<html><head><meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=utf-8"></head><body style="word-wrap: break-word; -webkit-nbsp-mode: space; line-break: after-white-space;" class="">Vorrei ringraziare moltissimo il Prof. Barale per la bella “lettera” che ha condiviso con tutti noi e che trovo di grande valore, almeno per me, dal punto di vista clinico/terapeutico ed etico-professionale. La mia impressione, come ho già scritto tempo fa in seguito ad una sollecitazione della Dott.ssa Daniela Mariani Cerati, è che anche molti neuropsichiatri infantili, anche di di rilevante valore dal punto di vista dell’esperienza clinica, abbiano adottato l’uso di antipsicotici nell’autismo come pratica comune precoce e spesse volte, a mio avviso, non motivata. Nella mia pratica clinica decennale di neuropsichiatra infantile ho sempre usato questi farmaci in situazioni in cui non potevo fare a meno di usarli, sempre, come ci insegna il prof Barale, sapendo che avevano solo una funzione “sedativa”, e comunque sempre per periodi limitati. E sempre in associazione ad interventi comportamentali o comunque educativi e riabilitativi.<div class="">Quindi molte grazie per questa lettera.</div><div class="">Vera Stoppioni</div><div class=""><br class=""><div><br class=""><blockquote type="cite" class=""><div class="">Il giorno 12 set 2020, alle ore 18:51, Francesco Barale <<a href="mailto:francesco.barale@unipv.it" class="">francesco.barale@unipv.it</a>> ha scritto:</div><br class="Apple-interchange-newline"><div class=""><div dir="ltr" class="">Buongiorno. In allegato una mia lettera per il blog.<div class="">Grazie e un cordiale saluto</div><div class="">Francesco Barale</div></div><br class=""><div class="gmail_quote"><div dir="ltr" class="gmail_attr">Il giorno gio 10 set 2020 alle ore 21:25 daniela <<a href="mailto:daniela@autismo33.it" class="">daniela@autismo33.it</a>> ha scritto:<br class=""></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0px 0px 0px 0.8ex;border-left:1px solid rgb(204,204,204);padding-left:1ex">Ho discusso questo caso con un amico farmacologo, che a sua volta lo ha <br class="">
presentato ad un suo amico psichiatra. Ecco il commento condiviso dai <br class="">
due<br class="">
<br class="">
“questa è semplicemente malpratica clinica.... bisognerebbe che questo <br class="">
povero paziente fosse ricoverato per un periodo congruo per provare a <br class="">
riportare i recettori a una situazione vagamente fisiologica, vedere <br class="">
cosa residua della sintomatologia e poi ragionarci sopra.....”<br class="">
<br class="">
<br class="">
<br class="">
Il 2020-09-10 12:09 Marina Marini ha scritto:<br class="">
> sconcertante<br class="">
> <br class="">
> -------------------------<br class="">
> <br class="">
> DA: autismo-biologia <<a href="mailto:autismo-biologia-bounces@autismo33.it" target="_blank" class="">autismo-biologia-bounces@autismo33.it</a>> per conto<br class="">
> di daniela <<a href="mailto:daniela@autismo33.it" target="_blank" class="">daniela@autismo33.it</a>><br class="">
> INVIATO: giovedì 10 settembre 2020 11:00<br class="">
> A: <a href="mailto:autismo-biologia@autismo33.it" target="_blank" class="">autismo-biologia@autismo33.it</a> <<a href="mailto:autismo-biologia@autismo33.it" target="_blank" class="">autismo-biologia@autismo33.it</a>><br class="">
> OGGETTO: [autismo-biologia] autismo e epilessia<br class="">
> <br class="">
> Dalla mia posta elettronica copio un messaggio sul quale vale la pena<br class="">
> di<br class="">
> riflettere<br class="">
> <br class="">
> “Sono la mamma di un ragazzo di 35 anni con autismo ed epilessia,<br class="">
> dal<br class="">
> 2009 ha iniziato una grave regressione gestita fino al 2017,<br class="">
> attualmente<br class="">
> vive in comunità confinato tra le mura del suo mini appartamento, ben<br class="">
> <br class="">
> gestito e curato dall'équipe, ma dal mese di ottobre non esce e<br class="">
> rifiuta<br class="">
> qualsiasi abbigliamento, vive nudo. Le invio la terapia attuale<br class="">
> Nella città dove abitiamo, nessuno si prende la briga di toccare la<br class="">
> terapia in corso in un centro residenziale, abbiamo già fatto<br class="">
> ricoveri<br class="">
