[autismo-biologia] da Roma una nuova linea di ricerca
daniela marianicerati
marianicerati a yahoo.it
Mer 14 Apr 2010 12:59:40 CEST
Segnalo il seguente articolo
J Neurovirol. 2010 Mar 29. [Epub ahead of print]
Association of autism with polyomavirus infection in postmortem brains.
Lintas C, Altieri L, Lombardi F, Sacco R, Persico AM.
Laboratory of Molecular Psychiatry and Neurogenetics, University Campus Bio-Medico, Rome, Italy.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20345322
L’associazione dell’autismo con infezioni prenatali è ben documentata per la rosolia. Nel presente articolo si ipotizza, però, non una trasmissione transplacentare, ma una trasmissione verticale attraverso i gameti. Tale tipo di trasmissione simulerebbe una patologia genetica.
Una trasmissione virale attraverso i gameti è stata documentata in altre malattie “(human immunodeficiency virus (HIV), hepatitis B
virus (HBV), and hepatitis C virus (HCV)”, mentre l’ipotesi è totalmente nuova per l’autismo.
La ricerca, su tessuto cerebrale, compiuta dal gruppo romano è stata resa possibile dal fatto che esiste una banca di cervelli di soggetti con autismo a disposizione dei ricercatori che godono di fiducia a livello internazionale.
La cosa sembrava impossibile fino a trent’anni fa.
Di autismo infatti non si muore e, quando ciò avviene, avviene per cause non correlate con l’autismo. Inoltre, perché i tessuti siano utili per lo studio, deve intercorrere poco tempo tra il decesso e l’arrivo nella sede dove devono essere conservati.
Questo richiede un’azione di informazione e sensibilizzazione preventiva dei genitori. E parlare di una possibile morte dei figli è la cosa più difficile che possa esistere.
Nonostante queste difficoltà, le “Autism Tissue
Program, Harvard Brain Tissue Resource Center, and Maryland
NICHD Brain and Tissue Bank” sono riuscite a raccogliere un consistente numero di cervelli a cui la comunità scientifica internazionale puo’ accedere.
Un altro problema per i gruppi che hanno le risorse umane, tecniche e culturali per fare ricerca è quello del vil denaro, tanto vile quanto necessario.
E’ incoraggiante vedere che questa ricerca è stata resa possibile da finanziamenti pubblici italiani e privati statunitensi “This work was supported by the Italian Ministry for University, Scientific Research and Technology (Programmi diRicerca di Interesse Nazionale, prot. n. 2006058195), the Italian Ministry of Health (RFPS-2007-5-640174), and the Autism Speaks Foundation (Princeton, NJ)”
Tornando all’articolo.
Innanzitutto complimenti agli autori che hanno aperto una strada veramente nuova.
La strada iniziata con lo studio di tessuto cerebrale sarebbe difficile da proseguire con lo stesso approccio, ma già gli autori indicano una metodologia di ricerca molto più percorribile: la ricerca del polyoma e di altri virus nei gameti.
Questa linea di ricerca apre prospettive totalmente nuove di terapia e di prevenzione.
Alla prossima
Daniela
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