[autismo-biologia] Vagus nerve stimulation therapy
Emanuela Defranceschi
emydefranceschi a hotmail.com
Mar 6 Lug 2010 15:19:27 CEST
non esiste solo la sofferenza di ossigeno dalla nascita.Esiste quella causata cronicamente da difetti genetici che si protrae nel tempo.
From: melat a libero.it
To: autismo-biologia a autismo33.it
Subject: Re: [autismo-biologia] Vagus nerve stimulation therapy
Date: Tue, 6 Jul 2010 13:40:18 +0200
da una esperienza vissuta:
Il mio primo figlio oggi di 29 anni è nato in carenza di
ossigeno tanto è vero che era addirittura cianoticho ed io ho creduto che fosse
morto. E' austico con un severo ritatrdo mentale.
I mio secondo figlio di 20 anni è natocome una rosa
( massima assistenza e raccomandazioni visto il precedente )
e' autistico pure lui con un ritardo mentale ancora più
severo.
Si può dire tutto ed il contrario di tutto
g marino
----- Original Message -----
From:
Emanuela Defranceschi
To: cdkl5 autismo biologia autismo
33
Sent: Tuesday, July 06, 2010 10:54
AM
Subject: RE: [autismo-biologia] Vagus
nerve stimulation therapy
E tutti i bambini appena nati che muoiono e quelli che muoiono
a pochi anni di vita senza diagnosi?
Non credo siano cosi pochi....
Magari hanno tratti autistici ma
nessuno si interessa di documentarne la storia.
In 6 mesi di neonatologia con Mirco, ho visto che i bambini prematuri
hanno i loro protocolli da seguire e sono parecchio tutelati. Mentre i nati a
termine che comunque hanno bisogno della neonatologia mancano di stessa
tutela. Come del sinagis.
Quelli che muoiono di più sono i nati a termine con problemi vitali, si
può fare un'indagine conoscitiva in proposito e poi sarebbe il caso di stilare
protocolli anche per loro... ..autistici, ritardati e non.
E' dimostrato che carenza di ossigeno crea danni neuronali e spesso
autismo. E' ingiusto discriminare tra bambini con problemi mentali e non. Sia
per trapianti che per altro. Anche perchè molte patologie diventeranno
curabili e magari recupereranno i danni che creano problemi mentali che
potranno sparire.
Mirco aveva recuperato tutto il suo ritardo. Ma il suo problema
respiratorio e la mancanza di tutela lo hanno ucciso.
> From: vera.stoppioni a sanita.marche.it
> To:
autismo-biologia a autismo33.it
> Subject: Re: [autismo-biologia] Vagus
nerve stimulation therapy
> Date: Mon, 5 Jul 2010 18:10:49
+0200
>
> Volevo precisare che in Italia non ci sono esperienze
di questo genere,
> visto che qualche tempo fa la Dott.ssa Zamponi
aveva chiesto a me se
> partecipavo a uno studio di questo genere, mai
partito poichè la ditta
> fornitrice di stimolatori vagali li dà in uso
gratuito solo quando lo studio
> è gestito dalla ditta stessa. Inoltre
nella mia esperienza clinica, di ormai
> oltre 500 soggetti autistici
visti e in parte seguiti negli ultimi 7 anni,
> ho ritrovato epilessia
che compare in adolescenza, molto sporadicamente nei
> primi anni di
vita. Credo inoltre che si debba capire bene cosa c'è nella
> diagnosi
di autismo che propone lo studio riferito in quanto, a mio avviso,
>
essendo ormai una diagnosi di ampissimo spettro, contiene al suo interno
> probabilmente quadri clinici e ad eziologia e patogenesi molto
diverse.
> Un saluto a tutti.
