<div dir="ltr"><div dir="ltr">
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm"><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">Gentilissimi,<span></span></font></span></p><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">
</font></span><p class="MsoNormal" style="margin:0cm"><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2"><span> </span></font></span></p><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">
</font></span><p class="MsoNormal" style="margin:0cm"><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">sono lieta dell'interesse
espresso per il recente articolo dal titolo <b>"Autism Spectrum Disorder from
the Womb to Adulthood: Suggestions for a Paradigm Shift” </b>(<i><b>Disturbo dello
spettro autistico dall'utero all'età adulta: suggerimenti per un cambio di
paradigma</b></i>)
<span style="font-size:10pt;font-family:"Arial",sans-serif"><a href="https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33504019/" style="color:rgb(5,99,193);text-decoration:underline">https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33504019/</a></span>
</font></span></p><p class="MsoNormal" style="margin:0cm"><br><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2"><span></span></font></span></p><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">
</font></span><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">
</font></span><p class="MsoNormal" style="margin:0cm"><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">La proposta nasce
da 35 autori, tra cui sono ginecologi, neonatologi, pediatri, neuropsichiatri,
psicologi, psichiatri, esperti nel campo della nutrizione, dell'integrazione
nurosensomotoria, dell’intervento psicoeducativo, così come ricercatori di base
che rappresentano la genetica, immunogenetica, epigenetica, biochimica,
immunologia, medicina computazionale.<span></span></font></span></p><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">
</font></span><p class="MsoNormal" style="margin:0cm"><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2"><span> </span></font></span></p><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">
</font></span><p class="MsoNormal" style="margin:0cm"><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">Il lavoro propone
un filo conduttore tra diversi ambiti della ricerca inerenti al neurosviluppo,
collegando tra loro numerosi argomenti solitamente affrontati separatamente. L’obiettivo
è rendere fruibile una evidenza scientifica già disponibile ma difficilmente visibile
se frammentata. A partire dal dialogo tra genoma e ambiente, una ricerca basata
sulla collaborazione - rappresentata dalla multidisciplinarietà degli autori - propone
i collegamenti per la lettura integrata dei complessi bisogni di salute delle
persone autistiche, presupposto necessario perché il modello multidisciplinare
di presa in carico venga attuato e non resti sulla carta. Ugualmente, lo studio
propone un modello di lettura del recente rapido aumento dei casi di autismo,
in attesa di urgenti risposte - con la speranza che siano di ben altro livello da quelle previste dal
nuovo modello di PEI, di cui si sta dibattendo in questi giorni.<span></span></font></span></p><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">
</font></span><p class="MsoNormal" style="margin:0cm"><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2"><span> </span></font></span></p><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">
</font></span><p class="MsoNormal" style="margin:0cm"><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">Come più volte
sottolineato in questa lista, l'attuale formazione professionale medica <span> </span>non include approfondimenti degli aspetti
biologici e delle comorbidità nelle persone autistiche. Ricordo che questi aspetti furono oggetto della
petizione sottoscritta dai familiari, clinici e ricercatori <a href="http://www.angsamarche.it/2017/11/petizione-genitori-ai-ministeri-della.html" style="color:rgb(5,99,193);text-decoration:underline">http://www.angsamarche.it/2017/11/petizione-genitori-ai-ministeri-della.html</a><span></span></font></span></p><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">
</font></span><p class="MsoNormal" style="margin:0cm"><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">Una formazione
professionale parziale, che non integra gli aspetti psicoeducativi e biologici,
porta ad attribuire ad una sorta di “ineluttabilità dell’autismo” tutte le
manifestazioni osservate nelle persone autistiche e può favorire scelte di
