<html>
<head>
<meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8">
</head>
<body>
<p>mi collego a questa nota scritta un paio di anni fa, per
richiamare la attenzione degli studiosi che seguono questa lista
ad uno studio di Akido Iwasaki dell'università di Yale pubblicato
su Nature a proposito chegli effetti del Covid -19 sulla
popolazione con effetti più gravi nei maschi a causa di una
diversa risposta immunitaria:</p>
<p>Le pazienti femminili mostrano di avere una più forte e sostenuta
risposta delle cellute T ( o linfociti T), una parte essenziale
dei sistema di difesa dell'organismo. Si era già rilevato che la
mortalità da coronavirus fosse 2,5/3 volte più diffusa negli
uomini che nelle donne per effetto di più elevati livelli di
citochine e chemochine. Nelle donne invece livelli più alti di
risposta immunitaria innata data dalle citochine sono risultati
collegati ad una malattia più forte.....</p>
<p>A me sembra evidente una analogia con i dati che conosciamo
sull'autismo e se le ipotesi sulla cause immunologiche richiamate
nella nota sottostante hanno fondamento, sarebbe ora che la
ricerca scientifica dedicasse maggiore attenzione. <br>
</p>
<p>L'epigenetica si confonde con la immunologia innata?</p>
<p>saluti</p>
<p>giovanni marino</p>
<p><br>
</p>
<p><br>
</p>
<div class="moz-cite-prefix">Il 28/10/2018 11:26, Fondazione Marino
ha scritto:<br>
</div>
<blockquote type="cite"
cite="mid:CADNXBzums=1-P9xSYBmR39jLvayT=dmnSKqh7aVk47Sc=vbUww@mail.gmail.com">
<meta http-equiv="content-type" content="text/html; charset=UTF-8">
<div dir="ltr">
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm
8pt;line-height:104%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span
style="font-size:14pt;line-height:104%">
Autismo: Dove va la
ricerca scientifica?</span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm
8pt;line-height:104%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span
style="font-size:14pt;line-height:104%"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm
8pt;line-height:104%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span
style="font-size:14pt;line-height:104%">Abbiamo
combattuto una lunga battaglia per il riconoscimento della
causa organica e da
questa ipotesi sono nate ricerche di biologia molecolare e
di genetica che per
anni ci hanno aggiornato su un numero sempre crescente di
geni modificati cui
si attribuisce la causa dell’autismo. Parimenti l’indagine
epidemiologica ci
spiega che da 1-2 su 10.000 del 1995 si è passati nel 2017
ad 1su 60 nati.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm
8pt;line-height:104%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span
style="font-size:14pt;line-height:104%">La
spiegazione di questa esplosione, salvo la migliore
accuratezza diagnostica e
la emersione dei casi nascosti, è dovuta ai fattori
epigenetici che si
aggiungono alla “causa madre” del difetto genetico come
fattore evolutivo o
ereditario. Con questa ipotesi risulta evidente la
preponderanza del fattore
epigenetico che si somma su una base genetica costante e
comune in ogni
popolazione.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm
8pt;line-height:104%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span
style="font-size:14pt;line-height:104%">Mi sono
sempre meravigliato però che, da questa ipotesi, l’incidenza
crescente
dell’autismo si sia mantenuta costante sia nei riguardi del
rapporto
maschio/femmina che in ogni territorio. E’ una
contraddizione se si prende atto
che i fattori epigenetici variano grandemente per tipo di
ambiente,
esposizione, ecc, ecc, fino ad includere il benessere socio
economico della
comunità di riferimento. Non mi risulta che la comunità
scientifica si sia mai
applicata per approfondire questa contraddizione che
certamente individua i
difetti genetici alla base dell’autismo, ma non
necessariamente la causa che li
scatena.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm
8pt;line-height:104%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span
style="font-size:14pt;line-height:104%">Forse che la
comunità scientifica che si occupa di questa materia non ha
la giusta
formazione? In fin dei conti gli esperti di autismo
continuano sempre ad essere
identificati tra i professionisti che si prendono carico del
percorso assistenziale
ed educativo. Se così fosse sarebbe un grave limite al
progresso della
conoscenza.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm
8pt;line-height:104%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span
style="font-size:14pt;line-height:104%">In ogni
caso, da genitore, non ho mai fatto il tifo per la ipotesi
genetica come causa,
semplicemente perché la complessità di “aggiustare” oltre
100 geni coinvolti rende
impossibile la soluzione del problema e penso che le risorse
impiegate su
questo filone di ricerca sono in gran parte sprecate.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm
8pt;line-height:104%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span
style="font-size:14pt;line-height:104%">Invito a
leggere qualche libro che invece si occupa di una nuova
disciplina, la
Neuroimmunologia.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm
8pt;line-height:104%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span
style="font-size:14pt;line-height:104%">1-Structural
and Funnctional Features of Central Nervous System Lymphatic
Vessel </span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm
8pt;line-height:104%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span
style="font-size:14pt;line-height:104%">( Nature ,
vol 523 pp 337-341 , 16 /07/2015 )</span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm
8pt;line-height:104%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span
style="font-size:14pt;line-height:104%">2-
Multifaceted Interactions Between Adaptive Immunity and the
Central Nervous
System ( Science vol 353 pp. 766-771
19/08/2016 )</span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm
8pt;line-height:104%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span
style="font-size:14pt;line-height:104%">3- Immune
System: The Seventh Sense ( Journal of Experimental Medicine
