[autismo-biologia] integrazione scolastica e non autosufficienza

g marino melat a libero.it
Ven 10 Feb 2012 14:36:11 CET


i due argomenti indicati in oggetto sono quanto mai attuali in questi giorni e credo che non siano estranei alla lista autismo-biologia.
Mi sia consentito perciò di segnalarvi le criticità:
1- integrazione scolastica degli aluni disabili:
Il Miur molto lodevolmente ha attivato l'Osservatorio per l'integrazione scolastica che generalmente veniva preso in considerazione dai passati governi non prima di un  paio di anni dall'inizio della legislatura. Cioè qualche mese prima che finisse il ciclo amministrativo e le Associazioni costrette a ricominciare daccapo.
Alla prima riunione, presenti le due grandi federazioni nazionali Fish e Fand ( ma c'erano ancora decine di piccole associazioni non rappresentative ) l'autismo era rappresentato dalla mia persona per la federazione Fantasia.
Ho introdotto il problema che gli alunni disabili intellettivi non sono affato integrati ed ancora oggi sono lasciati i custodia all'insegnante  di sostegno di solito dentro qualche auletta o corrodoio per entrare in classe il minimo indispensabile. 
Ho registrato la unanime esigenza di garantire continuità didattica e formazione competente da parte dell'insegnante di sostegno.
Ho tradotto questi concetti in una richiesta ( che faccio invano  da anni ) che tutti questi presupposti si realizzano con l'istituzione di una classe di concorso specifica per il sostegno. Oltre agli evidenti vantaggi educativi ho posto in evidenza la cessazione del mercato di qualche decina di migliaia di posti di lavoro oggi a discrezione dei dirigenti scolastici che perciò avversano , insieme ai sindacati, questa proposta.
Ho anche aggiunto che l'insegnante di sostegno così inquadrato è solo il necessario prerequisito per realizzare l'integrazione scolastica che deve prevedere i protocolli di intesa a carattere locale tra scuola, aziende sanitarie , enti locali e centri ri riabilitazione.
Nessuno degli inervenuti ha sostenuto questa proposta che io credo sia l'unica valida se veramente si vuole applicare la 104 per favorire l'integrazione e non soltanto i trasferimenti dei dipendenti pubblici con 3 gg di assenza al mese.

2-Non autosufficienza
 La non autosufficienza rischia veramente di essere finanziata e più precisamente co-finanziata visto che molti Regioni già la eragano.
Il problema è che sarebbe dovuta essere a favore delle persone disabili. con il tempo si sono introdotti le esigenze degli anziani ed ora è prevista solo per gli anziani.
Vi voglio partecipare di un caso personale per rappresentsrvi la differente esigenza. Ho un padre di 92 anni non autosufficiente che ha 3 figli che si prendono cura di lui, pensione da lavoro e risorse accumulate durante la sua vita di lavoro. Ho anche due figli con autismo che non avranno mai figli che si occuperanno di loro , oppure pensioni da lavoro e beni personali. Ci sono poi , all'interno dei disabili non autosufficienti, categorie diverse per reddito 
Nessuno mai potrà provvedere degnamente a finanziare gli anziani che sono oltre 2 milioni mentre i disabili sono circa 500 mila e di essi solo una parte in condizioni di indegenza. 
Per chi condivide questa scelta prioritaria l'appello è di rappresentare a tutti i livelli questo tema altrimenti i poteri forti abbandoneranno i disabili più bisognosi a vivere una vita miserevole.
giovanni marino
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