> ospedalieri senza risultato, le chiedo per favore a chi mi posso<br class="">
> rivolgere di autorevole che possa fare il decalage della terapia”<br class="">
> <br class="">
> Questa la terapia<br class="">
> <br class="">
> Entumin 1 cp. Ore 7.00<br class="">
> Depakin Crono 500 1 cp. Ore 8<br class="">
> Tolep 600 mg. 1 cp. Ore 8<br class="">
> Rivotril 2 mg. 1,5 cp. Ore 8<br class="">
> Normix 2 cp. Ore 8.00<br class="">
> Colonlife 1 cp. Ore 8<br class="">
> Mycostatin 1 cucch. Ore 8<br class="">
> Invega 6 mg. 1 cp. Ore 12<br class="">
> Pentasa 2 c. ore 8, . 2 cp. Ore 12<br class="">
> Lattulosio 1 cucch. Ore 12<br class="">
> Rivotril 2 mg. ½ cp. Ore 12<br class="">
> Folina 5 mg. 1 cp. Ore 12<br class="">
> Tolep 300 ½ cp. Ore 12<br class="">
> Entumin 40 mg. 1 cp. Ore 15.00<br class="">
> Gabapentin 100 mg 1 cp ore 18.00<br class="">
> Normix 2 cp. Ore 20.00<br class="">
> Melatonina 2 mg. 1 cp. Ore 20.00<br class="">
> Pentasa 2 cp. Ore 20.oo<br class="">
> Depakin Crono 500 1 cp. Ore 21.00<br class="">
> Tolep 600 mg. 1 cp. Ore 21<br class="">
> Rivotril 2 mg. 2,5 cp. Ore 21<br class="">
> Gardenale 100 mg. 1 cp. Ore 21<br class="">
> Lattulosio 1 cucch. Ore 21<br class="">
> Entumin 40 mg. 1 cp. Ore 20<br class="">
> Gaviscon 1 bustina dopo cena<br class="">
> Dibase 5 gt.<br class="">
> <br class="">
> Sintetizzando, per quanto riguarda gli psicofarmaci<br class="">
> Entumin 40 mg. 1 cp. X 3<br class="">
> Depakin Crono 500 1 cp. X 2 1<br class="">
> Tolep 600 mg. + 150 mg. + 600 2<br class="">
> Rivotril 3 mg. + 1 mg. + 5 mg. 3<br class="">
> Invega 6 mg. 1 cp.<br class="">
> Gabapentin 100 mg. 1 cp. 4<br class="">
> Melatonina 2 mg.<br class="">
> Gardenale 100 mg. 1 cp. 5<br class="">
> <br class="">
> Si tratta di un adulto con autismo ed epilessia che si trascina da<br class="">
> anni<br class="">
> una politerapia con cinque antiepilettici e due antipsicotici: uno<br class="">
> tipico e uno atipico.<br class="">
> <br class="">
> Che l’associazione tra autismo ed epilessia sia frequente è noto da<br class="">
> <br class="">
> tempo. Ci si aspetterebbe pertanto che ci fossero delle linee guida<br class="">
> specifiche sulla gestione farmacologica dell’epilessia associata<br class="">
> all’autismo.<br class="">
> <br class="">
> Purtroppo queste linee guida, così come quelle per altre<br class="">
> comorbilità,<br class="">
> sono auspicate da molte parti, ma ancora non ci sono. Scrivono<br class="">
> Catherine Lord e colleghi in un recente articolo pubblicato su Lancet<br class="">
> <br class="">
> <a href="https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7398158/" rel="noreferrer" target="_blank" class="">https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7398158/</a><br class="">
> <br class="">
> “To date, despite the frequent co-occurrence of epilepsy, anxiety<br class="">
> disorders, and mood disorders with ASD, no randomised controlled<br class="">
> trials<br class="">
> have evaluated whether medications for these co-occurring disorders<br class="">
> show<br class="">
> similar response rates or adverse events in people with ASD. Caution<br class="">
> should therefore be used, with preference for lower-risk treatments,<br class="">
> including behavioural or psychosocial interventions”<br class="">
> <br class="">
> Quando poi coesistono epilessia e comportamenti altamente<br class="">
> problematici,<br class="">
> come nel caso presentato, il problema è ancora più complesso. Si<br class="">
> viene<br class="">
> a configurare una sorta di inquinamento farmacologico e diventa<br class="">
> sempre<br class="">
> più difficile distinguere i sintomi dovuti alla malattia di base<br class="">
> dagli<br class="">
> effetti indesiderati dovuti ai singoli farmaci e da quelli dovuti<br class="">
> alla<br class="">
> interazione tra gli stessi.<br class="">
> <br class="">
> Neurolettici e antiepilettici vengono spesso prescritti insieme, come<br class="">
> nel caso sopra citato, ma l’associazione è molto problematica in<br class="">
> quanto<br class="">
> i neurolettici fanno parte dei farmaci che ”possono aumentare in<br class="">
> modo<br class="">
> significativo la frequenza delle crisi epilettiche” come si evince<br class="">
> dalla<br class="">