> Vera Stoppioni
> -----
Original Message -----
> From: "daniela marianicerati"
<marianicerati a yahoo.it>
> To: "lista autismo-biologia"
<autismo-biologia a autismo33.it>
> Sent: Thursday, July 01, 2010
3:12 PM
> Subject: [autismo-biologia] Vagus nerve stimulation
therapy
>
>
> Il 27 giugno scorso sul Corriere della Sera
è stato pubblicato il seguente
> articolo
> L'impulso che fa
uscire i bambini dall'isolamento
> di Cesare Peccarisi
>
>
Il metodo migliorerebbe la vigilanza e l'aggressività
> Da pagina 55 La
stimolazione vagale (in sigla VNS), tecnica basata sui
> microimpulsi
di un neuro-pacemaker posto sotto la clavicola e avviati al
> cervello
tramite il nervo vago che transita nel collo, si sta rivelando
>
un'inattesa soluzione per le cosiddette comorbidità, termine che indica
> patologie che si presentano insieme. Utilizzata per curarne una,
finisce per
> funzionare anche nell'altra, sorprendendo gli stessi
medici.
>
> Frequenza. L'autismo colpisce fino a 60 bambini ogni
10 mila.
> L'ultima sorpresa arriva nell'autismo, la malattia
dell'isolamento psichico,
> che colpisce fino a 60 bambini ogni 10
mila. Usando la stimolazione vagale
> su oltre 300 bambini affetti da
epilessia e autismo i neuropsichiatri
> infantili diretti da Michael
Levy dell'Università della California hanno
> visto migliorare anche
questo disturbo.
>
> «L'autismo può assumere varie forme», spiega
Nelia Zamponi, responsabile del
> Centro di epilessia infantile del
Presidio Ospedaliero ad Alta
> Specializzazione Salesi di Ancona. «Si
parla infatti di spettro autistico
> intendendo i suoi vari aspetti,
come mancata interattività con gli altri,
> evitamento dello sguardo,
non immediata comprensione delle intenzioni
> altrui, comportamenti
ripetitivi e problemi di controllo emotivo e di
> comunicazione. Il 40%
di questi bambini soffre anche di epilessia, spesso
> non grave e se
questa insorge nel primo anno divita la comorbidità è più
>
frequente».
>
> Lo studio californiano, appena pubblicato sul
Journal of Neurosurgical
> Pediatrics, indica che il trattamento
ottiene un miglioramento della qualità
> di vita degli autistici pari a
quello ottenibile nell'epilessia, malattia
> per la quale la VNS ha
avuto l'approvazione della FDA americana nel '97.
>
> Nel 2004 il
metodo ha ottenuto anche l'autorizzazione per depressione
> cronica
resistente e due anni fa la sua doppia azione si è presentata anche
>
nell'emicrania associata a depressione: i ricercatori del Besta di Milano,
> trattando la depressione farmacoresistente di una paziente
emicranica, hanno
> visto migliorare entrambe le patologie. Nel 2003 i
ricercatori
> dell'università canadese di Halifax, curando l'epilessia
farmacoresistente
> di un paziente anche emicranico, ottennero
addirittura un miglioramento
> dell'emicrania superiore a quello
dell'epilessia.
> Che la stimolazione vagale riesca ad agire su varie
malattie neurologiche,
> da sole o in comorbidità, può essere spiegato
dalle molteplici ramificazioni
> del nervo vago nel cervello. Gli
impulsi della VNS hanno di conseguenza
> un'ampia e rapida propagazione
e, dato che i neuroni sono cellule
> elettriche, i suoi impulsi ne
resettano l'attività.
>
> Si è visto che nella depressione tale
effetto rimodula i neuroni della
> corteccia cingolata anteriore e
orbitofrontale, dell'ippocampo e
> dell'amigdala. Proprio l'azione
sull'amigdala ci riporta all'autismo: uno
> studio inglese dei
ricercatori del Cambridge Autism Research Centre,
> pubblicato sugli
Archives of General Psychiatry, ha indicato che fino a 3
> anni gli
autistici hanno un'amigdala più grossa del normale; poi diventa più
>
piccola per lo stress cronico dovuto all'angoscia dell'isolamento sociale
> vissuto nell'infanzia.