autogestione – non prive di rischi - da parte di numerose famiglie. L'evidenza
scientifica in ambito biologico consente di aprire il “pacchetto autismo” e di affrontare
numerose questioni meritevoli di valutazioni, molte delle quali da affrontare indipendentemente
dal fatto di essere autistici o meno. <span></span></font></span><span style="font-family:arial,sans-serif"></span><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">L'intervento medico per una grave
disbiosi intestinale o per correggere uno squilibrio della composizione lipidica delle
membrane cellulari è un diritto di salute per chiunque. <span></span></font></span><span style="font-family:arial,sans-serif"></span><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">
</font></span></p><p class="MsoNormal" style="margin:0cm"><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">L’articolo è
reperibile a questo link <a href="https://www.mdpi.com/2075-4426/11/2/70/htm" style="color:rgb(5,99,193);text-decoration:underline">https://www.mdpi.com/2075-4426/11/2/70/htm</a>
e potrà essere scaricato e stampato (cliccare su icona verde <b>Download
PDF</b>).<span></span></font></span></p><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">
</font></span><p class="MsoNormal" style="margin:0cm"><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">Ciascuna famiglia
potrà contribuire, se vorrà, alla diffusione di questo messaggio tra i professionisti di
riferimento.<span></span></font></span></p><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">
</font></span><p class="MsoNormal" style="margin:0cm"><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">Dai riscontri
preliminari, è stato espresso interesse da parte della pediatria, sia in
seguito all'inserimento della nota bibliografica nelle relazioni cliniche sia in
occasione della presentazione dello studio nei recenti webinar. In particolare,
sono giunte notizie molto positive dal prof Fanos, tra le voci internazionali più
autorevoli in pediatria e neonatologia e presidente della <i>Società Italiana
DOHaD</i> (<i>Developmental Origins of Health and Diseases</i>), dedicata all'origine embriofetale di numerose malattie e disturbi, tra cui le anomalie del neurosviluppo. Ricordo che la
persistente disattenzione per il tema della prevenzione primaria
dedicata alle donne durante la gravidanza e ai bambini nei primi due anni di
vita è tema di cui abbiamo già trattato in passato a proposito delle traiettorie
di fragilità per il neurosviluppo. Su questo argomento, ricordo il commento con
Marco Bertelli <a href="http://www.crea-sansebastiano.org/IT/articolo.php?id=304&t=etiopatogenesi-del-disturbo-dello-spettro-autistico-fattori-di-rischio-e-fattori-protettivi-" style="color:rgb(5,99,193);text-decoration:underline">http://www.crea-sansebastiano.org/IT/articolo.php?id=304&t=etiopatogenesi-del-disturbo-dello-spettro-autistico-fattori-di-rischio-e-fattori-protettivi-</a>
al lavoro al quale contribuì Marina Marini, articolo coordinato da Paolo
Curatolo e Luigi Mazzone <a href="https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30744008/" style="color:rgb(5,99,193);text-decoration:underline">https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30744008/</a><span></span></font></span></p><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">
</font></span><p class="MsoNormal" style="margin:0cm"><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2"><span> </span></font></span></p><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">
</font></span><p class="MsoNormal" style="margin:0cm"><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">La riflessione
sulla trascuratezza delle opportunità di salute dei <b><i>Primi 1000 <span> </span>Giorni di Vita</i></b> (gravidanza e primi 2
anni di vita), unitamente alla preoccupazione per i contenuti del nuovo modello
di PEI, suggerisce un'amara considerazione: mettiamo
gentilmente alla porta il crescente numero di bambini che “disturbano”, mentre
non stiamo facendo nulla per limitare il crescente disturbo del loro
neurosviluppo. Credo, spero, che si possa far meglio di così.<span></span></font></span></p><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">
</font></span><p class="MsoNormal" style="margin:0cm"><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2"><span> </span></font></span></p><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">
</font></span><p class="MsoNormal" style="margin:0cm"><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">Cogliendo gli auspici