del 16/01/2018)</span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm
8pt;line-height:104%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span
style="font-size:14pt;line-height:104%">Un
interessante articolo di Jonathan Kipnis
pubblicato sulla rivista Le Scienze di questo mese riassume
l’argomento:</span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm
8pt;line-height:104%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span
style="font-size:14pt;line-height:104%">Si pensava
che il cervello ed il sistema immunitario esistono del tutto
isolati l’uno
dall’altro. Il cervello è deputato al funzionamento del
corpo mentre il sistema
immunitario a difenderlo. Ora si sa invece che i due organi
interagiscono in
modo sistematico tanto che il sistema immunitario svolge
perfino il ruolo di
aiutare il cervello ad affrontare lo stress in funzioni
essenziali quali
l’apprendimento ed il comportamento sociale ed i ricercatori
ipotizzano che
l’informazione immunologica influenza i circuiti del
cervello in molte malattie
come l’autismo e l’Alzheimer.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm
8pt;line-height:104%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span
style="font-size:14pt;line-height:104%">Si sono
studiate le componenti innate ed adattive dell’immunità. La
immunità adattiva
consiste principalmente di cellule chiamate linfociti T e
linfociti B che
riconoscono uno specifico agente patogeno ed organizzano un
attacco mirato
contro di esso. Il problema è che l’uno per cento della
popolazione immunitaria
adattiva perde il controllo e attacca cellule nei tessuti
propri dell’individuo
causando malattie autoimmuni. Si ritiene cioè che la
risposta infiammatoria sia
uno strumento impreciso che elimina gli elementi buoni
insieme a quelli
cattivi. Per tutti gli altri tessuti
questo non è un problema ma il tessuto del snc ha una
capacità di crescita
limitata e la risposta infiammatoria causerà un danno
permanente. Infatti, i ricercatori hanno scoperto che i
topi senza immunità adattiva
se la cavano male in compiti come l’apprendimento , la
memoria spaziale e
comportamento sociale.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm
8pt;line-height:104%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span
style="font-size:14pt;line-height:104%">C’è poi
tutta la trattazione del come il sistema immunitario sia
presente nel snc e
come le citochine e l’interferone gamma modificano il
comportamento del
cervello. Uno studio recente ( Gloria Choi del Mit ) ha
dimostrato come la
citochina IL-17 interagisce con neuroni nella corteccia
celebrale modificando i
comportamenti dei disturbi dello spettro autistico.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm
8pt;line-height:104%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span
style="font-size:14pt;line-height:104%">Si tratta
certamente di studi ancora agli albori ma a me piace
moltissimo pensare che il
sistema immunitario, essendo un bersaglio più accessibile ai
farmaci rispetto
al snc, sia più facilmente riparabile per esempio con
terapia genica o mediante
trapianto di midollo osseo che renderebbero più trattabili i
disturbi
cerebrali. Raccomando perciò di assegnare i fondi necessari
per la ricerca su
questa nuova disciplina molto promettente e di individuare
gli istituti più
aggiornati da sostenere.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm
8pt;line-height:104%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span
style="font-size:14pt;line-height:104%">Questa parte
è una sintesi di quello che ho letto e che mi affascina come
ipotesi di
intervento risolutivo al problema ma mi rendo conto che per
approfondire questi
concetti bisogna rivolgersi ad esperti che notoriamente,
come dicevo, non fanno
parte della cerchia dei professionisti che si occupano di
autismo e forse non
sono presenti nemmeno nella lista autismo- biologia. A
questi ultimi però
chiedo di volere commentare ed anche correggere delle
inesattezze che
certamente avrò potuto scrivere. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin:0cm 0cm
8pt;line-height:104%;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span
style="font-size:14pt;line-height:104%">giovanni
marino </span></p>
<div><br>
</div>
-- <br>
<div dir="ltr" class="gmail_signature"
data-smartmail="gmail_signature">
<div dir="ltr">
<div>
<div dir="ltr"><font color="#0000ff">Abbraccia il nostro
progetto..Dona il tuo 5 x 1000 alla Fondazione Marino
per l'autismo ONLUS!</font>
<div><font color="#0000ff">Con il tuo contributo ci
aiuterai a sostenere la mensa sociale " Locanda tre
Chiavi" dove dal 2014 trovano occupazione i nostri
ragazzi.</font></div>
<div><b><font color="#ff0000"><u>Il nostro codice
fiscale è 02334640808</u></font></b></div>
<div><b><font color="#ff0000"><u><br>
</u></font></b></div>
<div><span style="font-family:"Times New
Roman",serif;font-size:13.3333px;text-align:justify"><font
color="#000000">Le informazioni contenute nella
presente comunicazione e i relativi allegati
possono essere riservate e sono, comunque,
destinate esclusivamente alle persone o alla
Società sopraindicati. La diffusione,
distribuzione e/o copiatura del documento
trasmesso da parte di qualsiasi soggetto diverso
dal destinatario è proibita, sia ai sensi
dell’art. 616 c.p. , che ai sensi del Reg. CE
679/16. Se avete ricevuto questo messaggio per
errore, vi preghiamo di distruggerlo e di
informarci immediatamente.</font></span><b><font
color="#ff0000"><u><br>
</u></font></b></div>
</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
<br>
<fieldset class="mimeAttachmentHeader"></fieldset>
<pre class="moz-quote-pre" wrap="">_______________________________________________
Lista di discussione autismo-biologia
<a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:autismo-biologia@autismo33.it">autismo-biologia@autismo33.it</a>
ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici).
Fondazione Augusta Pini ed Istituto del Buon Pastore Onlus.
Per cancellarsi dalla lista inviare un messaggio a: <a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:valerio.mezzogori@autismo33.it">valerio.mezzogori@autismo33.it</a></pre>
</blockquote>
</body>
</html>