[autismo-biologia] ossigenoterapia in camera iperbarica

daniela marianicerati marianicerati a yahoo.it
Mar 7 Apr 2009 19:36:45 CEST


Ai nuovi iscritti alla lista ricordo che stiamo raccogliendo pareri e commenti al seguente articolo
http://www.biomedcentral.com/content/pdf/1471-2431-9-21.pdf


Dopo il parere di Eric Fombonne e di Stefano Palazzi  riporto quello del Dottor Maurizio Bonati, Responsabile del Laboratorio per la Salute Materno Infantile dell’ISTITUTO DI RICERCHE FARMACOLOGICHE  «MARIO NEGRI»

“Purtroppo, ancora una volta, uno studio correttamente impostato mostra i
limiti del razionale e l'esiguità dei risultati.
Il trattamento iperbarico, anche nell'autismo, non è nuovo. In
particolare sono proprio i Rossignol
che lo sostengono. Le loro pubblicazioni però sono su riviste di basso
impatto e anche quest'ultima
è su una rivista a pagamento seppur con referee (non vuol dire, ma è
indicativo).
I risultati sono a breve e "clinicamente" di poco significato. Il
presupposto è che nell'etiologia dell'autismo ci sia
(o si instauri) una ipossia di vario grado e permanente...”

Riporto anche le osservazioni di un altro collega esperto nella sperimentazione di farmaci

“Mi sono velocemente sfogliato l'articolo riguardante il trattamento in camera iperbarica dell'autismo.
Alcune osservazioni preliminari:
mi sembrano troppo pochi i ragazzi autistici che non sono riusciti a terminare il trattamento (stare 90 minuti in una camera claustrofobica, calda e umida, dovrebbe dare qualche problema a questi ragazzi).
2. Diversi ragazzi seguivano anche altri trattamenti tra cui ABA
3. Il miglioramento del Physician Clinical Global Impression (CGI) Scale osservato dai genitori ha una differenza inferiore tra gruppo con trattamento e gruppo senza trattamento rispetto a quella osservata dai medici in cui la differenza tra i due gruppi è maggiore. Non vi è però né un differenza ne una correlazione statisticamente significativa”.


Buona Pasqua
   Daniela







      


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