuni fa dal suo fondatore. Ci sarebbe molto da dire, ma trascuriamo il mio parere personale. Sottolineo solo a colleghi e genitori che quando uno scienziato americano proveniente da Company private si sposta in Centro-America per fondare una propria company privata, penso sia lecito chiedersi se non lo faccia per avere “le mani libere” e non dover sottostare al giusto controllo di un comitato etico istituzionale. Non aggiungo altro, se non che realtà similmente “miracolose” esistono anche in India ed in Cina, ossia in Paesi nei quali non c’è un reale controllo sulle terapie mediche e non c’è una sufficiente spinta verso una medicina veramente basata sull’evidenza, a tutela dei pazienti e dei loro familiari.
 
Cordiali Saluti a tutti,
 
Antonio Persico 

Ringrazio
Antonio Persico per questa testimonianza e per questa opportuna
raccomandazione.
Nel mio messaggio precedente ho dimenticato di
mettere tra virgolette la parola “miracoli” e non vorrei essere stata
fraintesa, come se io approvassi questo passaggio da vaghe premesse biologiche
a pratiche terapeutiche ardite e rischiose che bypassano la sperimentazione
fatta secondo le regole condivise dalla comunità scientifica. 
Le sperimentazioni controllate col
placebo hanno mostrato quanto il placebo sia efficace, soprattutto quando una
sedicente  terapia è stata preceduta e
accompagnata dai clamori della pubblicità con le conseguenti attese
miracolistiche da parte degli utenti disperati.
 
Segnalo a questo proposito l’interessante
articolo di Adrian Sandler
PLACEBO EFFECTS IN DEVELOPMENTAL
DISABILITIES: IMPLICATIONS FOR RESEARCH
AND PRACTICE
Ment Retard Dev Disabil Res Rev.2005;11(2):164-70.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15977316
 
L’autore inizia le sue considerazioni
paragonando la diversa percentuale di miglioramenti col placebo in due studi
controllati: sul risperidone e sulla secretina.
I responders al placebo in una
sperimentazione col risperidone sono stati il 12%, mentre nello studio sulla
secretina sono stati il 30%.
 
L’autore ritiene che due fattori
abbiano contribuito al successo del placebo nella sperimentazione sulla
secretina: il grande clamore che c’era stato sui media con proclami di miracoli
e con l’induzione di aspettative miracolistiche, e la via di somministrazione
endovenosa.
Dall’interessante articolo copio
alcuni stralci:

"30% of both the secretin group and
the placebo group showed
significant improvement after
infusion, according to parent and
teacher reports.
 
Some individuals showed
improvement in core
symptoms of autism, such as eye
contact, repetitive behaviors,
and communication, while others
had a decrease in some associated
symptoms, such as sleep problems and diarrhea.
 
In some
instances improvements were quite
dramatic and occurred as
soon as 1 day after infusion
 
Media attention led to
widespread hope that secretin
represented a cure for autism, and,
by early 1999, an estimated 2500 children with autism
had received secretin injections.
 
Parents’ hopes are easily
amplified
by dramatic reporting of anecdotal
reports
on television, on the Internet,
and
in newspapers. In early 1999, we
embarked
on our study in a media-induced
atmosphere primed with unusually
high
expectancy that secretin would be
effective.
Headlines proclaimed secretin to be a potential cure
for autism.
 
The powerful placebo responses in
the secretin trials may
have been the result of heightened
expectancy.
One additional factor that may
have contributed is that the
secretin and
placebo were administered by
intravenous
infusion. There is something
uniquely powerful about the
experience
of injections and this may account
for the
observation that injections elicit stronger placebo
effects than oral medications
 
The swallowing of a
tablet hardly compares with the
experience
of feeling the sting of the needle
and
watching the blood flow up the
tubing,
followed by the infusion of the mysterious liquid with
a syringe"
 
Un’altra considerazione dell’autore è la seguente. I genitori
sapevano che partecipavano ad una sperimentazione col placebo e quindi sapevano
che l’iniezione poteva essere di placebo.
Il miglioramento sarebbe stato verosimilmente maggiore se la
sperimentazione fosse stata in aperto, se cioè i genitori avessero avuto la
certezza che si trattava del farmaco di cui avevano sentito declamare
meraviglie. 
 
"Although the placebo effect in the
secretin RCTs is remarkable, it is
likely
that the magnitude of the placebo
effect
would have been greater still if
this had
been an open trial of secretin. In
our
RCT, parents knew that there was
an
even chance that their child had
not received
secretin, and this awareness
likely
tempered their expectancy of
improvement.
The significance of this
observation
is that all clinical treatment is
in
effect “open label,” thereby
creating the
opportunity for larger placebo effects than those
observed in RCTs"
 
Queste
considerazioni dovrebbero aiutare genitori e terapeuti a fare scelte razionali e
a non lasciarsi affascinare dalla tante sirene che trovano in Internet un
facile terreno. In questo dovrebbero aiutare le linee guida stilate da organi privi
di conflitto di interessi, vedi
http://www.snlg-iss.it/cms/files/LG_autismo_def.pdf
 
 
Dovrebbero
anche aiutare, come dice l’autore, a sfruttare l’effetto placebo non tanto per
dare medicine placebo, ma per recuperare il rapporto di fiducia
medico-paziente, che è uno degli ingredienti del placebo e che presumibilmente
è stata l’unica cosa realmente efficace della medicina per molti secoli.
 
Dovrebbero poi
ricordare a chi propone nuove terapie che non si possono fare scorciatoie, ma
che è obbligatorio  percorrere  la strada della sperimentazione secondo le
regole condivise dalla comunità scientifica,  per non passare da  illusione a illusione.

Alla prossima
    Daniela MC
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: http://autismo33.it/mailman/private/autismo-biologia/attachments/20120914/61e47adc/attachment.htm


Maggiori informazioni sulla lista autismo-biologia