>
> «Pur avendo vari limiti
metodologici, come un'inadeguata divisione dei
> pazienti o la mancanza
di soggetti di controllo in doppio cieco, lo studio
> americano indica
che la VNS può rappresentare un buon trattamento
> sintomatico commenta
Zamponi . Qui in Italia stiamo allestendo uno studio
> pilota
nazionale, nel quale vogliamo essere più precisi degli americani
>
scegliendo bambini autistici con epilessia lieve: se, infatti, l'epilessia è
> predominante, si corre il rischio di non capire se il miglioramento
consegua
> all'effetto sull'epilessia, o se si è invece esplicato
specificamente
> sull'autismo. Fondamentale è quindi creare un buon
protocollo per
> selezionare i pazienti. Difficoltà organizzative hanno
rallentato l'inizio
> dello studio, ma intanto abbiamo preparato meglio
i pazienti, dividendoli in
> autistici puri e in comorbidità con
epilessia. Nei primi 16 già trattati si
> confermano i risultati degli
americani: cala l'aggressività emigliorano tono
> dell'umore e
vigilanza».
>
>
> La fonte da cui l’articolo è tratto è la
seguente
> J Neurosurg Pediatrics 5: 595-602, 2010
> Vagus nerve
stimulation therapy in patients with autism
> spectrum disorder and
intractable epilepsy: results from the
> vagus nerve stimulation therapy
patient outcome registry
> Michael L. Levy, M.D., Ph.D.,1 Karen M. Levy,
R.N., B.S.N.,1 Dayna Hoff,
> M.B.A.,1
> Arun Paul Amar, M.D.,2
Min S. Park, M.D.,1 Jordan M. Conklin, B.S.,1
> Liss a Baird, M.D.,1 and
Michael L. J. Apuzzo, M.D.2
>
> Si tratta di uno studio
retrospettivo in cui si riesaminano le cartelle dei
> pazienti
sottoposti a VNS = vagus nerve stimulation
> “A total of 393 patients
were evaluated in the constant
> cohort; 315 patients with intractable
epilepsy,
> and 78 patients with a history of autism and
intractable
> epilepsy”
>
> Mio commento
>
Dall’articolo del Corriere sembra che la terapia sia stata praticata su 300
> bambini con autismo ( Usando la stimolazione vagale su oltre 300
bambini
> affetti da epilessia e autismo i neuropsichiatri infantili
diretti da
> Michael Levy dell'Università della California hanno visto
migliorare anche
> questo disturbo)
>
> La diagnosi di
autismo è stata fatta in modo approssimativo
> Gli autori dicono infatti
di avere avuto “difficulties with the
> designation of children within
the broad spectrum of autistic
> disorders”
>
> Nel follow
up, oltre a verificare la diminuzione delle crisi epilettiche,
> hanno
anche fatto qualche domanda sulla QOL = quality of life, che dovrebbe
>
migliorare come conseguenza del miglioramento dell’epilessia.
> Gli
autori hanno trovato che il miglioramento della QOL si evidenziava anche
> nel gruppo dei soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico e
che l’umore
> migliorava in questo gruppo più che in quello senza
autismo.
> Un mio commento: testare il tono dell’umore nelle persone con
autismo è
> molto difficile e pare che il follow up fosse fatto solo
con delle semplici
> domandine
> Il clou dell’articolo sta nel
grafico in allegato
> Mio commento
> Se la diminuzione delle crisi
epilettiche aumenta la QOL nelle persone
> affette da epilessia, non
vedo perché non lo dovrebbe fare anche nelle
> persone con epilessia e
autismo.
> Non vorrei sembrare una guastafeste, ma non mi sento di
condividere l’entusiasmo
> del Corriere.
> Interessante la
notizia che un gruppo di ricercatori italiani partirà con
> una
sperimentazione su bambini affetti da autismo e epilessia lieve per
>
vedere se gli effetti sulla QOL sono superiori a quelli attesi in base al
> miglioramento dell’epilessia.
> Attendiamo il
risultato.
> Buona estate
> Daniela
>
>
>
>
>
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