> tabella riportata a pagina 24 dell’opuscolo informativo dell’AIEF<br class="">
> <br class="">
> <a href="http://aiefonlus.it/wp-content/uploads/2016/07/Opuscolo-informativo-AIEF-2015-Vivere-lepilessia-consigli-pratici.pdf" rel="noreferrer" target="_blank" class="">http://aiefonlus.it/wp-content/uploads/2016/07/Opuscolo-informativo-AIEF-2015-Vivere-lepilessia-consigli-pratici.pdf</a><br class="">
> <br class="">
> Per quanto riguarda i farmaci antiepilettici, tutti possono causare<br class="">
> tossicità comportamentale nei pazienti con disabilità intellettive e<br class="">
> <br class="">
> dello sviluppo.<br class="">
> <br class="">
> Scrivono Orrin Devinsky e colleghi<br class="">
> <br class="">
> <a href="https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4631073/#R13" rel="noreferrer" target="_blank" class="">https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4631073/#R13</a><br class="">
> <br class="">
> “all Anti Epileptic Drugs (AED) can cause behavioral toxicity in<br class="">
> patients with IDD-E, including generally well-tolerated ones such as<br class="">
> lamotrigine and gabapentin”<br class="">
> <br class="">
> Nello stesso articolo gli autori scrivono “The interplay of seizure<br class="">
> reduction, EEG improvement, and side effects make it difficult to<br class="">
> define<br class="">
> the AED effects in this population. Impairments in cognition,<br class="">
> behavior,<br class="">
> and coordination due to AEDs may be wrongly attributed to the<br class="">
> underlying<br class="">
> IDD, termed diagnostic overshadowing”<br class="">
> <br class="">
> Gli autori dell’articolo ricordano che in questa categoria di<br class="">
> pazienti<br class="">
> un peggioramento della cognizione, del comportamento e della<br class="">
> coordinazione motoria puo’ essere erroneamente attribuito alla<br class="">
> malattia<br class="">
> di base, trascurando il fatto che tale peggioramento puo’ essere<br class="">
> un<br class="">
> effetto collaterale degli antiepilettici.<br class="">
> <br class="">
> Faccio poi una ulteriore considerazione sull’età adulta.<br class="">
> In età pediatrica il Neuropsichiatra infantile è competente sia<br class="">
> sugli<br class="">
> aspetti neurologici che sugli aspetti psichiatrici, e pertanto gli<br class="">
> compete la prescrizione sia degli antiepilettici che dei neurolettici.<br class="">
> <br class="">
> In età adulta gli specialisti sono due: il neurologo per<br class="">
> l’epilessia e<br class="">
> lo psichiatra per i comportamenti problematici. In teoria essi<br class="">
> dovrebbero parlarsi, agire in sinergia tenendo conto dei possibili<br class="">
> effetti indesiderati dei farmaci e aggiornando la terapia, soprattutto<br class="">
> <br class="">
> quando compaiono problemi nuovi. Ma nella realtà i due specialisti si<br class="">
> <br class="">
> parlano? O l’uno tiene conto solo della presenza e del numero delle<br class="">
> crisi e l’altro solo dei comportamenti?<br class="">
> <br class="">
> In prospettiva si auspica di iniziare al più presto una ricerca<br class="">
> specifica sui complessi problemi delle persone adulte con autismo.<br class="">
> Da subito si auspica una intensa collaborazione tra gli specialisti<br class="">
> medici e anche non medici in quanto, per i comportamenti, anche in<br class="">
> età<br class="">
> adulta come in età pediatrica, l’approccio educativo e<br class="">
> comportamentale<br class="">
> dovrebbe sempre precedere o almeno accompagnare la prescrizione di<br class="">
> psicofarmaci.<br class="">
> Daniela Mariani Cerati<br class="">
> <br class="">
> _______________________________________________<br class="">
> Lista di discussione autismo-biologia<br class="">
> <a href="mailto:autismo-biologia@autismo33.it" target="_blank" class="">autismo-biologia@autismo33.it</a><br class="">
> ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici).<br class="">
> Fondazione Augusta Pini ed Istituto del Buon Pastore Onlus.<br class="">
> Per cancellarsi dalla lista inviare un messaggio a:<br class="">
> <a href="mailto:valerio.mezzogori@autismo33.it" target="_blank" class="">valerio.mezzogori@autismo33.it</a><br class="">
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