[autismo-biologia] convegno alle Terme di Stigliano / ovvero...
lost in traslation
Dr Stefano Palazzi
s.palazzi a ausl.fe.it
Sab 4 Dic 2010 12:17:30 CET
Carissimo Carlo,
ti ringrazio per esserti rivolto a me direttamente.
Cito Wikipedia
(http://it.wikipedia.org/wiki/Errare_humanum_est,_perseverare_autem_diabolicum):
La locuzione latina errare humanum est, perseverare autem diabolicum,
tradotta letteralmente, significa "commettere errori è umano, ma
perseverare [nell'errore] è diabolico". La frase è entrata nel
linguaggio comune, come aforisma con il quale si cerca d’attenuare una
colpa, un errore, purché sporadico e non ripetuto. Sostanzialmente essa
si rifà (anche se non letteralmente) ad un'espressione di sant'Agostino,
anche se esistono diversi antecedenti in latino precristiano. Quello che
più si avvicina risale a Cicerone (Filippiche XII. 5): Cuiusvis est
errare: nullius nisi insipientis, in errore perseverare ("è cosa comune
l’errare; è solo dell’ignorante perseverare nell'errore"). Più sfumato
Livio (Storie, VIII, 35): Venia dignus est humanus error ("ogni errore
umano merita perdono").
A meno di equiparare il Ministero e l’Istat a una Bolla papale, cessiamo
di perseverare negli errori più o meno veniali. Peraltro, riguardo alla
desueta espressione sanitaria "autismo infantile", solo l'ideologia dei
tempi ha impedito che ci si comportasse come nel caso delle paralisi
cerebrali infantili e il diabete giovanile, normalmente assistiti anche
in età adulta.
Con stima rinnovata,
Stefano P.
Carlo Hanau ha scritto:
> Carissimo Stefano
> non posso che darti ragione nella sostanza della tua osservazione, e
> se leggi gli articoli della nostra Amica Bressan potrai trovare
> ampio materiale al proposito, anche su Il Bollettino angsa di qaulche
> anno addietro.
> Ma come docente di organizzazione sanitaria, gruppo epidemiologia MED
> 01, devo fare ossequio alle definizioni che il Ministero e l'ISTAT
> hanno codificato nel libro che traduce ufficialmente l'ICD 10, che NON
> è quello che Masson ha pubblicato per conto suo.
> Se l'anagrafe mi chiamasse Marco (mio secondo nome) invece di Carlo
> io dovrei rispettare le regole e firmarmi Marco. Al massimo protrei
> scrivere accanto: detto "Carlo".
> F 84 dell'ICD 10 è "Disturbi evolutivi globali" e questa denominazione
> è quella che deve valere, anche se brutta. Nella prossima ICD 11 mi
> potrò dare da fare perchè non si ripeta questa traduzione, ma fino ad
> allora non posso usare altre denominazioni che quella ufficiale, a
> pena di non intendermi più con la comunità scientifica nazionale e
> internazionale.
> Io ho sempre molto criticato questa classificazione, che tuttavia
> ho riportato in AMICO SPECIALE (in home page di www.angsaonlus.org
> <http://www.angsaonlus.org/>) e nel titolo del convegno.
>
> Ma vi pare che ci debbano essere
> F 84 Disturbi evolutivi globali
> F 84.0 autismo infantile
> F 84.1 Autismo atipico
> ....
> F84.3 Sindrome disintegrativa dell'infanzia *di altro tipo* che
> quindi è il secondo "altro" o residuale
> ...
> F84.8 Disturbo evolutivo globale *di altro tipo
> *che è il terzo "altro"
> F 84.9 Disturbo evolutivo globale *non specificato*
> che è il quarto residuale.
>
> Capite che oltre alla sfortuna delle sindromi si accompagna l'idiozia
> dei sanitari, che aggrava nei fatti la situazione: infatti fin
> dall'inizio avere chiamato autismo infantile precoce
> ha indotto e autorizzato gli psichiatri adulti a disinteressarsi di
> questi casi dopo l'infanzia.
