<!DOCTYPE html>
<html>
<head>
<meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8">
</head>
<body>
<font face="Times New Roman">Concordo con le considerazioni della
dott.ssa Daniela Mariani Cerati e da sempre affermo che quando si
parla di autismo bisogna distinguere i casi ed i livelli.<br>
Il caso grave o in comorbilità o in età adulta è spesso lontano
dalla condizione più comune (spettro, disprassia severa ed altre
definizioni).<br>
Alla stessa maniera va detto che diversi sono i Trattamenti
Abilitativi e la loro pertinenza per i casi di diverso livello e
sono poco esportabili agli altri.<br>
Ad esempio, gli approcci di ambito "cognitivista" (non "cognitivi"
o "cognitivo-comportamentali") dei quali mi occupo, non sono
adeguati per i casi severi.<br>
Grazie<br>
Prof. Piero Crispiani<br>
</font><br>
<div class="moz-cite-prefix">Il 05/02/2024 13:42, daniela ha
scritto:<br>
</div>
<blockquote type="cite"
cite="mid:5bc263f909a3a94a4ad9d5f98b28f3cf@autismo33.it">Fino al
maggio 2013 l’autismo faceva parte dei disturbi pervasivi dello
sviluppo.
<br>
<br>
Nel DSM-5, pubblicato nel maggio 2013, si è creata la definizione
di “Disturbi dello spettro autistico” comprendendo nello spettro
una gamma molto ampia di condizioni, alcune caratterizzate da
neurodiversità senza disabilità e talora con elementi di forza
vantaggiosi. Questo ha creato grande confusione e ha danneggiato
le persone più gravemente colpite, quelle che prima rientravano
nella definizione di disturbi pervasivi dello sviluppo.
<br>
<br>
Già nell’aprile 2020 Armando Mazzoni aveva sollevato su questa
lista il problema
<br>
<br>
<a class="moz-txt-link-freetext" href="https://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/2020-April/003704.html">https://autismo33.it/pipermail/autismo-biologia/2020-April/003704.html</a>
<br>
<br>
L’articolo da lui citato “Against Neurodiversity”
<br>
<br>
<br>
<a class="moz-txt-link-freetext" href="https://aeon.co/essays/why-the-neurodiversity-movement-has-become-harmful">https://aeon.co/essays/why-the-neurodiversity-movement-has-become-harmful</a>
<br>
<br>
è stato pubblicato nella sua traduzione al link
<br>
<br>
<a class="moz-txt-link-freetext" href="https://www.autismo33.it/recensioni_e_stampa/uno_spettro_troppo_grande.pdf">https://www.autismo33.it/recensioni_e_stampa/uno_spettro_troppo_grande.pdf</a>
<br>
<br>
Con la stessa preoccupazione, quella cioè di identificare
l’autismo con il livello 1 dimenticando le persone con autismo
severo, è nata l’associazione
<br>
“National Council on severe autism”
<br>
<br>
<a class="moz-txt-link-freetext" href="https://www.ncsautism.org/">https://www.ncsautism.org/</a>
<br>
<br>
dal cui sito copio alcuni stralci
<br>
<br>
The broadening of the construct of autism in the form of the
Diagnostic and Statistical Manual (DSM-5) criteria for Autism
Spectrum Disorder (ASD) in 2013, while well-intentioned, has had
the effect of rendering the diagnosis essentially meaningless, as
it allows for the same diagnosis to be given to wholly disparate
individuals.
<br>
For example, a young man with no language, a low IQ, few
functional abilities, and aggressive, dangerous behaviors “has
ASD,” while a college professor with social anxieties and some OCD
also “has ASD.”
<br>
<br>
NCSA Position Statement on Diagnostic Labels:
<br>
<br>
The Need for Categorical Recognition of Severe Autism in the DSM
<br>
<br>
We also appreciate that the DSM-5 made an attempt to disentangle
different clinical realities in the
<br>
<br>
Levels of Severity matrix
<br>
<br>
This approach, however, errs by treating vast qualitative
differences simply as a matter of degree along a linear scale.
<br>
Moreover, the matrix only partially describes the prominent
phenotypes of the severely affected cohort of patients while
subsuming them into a group with strongly dissimilar
presentations.
<br>
Adopted by NCSA Board of Directors, October 8, 2021
<br>
<br>
The suite of impairments described above are inextricably
intertwined phenotypes, and in most cases the result of
abnormalities of early neurodevelopment; there is no valid
scientific or clinical reason for treating them as mere
“co-morbidities” to social communication deficits.
<br>
As the CDC has reported, more than 95% of autistic children suffer
from at least one of these “comorbidities,” with an average of
five co-occurring conditions. Individuals suffering from these
extensive disabilities deserve categorical recognition, relieved
of any need to compete with very different, and often far milder,
clinical profiles that currently share an ASD label and have
vastly different needs.
<br>
National Council on severe autism <a class="moz-txt-link-freetext" href="https://www.ncsautism.org/">https://www.ncsautism.org/</a>
Adopted by NCSA Board of Directors, October 8, 2021
<br>
<br>
Con tutto il rispetto per chi ha una neurodiversità senza
disabilità, ritengo utile che si sia formato il National Council
on severe autism.
<br>
Greta Thunberg dice che l’autismo è un superpotere. Per alcuni lo
sarà. Non per le persone di cui si occupa il National Council on
severe autism, alle quali devono essere forniti servizi per tutto
l’arco della vita per un’assistenza di qualità e per una
abilitazione permanente.
<br>
Daniela Mariani Cerati
<br>
<br>
<br>
<br>
<br>
<br>
<br>
_______________________________________________
<br>
Lista di discussione autismo-biologia
<br>
<a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:autismo-biologia@autismo33.it">autismo-biologia@autismo33.it</a>
<br>
Autismo-biologia e' una lista di discussione promossa dall'
A.P.R.I., Associazione Cimadori per la ricerca italiana sulla
sindrome di Down, l'autismo e il danno cerebrale.
<br>
<a class="moz-txt-link-abbreviated" href="http://www.apriautismo.it">www.apriautismo.it</a>
<br>
<br>
Per cancellarsi inviare un messaggio a:
<a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:valerio.mezzogori@autismo33.it">valerio.mezzogori@autismo33.it</a><br>
</blockquote>
<br>
</body>
</html>