espressi da Daniela Mariani Cerati, Antonella Foglia e Noemi Cornacchia, confermo
che la pubblicazione rappresenta l'avvio di un percorso di
collaborazione scientifica, con incontri calendarizzati all'interno del gruppo
di lavoro e prossime aperture a nuove collaborazioni. Vi terremo sicuramente
informati circa gli sviluppi. Il vostro supporto sarà della massima importanza.<span></span></font></span></p><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">
</font></span><p class="MsoNormal" style="margin:0cm"><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2"><span> </span></font></span></p><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">
</font></span><p class="MsoNormal" style="margin:0cm"><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">A conclusione di
questo lungo messaggio, consentitemi di esprimere la profonda gratitudine a
tutti gli autori che hanno partecipato a questa pubblicazione, chiusura di un cerchio di anni di studio e osservazioni che richiedevano di essere raccontate. Per
questo motivo, abbiamo dedicato la <i>review </i> a tutte le persone con autismo e
alle loro famiglie.<span></span></font></span></p><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">
</font></span><p class="MsoNormal" style="margin:0cm"><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">Al tempo stesso,
si tratta di una Pagina Bianca, su cui mi piace pensare che verrà scritta una
storia differente.<span></span></font></span></p><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">
</font></span><p class="MsoNormal" style="margin:0cm"><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">Uno speciale
ringraziamento a Franca Guerini e Marina Marini per la preziosa collaborazione
e amicizia.<span></span></font></span></p><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">
</font></span><p class="MsoNormal" style="margin:0cm"><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2"><span> </span></font></span></p><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">
</font></span><p class="MsoNormal" style="margin:0cm;font-size:12pt;font-family:"Calibri",sans-serif"><span style="font-family:"Garamond",serif"><span style="font-family:arial,sans-serif"><font size="2">Cristina Panisi</font></span><span></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm;font-size:12pt;font-family:"Calibri",sans-serif"><span style="font-family:"Palatino Linotype",serif"><span><br></span></span></p></div><div class="gmail_quote"><div dir="ltr" class="gmail_attr"><br></div><div class="gmail_attr"><font size="1"><b><span style="color:rgb(153,153,153)">Dott Cristina Panisi</span></b></font></div><div class="gmail_attr"><font size="1"><i><span style="color:rgb(153,153,153)">Pediatra, Ph.D in psicologia, neuroscienze e statistica medica</span></i></font></div><div class="gmail_attr"><br></div><div class="gmail_attr"><font size="1"><b><span style="color:rgb(11,83,148)">Fondazione Sacra Famiglia ONLUS</span></b></font></div><div class="gmail_attr"><i><font size="1"><span style="color:rgb(11,83,148)">Servizi Innovativi per l'Autismo</span></font></i></div><div class="gmail_attr"><font size="1"><span style="color:rgb(11,83,148)">Piazza Moneta 1</span></font></div><div class="gmail_attr"><font size="1"><span style="color:rgb(11,83,148)">20090 Cesano Boscone (MI)</span></font></div><div class="gmail_attr"><br></div><div class="gmail_attr"><br></div><div dir="ltr" class="gmail_attr">Il giorno dom 31 gen 2021 alle ore 17:24 daniela <<a href="mailto:daniela@autismo33.it">daniela@autismo33.it</a>> ha scritto:<br></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0px 0px 0px 0.8ex;border-left:1px solid rgb(204,204,204);padding-left:1ex">Dai numerosi lavori riportati nell’articolo, alcuni dei quali firmati <br>
dagli stessi autori, si possono ricavare numerose idee per <br>
sperimentazioni terapeutiche innovative. Auspico che gli autori stessi <br>
intraprendano sperimentazioni disegnate secondo le regole accettate <br>
dalla comunità scientifica internazionale in modo che le idee diventino <br>
terapie di provata efficacia. Mi unisco ad Antonella Foglia nel <br>
complimentarmi con il gruppo degli autori, che mi auguro diventi un <br>
gruppo stabile e dinamico<br>
Daniela MC<br>
<br>
<br>
Il 2021-01-31 11:55 Antonella Foglia ha scritto:<br>
> Buongiorno a tutti,<br>
> sottopongo alla vostra attenzione qualche passaggio tratto dalla<br>
