[autismo-biologia] Non è mai troppo presto

Luciana Bressan luciana.bressan a autismo33.it
Gio 3 Mar 2011 09:08:54 CET


C' da sperare che molti medici ed altri operatori sanitari che lavorano
con bambini affetti da autismo/ASD possano trovare il tempo di assistere a
questo convegno del 9 aprile prossimo.
In effetti, per quanti progressi si siano fatti - e si faranno - per
identificare i portatori di disturbi dello sviluppo sempre pi
precocemente, questi sforzi risultano inutili se non sono accompagnati da
chiare indicazioni sul "cosa fare col bambino" nei luoghi naturali di
socializzazione ed educazione: famiglia, nido e scuola dell'infanzia.
E' allora fondamentale che chi fa diagnosi e valutazioni per consigliare i
genitori possa constatare "de visu" (in questo caso attraverso i filmati)
quello che  stato possibile, o meno, di fare nella realt italiana, dove
non ci sono classi/scuole speciali per queste fasce d'et, ma i bambini
con disabilit riconosciuta hanno la precedenza in caso di liste d'attesa
per l'iscrizione (situazione comune per i nidi).
Un sentito ringraziamento agli organizzatori per aver fornito questa
opportunit.
L. Bressan

> Credo che la situazione della scuola che, per il trattamento precoce, è
> rappresentata dall’asilo nido e dalla scuola dell’infanzia, si presti
> a realizzare per tutti, e non solo per pochi privilegiati, quanto scritto
> nelle linee guida.
>
> Il rapporto uno a uno è già previsto.
> Se il dirigente è convinto della opportunità, ricava uno spazio da
> dedicare all' insegnamento uno a uno.
> Insegnanti ed educatori hanno una buona preparazione culturale di base e
> sono nelle migliori condizioni per recepire quanto viene loro consigliato
> da un esperto di trattamento educativo dell’autismo.
> A questo livello ci deve essere davvero un grande esperto, mentre
> l’insegnante, anche se non espertissimo,  puo’ fare un ottimo lavoro
> se usufruisce di una consulenza qualificata e frequente
>
> Esperienze di questo genere sono già state realizzate negli asili nido e
> nelle scuole dell’infanzia di Bologna, Imola, Castel San Pietro e Reggio
> Emilia.
> (per quanto siamo a conoscenza. Certamente ve ne saranno altre in altre
> città, altrettanto valide)
>
> Alcuni supervisori, dopo avere ottenuto il consenso non solo dei genitori
> dei bambini da loro seguiti, ma di tutti i bambini della classe, hanno
> anche documentato con i filmati la loro attività.
>
> Questo è molto importante in quanto didattico (“Qui vident plane
> sciunt” sta scritto nell’aula magna dell’istituto di fisica
> dell’Università) ma non solo.
>
> Serve per mostrare coi fatti che questo è possibile.
>
> Queste esperienze pilota, precedute da relazioni di medici del Servizio
> Sanitario Nazionale e dell’Università, verranno presentate a Bologna il
> 9 aprile in un convegno organizzato da lions club e ANGSA.
>
> I particolari sono al link
> http://www.angsaonlus.org/lions_piccoli2011.pdf
>
> Gli organizzatori si rivolgono prima di tutto agli operatori degli asili
> nido e delle scuole dell’infanzia, ma accetteranno i primi 120 iscritti,
> chiunque essi siano: medici, psicologi, genitori o semplici cittadini
> solidali.
> Non saranno offerti crediti ECM per quanto detto sopra ma, in compenso, il
> lions offrirà il caffè a metà mattina e un pranzo in piedi all’una e
> trenta, oltre ad un panorama stupendo di Bologna vista dalla collina.
> Saremo in un convento e, da sempre,  i frati ci san fare a scegliere la
> loro sede
>
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