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<div><span style="font-size:12pt;font-family:Calibri, Arial, Helvetica, sans-serif;margin:0px;color:black;background-color:rgb(255, 255, 255)" class="elementToProof">Gentile signora Scarsi,</span></div>
<div style="font-size:12pt;font-family:Calibri, Arial, Helvetica, sans-serif;margin:0px;color:black;background-color:rgb(255, 255, 255)" class="elementToProof">
senza alcuna pretesa di usurpare il compito dei clinici, anche perché sono laureata in Scienze Biologiche e non in Medicina, ma basandomi esclusivamente su letture attente di articoli scientifici, ho l'impressione che in suo figlio si sia verificato un peggioramento
della disbiosi intestinale, che è molto spesso alla base di disturbi comportamentali e che svolge un ruolo importante nell'autismo. Del resto, a questa conclusione deve essere giunta anche lei e le altre famiglie che si sono affidate al Gastroenterologo specialista
che lei ha nominato. Immagino che abbia già fatto una valutazione del microbiota intestinale, che a volte porta a individuare problemi specifici. In attesa che lei possa parlare con il curante, le segnalo che sono stati ottenuti buoni risultati somministrando
p<span style="margin:0px">robiotici contenenti Lactobacillus plantarum PS128. Accludo un articolo al quale può fare riferimento, opera di un gruppo di Pavia. </span></div>
<div style="font-size:12pt;font-family:Calibri, Arial, Helvetica, sans-serif;margin:0px;color:black;background-color:rgb(255, 255, 255)" class="elementToProof">
<span style="margin:0px">
<ul class="identifiers">
<li><span class="identifier pubmed"><span class="id-label">PMID: </span><strong class="current-id" title="PubMed ID">34198499</strong>
</span></li><li><span class="identifier pmc"><span class="id-label">PMCID: </span><a class="id-link" target="_blank" rel="noopener" href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/pmc8231766/" data-ga-category="full_text" data-ga-action="PMCID">PMC8231766
</a></span></li><li><span class="identifier doi"><span class="id-label">DOI: </span><a class="id-link" target="_blank" rel="noopener" href="https://doi.org/10.3390/nu13062036" data-ga-category="full_text" data-ga-action="DOI">10.3390/nu13062036
</a></span></li></ul>
</span></div>
<div style="font-size:12pt;font-family:Calibri, Arial, Helvetica, sans-serif;margin:0px;color:black;background-color:rgb(255, 255, 255)">
<span style="margin:0px">La disbiosi intestinale si intreccia in maniera molto complessa con altri problemi, che andrebbero valutati con analisi specifiche, e che ritengo colpiscano anche suo figlio perché sono stati riscontrati in una elevatissima percentuale
di casi: stress ossidativo, infiammazione generalizzata, neuro-infiammazione, carenze nutrizionali specifiche (es. di vitamine), disfunzione mitocondriale. Scrivendo "<span style="margin:0px;background-color:white">La disbiosi intestinale si intreccia in maniera
molto complessa con altri problemi" intendo dire che questi problemi andrebbero, a mio parere,
<b>affrontati tutti insieme</b>, in quanto uno alimenta l'altro, e non si può capire se ci sia un bandolo della matassa. Per questo motivo, non è detto che il probiotico, anche quello più "giusto", funzioni. Stiamo cercando, come altri ricercatori, di venire
a capo di questa complessità, e speriamo di poter iniziare il mese prossimo uno studio mirato che ci è stato finanziato dalla FIA, e che speriamo superi le difficoltà "burocratiche" che finora lo hanno bloccato. Però ho deciso di darle ugualmente un consiglio
in tutta umiltà perché comunque non si rischierebbe un peggioramento.</span></span></div>
<div style="font-size:12pt;font-family:Calibri, Arial, Helvetica, sans-serif;margin:0px;color:black;background-color:rgb(255, 255, 255)">