> corposa review in oggetto, appena pubblicata e frutto del lavoro<br>
> congiunto di 35 ricercatori italiani, che ringrazio, augurandomi, come<br>
> penso si augurino tanti altri genitori, che rappresenti l'inizio di un<br>
> necessario, urgente e collettivo cambiamento di coscienza, che porti a<br>
> concreti benefici alla salute dei nostri figli, piccoli e grandi, come<br>
> sempre nei suoi interventi auspica la dottoressa<br>
> Cristina Panisi, che ringrazio della sua vicinanza alle famiglie.<br>
> Un saluto cordiale a tutti<br>
> Antonella Foglia<br>
> ANGSA Marche<br>
> <br>
> "DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO DALL'UTERO ALL'ETA' ADULTA:<br>
> SUGGERIMENTI PER UN CAMBIO DI PARADIGMA”<br>
> Cristina Panisi, Franca Rosa Guerini, Provvidenza Maria Abruzzo,<br>
> Federico Balzola, Pier Mario Biava, Alessandra Bolotta, Marco Brunero,<br>
> Ernesto Burgio, Alberto Chiara, Mario Clerici,<br>
> Luigi Croce, Carla Ferreri, Niccolò Giovannini, Alessandro Ghezzo,<br>
> Enzo Grossi, Roberto Keller, Andrea Manzotti, Marina Marini, Lucia<br>
> Migliore, Lucio Moderato, Davide Moscone,<br>
> Michele Mussap, Antonia Parmeggiani, Valentina Pasin, Monica Perotti,<br>
> Cristina Piras, Marina Saresella, Andrea Stoccoro, Tiziana Toso, Rosa<br>
> Anna Vacca, David Vagni, Salvatore Vendemmia, Laura Villa, Pierluigi<br>
> Politi, Vassilios Fanos.<br>
> <br>
> ABSTRACT:<br>
> "L'ampio spettro di bisogni e punti di forza unici dei disturbi dello<br>
> spettro autistico (ASD) è una sfida per il sistema sanitario<br>
> mondiale. Con la grande abbondanza di informazioni provenienti dalla<br>
> ricerca, è necessario un filo comune per concettualizzare un<br>
> paradigma patogenetico esaustivo.<br>
> I risultati epidemiologici e clinici nell'ASD non possono essere<br>
> spiegati dal modello genetico lineare tradizionale, da qui la<br>
> necessità di muoversi verso una concezione più fluida, integrando<br>
> genetica, ambiente ed epigenetica nel suo insieme.<br>
> Il periodo embrio-fetale e i primi due anni di vita (i cosiddetti<br>
> "primi 1000 giorni") sono la finestra temporale cruciale per lo<br>
> sviluppo neurologico. In particolare, l'interazione e il circolo<br>
> vizioso tra attivazione immunitaria, disbiosi intestinale e<br>
> compromissione mitocondriale / stress ossidativo influisce in modo<br>
> significativo sul neurosviluppo durante la gravidanza e mina la salute<br>
> delle persone con ASD per tutta la vita.<br>
> Di conseguenza, l'intervento più efficace nell'ASD è atteso dalla<br>
> prevenzione primaria mirata alla gravidanza e al controllo precoce<br>
> delle principali vie molecolari effettrici. Ragioneremo qui su un<br>
> paradigma patogenetico completo ed esaustivo nell'ASD, visto non solo<br>
> come una questione teorica, ma come uno strumento per fornire<br>
> suggerimenti per strategie preventive efficaci e un approccio<br>
> sanitario personalizzato, dinamico (dal grembo materno all'età<br>
> adulta), sistemico e interdisciplinare."<br>
> ..........................................<br>
> I fattori ambientali nel loro insieme possono influenzare direttamente<br>
> il meccanismo epigenetico, come accade con i metalli pesanti, o<br>
> possono influenzare le vie molecolari interconnesse coinvolte nel 'BAD<br>
> TRIO' (disfunzione mitocondriale (MT) / stress ossidativo (ROS) più<br>
> attivazione immunitaria materna ( MIA) più disbiosi). La "placenta<br>
> guida la regolazione metabolica ed epigenetica della programmazione<br>
> fetale, influenzando quindi l'ontogenesi e le prime fasi cruciali del<br>
> neurosviluppo. L'epigenoma, analogamente a un software che attiva e<br>
> disattiva i geni, è programmato in senso adattivo e predittivo dal<br>
> microambiente intrauterino e cellulare, stabilendo i limiti degli<br>
> adattamenti fisiologici all'ambiente postnatale e influenzando il<br>
> rischio di malattie per tutta la vita. Dopo la nascita, sono in gioco<br>
> gli stessi meccanismi che coinvolgono fattori ambientali e il "cattivo<br>
> trio" e possono continuare a minare la salute umana per tutta la vita.<br>
> Per quanto riguarda il neurosviluppo, l'impatto massimo si verifica<br>
> nei primi due anni di vita, che è la finestra temporale cruciale per<br>
> il cablaggio cerebrale.<br>
> ...........................................................................................<br>
> <br>
> ILLUSTRAZIONE DELLA FIGURA 2<br>
