[autismo-biologia] Fw: [2282] Autismo: 20% in piu' di connessioni cerebrali

daniela marianicerati marianicerati a yahoo.it
Lun 30 Ago 2010 14:47:32 CEST



--- Lun 30/8/10, Prof. Claudio Franceschi <claudio.franceschi a unibo.it> ha scritto:


Da: Prof. Claudio Franceschi <claudio.franceschi a unibo.it>
Oggetto: Re: [autismo-biologia] Fw: [2282] Autismo: 20% in piu' di connessioni cerebrali
A: "autismo-biologia a autismo33.it" <autismo-biologia a autismo33.it>
Data: Lunedì 30 agosto 2010, 08:49


ci puoi mandare il riferimento bibliografico esatto ? grazie Claudio Franceschi
 

Il lavoro da cui trae origine l’articolo divulgativo riportato da Sonia Zen è il seguente:
 Brain Res. 2010 Jan 14;1309:83-94. Epub 2009 Nov 6. 
Increased dendritic spine densities on cortical projection neurons in autism spectrum disorders.
Hutsler JJ, Zhang H. 
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed
 
Per ora ho letto solo l’abstract e mi riprometto di leggere e, eventualmente, commentare il full text.
Sulla base dell’abstract faccio alcune considerazioni.
Quanto ritrovato dagli autori è una conferma dell’ipotesi di un insufficiente “pruning” (potatura) di sinapsi nello sviluppo del cervello delle persone con autismo, che creerebbe un rumore di fondo che ostacola i processi di apprendimento e sviluppo. 
Questo meccanismo pare accertato nella sindrome da X fragile. Ne abbiamo parlato qualche mese fa sulla lista commentando un articolo apparso sul NYT, leggibile per intero in rete
http://www.nytimes.com/2010/04/30/health/research/30fragile.html?pagewanted=2
da cui copio alcuni stralci
 “The gene for fragile X was discovered in 1991. Work since then has found that fragile X patients seem to experience an overload of unchecked synaptic noise
 
Years of work by him and others found that the protein missing in those with fragile X normally seems to act as a sort of traffic cop at brain synapses, helping to stop or slow brain signaling at crucial intervals. It does this by sopping up the genetic instructions needed to produce proteins that encourage brain signaling. Regulating this flow of electronic pulses across the brain is crucial for the brain’s ability to learn and mature”
 
Nell’X fragile sono in corso sperimentazioni di farmaci la cui azione è quella di eliminare le sinapsi ridondanti. I risultati sembrano promettenti e la speranza è che, se l’efficacia di questi farmaci viene confermata, essi possano essere utili non solo per l’X fragile, ma anche per l’autismo criptogenetico. I reperti del lavoro di cui sopra supportano questa speranza.
 
Per quanto riguarda la frase conclusiva dell’articolo” Una conferma a questa possibilita' e' venuta dai primi risultati dell'Early Childhood Autism Program, un progetto che consiste in una serie di esercizi da far compiere ai bambini per almeno 30 ore settimanali, che ha migliorato le loro condizioni portando a una scomparsa della malattia nel 50 per cento dei casi”
rimando ai seguenti links
 http://www.angsalombardia.it/parola_esperti.htm
http://pediatrics.aappublications.org/cgi/content/abstract/peds.2009-0958v1
http://www.sign.ac.uk/pdf/sign98.pdf
 
Di intervento precoce si parlerà a Roma secondo i criteri della Evidence Based Medicine al convegno 
Autism from Research to Policy
11 - 12 ottobre 2010
Organizzato da
ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA'
Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze
In collaborazione con
Gruppo interdipartimentale Autismo dell’Istituto Superiore di Sanità
nelle relazioni di:
 Sally Rogers “Clinical assessment and management of toddlers with suspected autism spectrum disorder: insights from studies of high-risk infants” 
e di I. McClure “The SIGN Guideline on autism spectrum disorders in children and young people”
 
Alla prossima
      Daniela
 
 
 
 








      
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