Re: [autismo-biologia] ossessività

Gabriele Masi gabriele.masi a inpe.unipi.it
Lun 19 Feb 2007 11:35:11 CET


Condivido totalmente il tema della scarsa efficacia degli SSRI nelle 
manifestazioni ripetitive dei soggetti autistici, in particolare in età 
evolutiva, mentre sembra che negli adulti ci sia una efficacia maggiore. E' 
verissimo che spesso il farmaco aumenta la eccitazione e la irritabilità, 
attraverso una disinibizione ipomaniacale.
Come strategia alternativa viene riportato (ed è compatibile con la nostra 
esperienza) un certo effetto degli atipici, non la olanzapina (Zyprexa), 
quanto il Risperidone. Se però il farmaco è poco efficace o fa ingrassare, 
una possibile alternativa è rappresentata dall'Aripiprazolo (Abilify), 
nuovo atipico che non è sedativo e non fa ingrassare. Eventualmente i due 
atipici possono in un secondo momento essere associati ad un SSRI, 
potendone mitigare il possibile effetto eccitante.
Saluti

Masi


  At 13.24 17/02/2007 +0100, you wrote:

>Trascrivo alcune righe da una mail pervenuta al sito autismo33
>
>"Quale può essere il farmaco più efficace per le \"pulsioni
>maniaco-ossessive\"?
>E quale l\'atteggiamento da tenere da parte dei genitori quando simili
>pulsioni
>ripetutamente si verificano? é stato usato per circa quattro mesi il farmaco
>\"Zoloft\" con un debole risultato complessivo (su un ragazzo di 13 anni).
>
>Il
>ragazzo ha una diagnosi di tratti autistici e frequenta con grandi
>difficoltà la 2°
>media."
>
>Il caso di cui sopra è uno dei tanti casi di ragazzi che, su una base di
>autismo ( la dizione “tratti” rispecchia quasi sempre la non voglia o
>incompetenza nella comunicazione della diagnosi da parte del medico che la
>dovrebbe comunicare con il garbo e la sensibilità dovute) sviluppa,
>nell'adolescenza o anche prima, una ossessività e una impulsività
>esasperate  che diventano il problema più difficile da gestire.
>Dal momento che il disturbo ossessivo-compulsivo c'è in pieno, molti
>medici prescrivono, come in questo caso, farmaci antidepressivi della
>categoria degli inibitori selettivi dei recettori della serotonina (SSRI).
>Nella pratica ho sentito molti genitori che non solo hanno avuto scarsi
>risultati, come nel caso di cui sopra, ma hanno avuto un netto
>peggioramento dei sintomi per i quali il farmaco è stato prescritto, oltre
>ad insonnia e agitazione molto peggiori di prima.
>Naturalmente il paziente o il genitore che si trova in grande difficoltà
>chiede un rimedio  efficace, non importa se farmacologico o di altra
>natura.
>Io personalmente, quando i sintomi che dominano il quadro sono della
>natura riportata dalla mamma di cui sopra, ho visto fallire sia i farmaci
>che l'approccio comportamentale.
>Avrei piacere di sentire l'esperienza di altri medici, soprattutto se
>hanno esempi di pazienti che hanno risposto a terapie diverse dagli SSRI.
>Grazie e cordiali saluti
>     Daniela Mariani Cerati
>
>_______________________________________________
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>autismo-biologia a autismo33.it
>http://autismo33.it/mailman/listinfo/autismo-biologia

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Dr. Gabriele Masi
Division of Child Neurology and Psychiatry
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