> <a href="https://www.mdpi.com/2075-4426/11/2/70/htm?fbclid=IwAR38chRE_SJmIJLzcjqChqsjqjJlsZCMJeEFIz_tmbP5EGl81Vs94R6cOP0" rel="noreferrer" target="_blank">https://www.mdpi.com/2075-4426/11/2/70/htm?fbclid=IwAR38chRE_SJmIJLzcjqChqsjqjJlsZCMJeEFIz_tmbP5EGl81Vs94R6cOP0</a><br>
> <br>
> La salute della madre è la premessa per una vita intrauterina di<br>
> successo. Durante la gravidanza, il ginecologo assicura il miglior<br>
> controllo dei fattori di rischio e il potenziamento dei fattori<br>
> protettivi, in gran parte legati alla corretta alimentazione e<br>
> integrazione materna. Dopo la nascita, la diade bambino-madre è<br>
> supportata dal duo neonatologo-ginecologo. Il supporto qualificato per<br>
> il benessere della madre è integrato dall'assistenza neonatale, che<br>
> comprende le migliori condizioni di integrazione<br>
> neurosensoriale-motoria finalizzata al fisiologico cablaggio neuronale<br>
> postnatale. Con tempi e modalità variabili - per lo più dipendenti<br>
> dall'esito della gravidanza e dalle caratteristiche del neonato - la<br>
> cura del bambino viene successivamente affidata al pediatra, che<br>
> fornisce suggerimenti per un positivo sviluppo fisico e<br>
> neuro-psicomotorio. In caso di anomalie cliniche, il pediatra<br>
> suggerisce percorsi diagnostici e primi interventi interdisciplinari<br>
> basati sui risultati clinici e di laboratorio. In caso di anomalie<br>
> motorie e / o socio-comunicative, il pediatra consulta il<br>
> neuropsichiatra, che valuterà se includere nella valutazione clinica<br>
> strumenti diagnostici standardizzati per l'ASD. La diagnosi di ASD è<br>
> seguita da ulteriori valutazioni diagnostiche (neurofisiologo,<br>
> genetista), valutazione funzionale e tempestivi interventi<br>
> psicoeducativi basati sull'evidenza. Il neuropsichiatra orchestra la<br>
> collaborazione di numerosi professionisti (psicologo, educatore,<br>
> terapista occupazionale), monitora i risultati e adatta i supporti in<br>
> base alle capacità e alle esigenze in evoluzione. Parallelamente al<br>
> neuropsichiatra, il pediatra suggerisce una valutazione clinica in<br>
> base alle comorbidità attese nell'ASD, coinvolgendo in particolare<br>
> gastroenterologo, allergologo-immunologo e nutrizionista. Una stretta<br>
> collaborazione con il neuropsichiatra consente la migliore<br>
> integrazione degli aspetti fisici e neuropsichiatrici, coinvolgendo<br>
> allo stesso tempo professionisti legati sia al lato pediatrico che a<br>
> quello neuropsichiatrico. Il passaggio all'età adulta richiede un<br>
> passaggio di consegne su entrambi i livelli di intervento, dal<br>
> pediatra al medico di base per le caratteristiche biologiche, e dal<br>
> neuropsichiatra allo psichiatra per la sfera psichiatrica. La<br>
> connessione tra i due livelli (corpo e mente) viene mantenuta anche in<br>
> età adulta. Si segnala che il modello strutturato sopra descritto<br>
> acquista valore e significato se pone al centro la persona con ASD e<br>
> la sua famiglia, quali principali portatori di interesse di un modello<br>
> flessibile, in grado di adattarsi alle esigenze in evoluzione e<br>
> privilegiando le più elevate livello di benessere possibile.<br>
> CONCLUSIONI<br>
> LE ATTUALI DIFFICOLTÀ VISSUTE DALLE PERSONE AUTISTICHE E DALLE LORO<br>
> FAMIGLIE E L'ATTESO PEGGIORAMENTO DEI LORO PROBLEMI NEI PROSSIMI ANNI<br>
> CI STANNO DICENDO CHE NON È IL MOMENTO DI ADAGIARSI SUGLI ALLORI.<br>
> Forse è ora di fermarsi un po' e fare il punto della situazione, al<br>
> fine di prevenire la pletora di dati dalla letteratura che potrebbe<br>
> allontanare la comunità scientifica dai bisogni delle persone invece<br>
> di soddisfarli.<br>
> PERTANTO, "UNIRE I PUNTI" SEMBRA ESSERE LA PREMESSA PER UN MODELLO<br>
> SANITARIO COMPLETO ED EFFICACE RIVOLTO ALLE PERSONE CON ASD. UN<br>
> APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE E LA CONDIVISIONE INTERDISCIPLINARE DELLA<br>
> CONOSCENZA SEMBRANO ESSERE L'UNICO MODO PER RISPONDERE ALLE LORO<br>
> ESIGENZE COMPLESSE, IN EVOLUZIONE E UNICHE.<br>
> <a href="https://www.mdpi.com/2075-4426/11/2/70/htm?fbclid=IwAR38chRE_SJmIJLzcjqChqsjqjJlsZCMJeEFIz_tmbP5EGl81Vs94R6cOP0" rel="noreferrer" target="_blank">https://www.mdpi.com/2075-4426/11/2/70/htm?fbclid=IwAR38chRE_SJmIJLzcjqChqsjqjJlsZCMJeEFIz_tmbP5EGl81Vs94R6cOP0</a><br>
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_______________________________________________<br>
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Fondazione Augusta Pini ed Istituto del Buon Pastore Onlus.<br>
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