C.7.B - Elenco dei giudizi "liberi" dei docenti - Monterumici

  1. Il libro è molto chiaro nell'esposizione e facilmente comprensibile.

    Le attività proposte offrono utili spunti anche per i bambini normodotati, soprattutto gli ultimi assi, per portare il bambino ad una maggiore concentrazione ed attenzione nell'ascolto e nell'osservazione.

    • Occorrerebbe trovare punti d'incontro con la scuola per aggiornare gli insegnanti su un problema oggi poco conosciuto.
    • La scuola ha sempre molto bisogno anche di suggerimenti pratici.

    Grazie comunque di tutto.

  2. Il volume è uno strumento di utile informazione per chi, come me, non conosce questa patologia, ma soprattutto è un valido aiuto per gli insegnanti di sostegno che potranno trarre da esso indicazioni concrete per le loro attività con bambini-allievi con autismo/DPS , ma anche con portatori di altri handicap.
  3. Ho qualche difficoltà a giudicare le proposte, poiché non ho mai lavorato con alunni-allievi con autismo/DPS e conosco molto poco il tipo di handicap.

    Nel complesso, per la mia esperienza di insegnante di classe normale, il materiale mi sembra fattibile, anche con alunni con altre difficoltà sia relazionali che di apprendimento.

    Mi sono piaciute molto le pag. 47 → 52

  4. Fortunatamente non ho mai avuto un alunno con tale disturbo, ma sempre alunni normodotati; però il vostro libro mi ha fatto conoscere meglio tale realtà e per questo ringrazio tutti.

    Le proposte e le schede di lavoro dell'asse 2 sono poco fattibili a scuola.

  5. Ho gradito molto la chiarezza delle informazioni e delle proposte operative.

    Le immagini e la veste grafica sono, a mio parere, molto gradevoli.

  6. Cambierei la copertina con la scritta AUTISMO, mettendola magari solo come sovracopertina. Infatti il libro, che l'insegnante può usare e portare in classe, può essere usato sia da bambini-allievi con autismo/DPS che da bambini con problematiche similari e quindi la scritta a tutto campo AUTISMO, visibile da tutti gli altri bambini, potrebbe stigmatizzare, appesantire giustamente o ingiustamente una situazione o un compagno.
  7. Il testo è chiaro e facilmente consultabile: dalle pagine si evidenzia l'impegno degli autori di approfondire l'argomento "autismo" da più punti di vista, ciò favorisce una maggior comprensione e "accoglienza" rispetto al problema.
  8. Ritengo che libri operativi e informativi di questo genere siano estremamente utili nella scuola per poter aiutare i bambini in difficoltà attraverso strumenti mirati e validi per la loro crescita.
  9. Riferendomi all'ultima domanda, ritengo che sia un testo molto utile anche per operare con soggetti nonallievi con autismo/DPS (affetti da altri tipi di disabilità).
  10. Non ho risposto volutamente all'ultima domanda del questionario poiché ritengo che il libro risulta comunque riduttivo perché potrebbe essere un valido aiuto nei "casi" di lieve o media gravità dello spettro allievo autistico/DPS, ma inutile quando la gravità è di una certa entità. Qualche anno fa, mi sono ritrovata a seguire un bambino affetto da sindrome autistica molto grave e in quella situazione il libro non l'avrei potuto adoperare. Penso che gli insegnanti abbiano bisogno soprattutto di strumenti in quelle situazioni in cui ci si sente impotenti.

    Il libro rimane comunque prezioso perché rappresenta uno stimolo per ricercare nuovi percorsi da adattare alla specifica situazione.

  11. Prevedere alcuni incontri con le insegnanti per offrire informazioni e potenziare gli interventi scolastici.
  12. Il libro nel complesso è molto interessante e utile per chi è in contatto con questa realtà. Tuttavia ritengo che sia fondamentale una formazione più approfondita per tutti i docenti (e non solo quelli specializzati per il sostegno) sulle tematiche relative all'integrazione e alla conoscenza di tecniche e strumenti in grado di far fronte ai bisogni educativi speciali di tutti i bambini. Agire prima sulla formazione degli insegnanti significa creare una professione più flessibile e creativa, capace di mettere in discussione metodologie didattiche ormai superate in un sistema scolastico così eterogeneo e complesso come il nostro. Questo è il punto di partenza per promuovere percorsi e piste di lavoro attente ai bisogni dagli alunni e in grado di migliorare la qualità complessiva della scuola.
  13. Non ho potuto "attuare sul campo" le linee-guida del testo perché da poco in pensione, ma avendo insegnato in diverse scuole elementari per 36 anni, credo di poter dire che:
    • il libro si è rivelato un'ottima guida, agevole, chiara, accessibile, di facile consultazione sia per i genitori che per gli operatori scolastici
    • è realizzato in una veste grafica simpatica ed accattivante, ricca di proposte, che offre molti stimoli per il superamento delle enormi difficoltà che si incontrano sia a livello cognitivo che relazionale nel percorso educativo dei bambini-allievi con autismo/DPS .
  14. Io seguo solo per 3 ore settimanali una bambina della mia classe che è gravemente cerebrolesa e che presenta tratti di allievi con autismo/DPS . Alcune schede o proposte di lavoro di questo libro le ritengo valide anche per questa mia alunna che non è soltanto autistica.

    Faccio i miei complimenti alle autrici e a quelle persone che contribuiscono a diffondere libri, schede e informazioni utili sull'autismo di cui non si sa molto o si sa ancora troppo poco.

    Non avendo un computer col collegamento ad internet, gradirei avere materiale e/o altre informazioni sull'autismo per posta o direttamente a scuola. Io insegno nella scuola primaria B. Monterumici di Bologna, via Asiago 33 40131 BO.

    Grazie ancora e buon lavoro.

  15. Ho apprezzato il livello "pratico-operativo" del testo; le proposte possono essere facilmente "concretizzate", cioè "calate nella quotidiana realtà" di contesti scolastici e/o familiari.

    Ho gradito leggere gli inserti di frasi scritte da genitori perché, a mio avviso, ciò dà "calore" alle pagine, aiuta gli operatori (sempre concentrati sulla didattica) a vedere una situazione qualsiasi da vari punti di vista; in questo caso, il commento di un padre o di una madre risultano utili per definire percorsi didattici scolastici più aderenti alla realtà del singolo alunno diversamente abile.

    Personalmente mi ha colpito una frase di pag. 59: "Motivazione e interesse sono processi che devono essere costantemente attivati da chi conduce una azione educativa". Ciò evidenzia l'importanza per noi insegnanti di saper lavorare non solo con la mente (conoscenze teoriche e didattiche), non solo con le mani (creare attività allettanti che destino attenzione, partecipazione, interesse del bambino), ma di saper lavorare anche con il cuore (motivazione intrinseca a formare l'alunno nella sua globalità)!

    Mi permetto di far notare alcuni aspetti del testo:

    • Alcune foto sono poco chiare (pag. 75, 68)
    • La foto di pag. 68 è "esteticamente" poco piacevole da osservare… Si potrebbe fotografare una ragazza?!
    • Poco evidente la mucca di pag. 184
    • Alcune scene in ordine sequenziale non sono ben distinte l'una dall'altra (pag. 96)
    • Alcune immagini sono poco evidenti rispetto allo sfondo (pag. 74, 80). Es.: tovaglia bianca sullo sfondo panna
    • Le stelline di pag. 101 sono poco evidenti
    • Gli esercizi sui "quadrotti" di pag. 130 non sono facilmente fattibili
    • A pag. 101 le parole DADO e PALLA hanno due e non tre suoni