>
> Mi hanno assicurato che con l'ICD 11 cambierà tutto:
> una sola categoria, anche se la gravità diversa obbliga a tenere
> presente la gradualità.
> Rett-MEC P2, CDKL 5, FOX...saranno esclusi del gruppo, ove resteranno
> qulle sindromi autistiche che non hanno un'etiopatogenesi determinata.
> Al recente convegno EUROPLAN di Firenze delle malattie rare ho chiesto
> che si abbia riguardo alla ricerca delle cause, anche per queste
> malattie non monogeniche, anche se i costi relativi sono più elevati
> che negli altri casi: c'era anche il Prof.Dallapiccola, in
> rappresentanza del Ministro Fazio, la Farmindustria, Eurordis ecc. e
> tutti hanno convenuto su questo caldo invito.
>
> La Consulta malattie rare svoltasi ieri a Roma e la Dr.Domenica
> Taruscio considerano importante questo problema, e la istituzione
> della banca biologica per i casi di disabilità grave a etiopatogenesi
> ignota è una possibilità di risolverlo, già finanziata dal Ministro
> Turco e ancora non attuata, nonostante le dichiarazioni del Prof.Garaci.
>
> Perciò speriamo che in un futuro non ci siano più casi di autismo, che
> significa ammissione di ignoranza. Ma per ora Il nome è importante, e
> talvolta produce il fatto: perciò la questione sollevata da Stefano
> Palazzi deve essere mantenuta viva.
> Cordiali saluti
> Carlo Hanau
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
> *
>
> *
> Il giorno 28 novembre 2010 11:20, Stefano Palazzi
> <s.palazzi a ausl.fe.it <mailto:s.palazzi a ausl.fe.it>> ha scritto:
>
> Gentili Colleghi e Cari genitori,
> Un'Ausl romana e Astra Zeneca si interessano dell'autismo a
> esordio infantile in età adulta.
> Bene la sostanza... discutibile la terminologia!
> Il titolo del convegno, "Disturbi evolutivi globali" (DEG),
> riflette un errore di traduzione vecchio di trent'anni riportato
> ad es. in: www.angsaonlus.org/classificazioni.pdf
> <http://www.angsaonlus.org/classificazioni.pdf>.
> La retrotraduzione in inglese sarebbe Global Evolutionary Disturb,
> assai diversa da Pervasive Developmental Disorder.
> Non è un dettaglio trascurabile: "evolutivo" (Evolution) indica la
> filogenesi; "sviluppo" (Development) è ontogenesi.
> E' importante che il temine "sviluppo" sia capito dagli psichiatri
> che non si occupano di "età dello sviluppo".
> Il concetto Evo-Devo è illustrato in
> http://en.wikipedia.org/wiki/Evolutionary_developmental_biology.
> Per favore non perpetuiamo gli errori di traduzione della
> generazione accademica precedente.
> (Personalmente ho abrogato l'espressione "età evolutiva" proprio
> per questo).
> Grazie,
> Stefano P.
> --------------
> Smria-Uonpia DAI SM DP, Ausl & Universita' di Ferrara, Tel. 0532
> 23505.1, .2, Fax .3
>
> On 27 Nov 2010, at 21:58, daniela marianicerati wrote:
>
> L’industria farmaceutica ha avuto un ruolo importante nella
> ricerca e nel progresso della medicina negli ultimi decenni.
> Ora comincia ad interessarsi anche all’autismo.
> Astra Zeneca sponsorizza infatti un convegno alle Terme di
> Stigliano dal titolo “Autismo e Disturbi Evolutivi Globali
> (DEG) nell’età adulta
> Aspetti diagnostico-terapeutici e prospettive correlate
> all’inclusione sociale”
> I particolari sono al link
>
> http://www.angsaonlus.org/stigliano_2010_brochure.pdf
>
>
>
>
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