<span style="margin:0px"><span style="margin:0px;background-color:white">In bocca al lupo!</span></span></div>
<div style="font-size:12pt;font-family:Calibri, Arial, Helvetica, sans-serif;margin:0px;color:black;background-color:rgb(255, 255, 255)">
<span style="margin:0px"><span style="margin:0px;background-color:white">Marina Marini</span></span></div>
<span style="font-size:12pt;font-family:Calibri, Arial, Helvetica, sans-serif;margin:0px;color:black;background-color:rgb(255, 255, 255)"><span style="margin:0px"><span style="margin:0px;background-color:white">Università di Bologna</span></span></span>
<div style="font-family: Calibri, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt; color: rgb(0, 0, 0);" class="elementToProof">
<br>
</div>
<div id="appendonsend"></div>
<hr style="display:inline-block;width:98%" tabindex="-1">
<div id="divRplyFwdMsg" dir="ltr"><font face="Calibri, sans-serif" style="font-size:11pt" color="#000000"><b>Da:</b> autismo-biologia <autismo-biologia-bounces@autismo33.it> per conto di Alessia Scarsi <alessia.scarsi@gmail.com><br>
<b>Inviato:</b> sabato 13 agosto 2022 16:08<br>
<b>A:</b> autismo-biologia@autismo33.it <autismo-biologia@autismo33.it><br>
<b>Oggetto:</b> [autismo-biologia] Peggioramento in bambino autistico</font>
<div> </div>
</div>
<div>
<div dir="auto">Buongiorno a tutti,
<div dir="auto"><br>
</div>
<div dir="auto">Siamo i genitori di un bambino di 4 anni nello spettro, che ha ricevuto una prima diagnosi provvisoria a 2 anni di disturbo di spettro autistico e a 3 anni con certezza, di livello lieve.</div>
<div dir="auto">Vi scriviamo per un possibile aiuto/consigli.</div>
<div dir="auto">Nei primi 2 anni di vita ha preso parecchi antibiotici per infezioni ricorrenti alle orecchie e dai 5 mesi ha iniziato a manifestare orticaria ricorrente. Fatti tutti gli esami e alla fine l'hanno classificata idiopatica (senza causa specifica
chiara). L'orticaria appariva in autunno/inverno per poi sparire con il caldo e dai 2 anni in poi non l'ha più avuta. Gli esami indicano IgE molto elevate e bassissimi valori di IgA.</div>
<div dir="auto">Dagli 8 mesi ha iniziato ad avere anche manifestazioni parossistiche che sono state però poi classificate come non epilettiche. Con la crescita i tremori sono diminuiti ma permangono comunque degli eccessi di "energia" che cerca di sfogare stringendo
forte persone/cose serrando le mani.</div>
<div dir="auto">Sempre stato abbastanza iperattivo e oppositivo.</div>
<div dir="auto">Ha fatto grandi progressi nel tempo, iniziando a parlare e interagendo sempre di più. Quello che ci preoccupa è quello che sta succedendo nell'ultimo periodo: grandissima agitazione, fa pipì molto spesso ma senza ingerire il corrispettivo di
liquidi, parla tantissimo da solo e inizia ad avere quelli che ci sembrano essere tic vocali e a volte coprolalia senza riuscire a fermarsi. Gli episodi di minzione frequente vanno e vengono nel corso dei mesi. A livello gastrointestinale va regolare anche
se a volte con consistenza o colori strani che ci hanno portato a consultare nei mesi passati il prof. Balzola di Torino. </div>
<div dir="auto">Non abbiamo ancora fatto indagini genetiche.</div>
<div dir="auto">Il repentino peggioramento a noi genitori fa pensare, nella nostra ignoranza, a qualche squilibrio o infezione e ci chiedevamo se ci siano degli screening o esami specifici consigliati a livello immunologico o altro in caso di diagnosi di autismo.</div>
<div dir="auto">Ovviamente contatteremo anche la NPI alla fine del periodo di ferie.</div>
<div dir="auto">Grazie a chi leggerà ed eventualmente risponderà.</div>
<div dir="auto"><br>
</div>
<div dir="auto">Cordiali saluti</div>
<div dir="auto">Alessia</div>
</div>
</div>
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