[autismo-biologia] Il valore evolutivo dei disturbi dello sviluppo / The evolutionary value of developmental disorders

Stefano Palazzi (Smria-Uonpia) s.palazzi a ausl.fe.it
Gio 4 Ago 2011 14:32:32 CEST


Vorrei proporre alla riflessione del gruppo alcune considerazioni che  
traggo dall'articolo:
DUF1220 Domains, Cognitive Disease, and Human Brain Evolution, di L.  
Dumas and J.M. Sikela
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2902282/?tool=pubmed
Si tratta di una review tecnica che richiama questioni generali  
interessanti anche per chi non ha un laboratorio biologico-molecolare  
in casa.
In pratica si tratta di riprendere il discorso delle mutazioni  
genetiche come "esperimenti naturali" nel corso dell'evoluzione delle  
specie.
Da un punto di vista conoscitivo ed etico, è una questione molto  
seria: le persone "diverse" hanno un valore biologico e sociale di  
tutto rispetto.
Questo rispetto è riconosciuto per le forme lievi: "...many of the  
most creative people in a range of fields are introverts who are  
comfortable working in solitary conditions in which they can focus  
attention inward. Steve Wozniak, the engineer who founded Apple with  
Steve Jobs, is a prime example: Mr. Wozniak describes his creative  
process as an exercise in solitude. “Most inventors and engineers I’ve  
met are like me,” he writes in “iWoz,” his autobiography. “They’re shy  
and they live in their heads. They’re almost like artists. In fact,  
the very best of them are artists. And artists work best alone ... Not  
on a committee. Not on a team.” http://www.nytimes.com/2011/06/26/opinion/sunday/26shyness.html?pagewanted=all
Per le forme gravi è un problema controverso per motivi  
sostanzialmente pratici (costi assistenziali, ecc.).
Stringatamente mi spiego: vorrei sondare se l'approccio all'autismo in  
termini evo-devo (evolution & development) sia opportuno e gradito.
Sono consapevole del rischio di dare adito a fraintendimenti circa gli  
"errori" o gli "scherzi" che la Natura si permette verso l'Umanità.
Tuttavia, se gli addetti ai lavori non si lasciano intimorire dagli  
atteggiamenti goliardici, è possibile aiutare a capire meglio e  
progredire civilmente.
In caso di risposte negative, volentieri dedicherò la mia attenzione  
ad altri temi che siano praticabili a queste latitudini di questi tempi.
Altrimenti, dopo la pausa estiva, volentieri mi impegnerò in  
un'iniziativa scientifico-culturale che affronti anche queste  
problematiche.
In attesa di riscontro, pubblico o sulla mia email privata, saluto  
cordialmente.

stefano.palazzi a unife.it
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Ausl Ferrara c/o Osp. San Giorgio, Tel. diretto 0532 235 584
Segreteria 0532 23505.1, .2, Fax .3, Email: smria a ausl.fe.it

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