<html><body><div id="zimbraEditorContainer" style="font-family: times new roman,new york,times,serif; font-size: 12pt; color: #000000" class="10"><div>Gent.issimi , <br>comprendo interesse del progetto in termini di ricerca e di reclutamento dati, vorrei maggiori delucidazioni sul termine <strong>terapia ad Personam</strong><br>come è facilmente intuibile proporre una maggiore accuratezza diagnostica in una lista dove sono compresi clinici , ricercatori e genitori genera molto interesse e rappresenta per molti genitori una opzione importante. </div><div>ma ancor più, è di sicuro impatto e "appealing" l' utilizzo del termine " terapia ad personam" <br></div><div><br data-mce-bogus="1"></div><div>mi domando in che ambito, epilettologico ? ovvero con farmaci antiepilettici ?</div><div>visto che viene preso in considerazione EEG ... faccio piuttosto "banalmente" questa considerazione ..<br data-mce-bogus="1"></div><div><br data-mce-bogus="1"></div><div>chiedo quindi, se possibile, maggiori delucidazioni, soprattutto nell'ottica di non ingenerare illusioni<br data-mce-bogus="1"></div><div><br data-mce-bogus="1"></div><div>grazie <br data-mce-bogus="1"></div><div><br data-mce-bogus="1"></div><div data-marker="__SIG_PRE__"><div><span style="FONT-SIZE: small">Dott.ssa Paola Visconti</span></div><div><span style="FONT-SIZE: small">Responsabile Centro ASD</span></div><div><span style="FONT-SIZE: small">UOC NPI /</span><span style="FONT-SIZE: small">IRCCS-ISNB</span></div><div><span style="FONT-SIZE: small">Ospedale Bellaria</span></div><div><span style="FONT-SIZE: small">Bologna </span></div></div><div><br></div><hr id="zwchr" data-marker="__DIVIDER__"><div data-marker="__HEADERS__"><b>Da: </b>"convegni" <convegni@autismo33.it><br><b>A: </b>"Autismo Biologia" <autismo-biologia@autismo33.it><br><b>Inviato: </b>Mercoledì, 29 aprile 2020 10:36:07<br><b>Oggetto: </b>[autismo-biologia] dalla diagnosi dei sintomi alla diagnosi funzionale<br></div><div><br></div><div data-marker="__QUOTED_TEXT__">Nel lavoro di cui al link <br>https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6050263/ si afferma una <br>ipotesi di cui sentivamo il bisogno da almeno trent’anni e cioè che la <br>classificazione diagnostica, anche sul cervello, deve essere <br>strumentale; in altre parole per affermare che è in corso una polmonite <br>ci vuole la lastra e per affermare che c’è un deficit in una funzione <br>cerebrale ci deve essere una fMRI che lo evidenzia: viviamo in tempi in <br>cui questo approccio può ormai entrare nell’uso grazie agli studi di <br>mappatura del cervello (quanta strada dalle aree di Brodmann!) ed alle <br>numerose tecniche di neuroimaging.<br>Di questo articolo, che ritengo molto interessante, traduco l’abstract<br><br>" Le diagnosi fatte sui sintomi come nei manuali DSM e ICD (le bibbie <br>degli psichiatri) sono reputate sempre più inadeguate a descrivere le <br>disfunzioni presenti in ASD e ADHD.<br>Questo studio è stato fatto su 1305 partecipanti tra soggetti <br>normotipici (652) e soggetti diagnosticati (653) . Soltanto con le <br>immagini fMRI abbiamo riconosciuto tre sottotipi di pazienti che <br>avevano treni d’onda e connessioni caratteristiche nella corteccia <br>temporo-parietale tra le aree denominate default mode network-DMN, <br>dorsal attention network-DAN e salience network-SN.<br>Tali caratteristiche elettroencefalografiche (onde e connessioni) <br>rendevano conto delle disfunzioni neurali (sintomi) particolari di <br>ciascun paziente e permettevano di fare diagnosi in tutte e due le <br>patologie ASD e ADHD. La cosa dirimente però è l’accuratezza delle <br>diagnosi nei pazienti nuovi: 67,33%(+/-3.07) della fRMI contro <br>46,73(+/-3.97)% dei manuali psichiatrici sopra detti."<br><br> Fin qui dunque l’articolo pubblicato in rete a luglio 2018 (Received: <br>3 February 2018 Revised: 3 May 2018 Accepted: 11 May 2018) per dire <br>qual’è lo stato dell’arte.<br><br>Tra i nostri ricercatori ci sono quelli che hanno studiato, accanto alla <br>RM, lo EEG e sono arrivati ad un grado di affidabilità pari a quello <br>della RM: tra questi Camillo Porcaro di cui esiste una corposa <br>bibliografia in rete. Comunque l'EEG è un sistema diretto di rilevazione <br>del segnale elettrico emesso dal cervello ed è reputato preferibile <br>proprio perché è diretto; invece con la RM deve essere operata una <br>trasformazione .<br><br>Questi scienziati che si sono occupati dei segnali elettrici emessi dal <br>cervello sono bioingegneri, matematici e fisici ed hanno dimostrato ai <br>medici che da un elettroencefalogramma si può risalire all’area <br>cerebrale di provenienza con una accuratezza di 1,5/2cm (1 voxel). Ed <br>hanno anche individuato da tempo le differenze patologiche di forma, <br>periodo e simmetria dei vari treni d’onda, nonché le reciproche <br>connessioni tra le aree di provenienza del segnale.<br><br>Ad oggi però questi EEG-HD, detti ad alta densità, si praticano nei <br>laboratori di ricerca e non per i pazienti ordinari in ospedale.<br>Alcuni di noi, tra cui la sottoscritta, Camillo Porcaro, ed il <br>Neurologo Giovanni Assenza, dell’Università Campus Biomedico, siamo <br>convinti che si possa fare con un EEG-HD a 64 canali, ciò che è stato <br>fatto e descritto sopra con fRM, e che ci sia quindi una possibilità più <br>concreta di poter studiare, tra i nostri soggetti ASD e ADHD, anche <br>quelli che non sopporterebbero la risonanza. Infatti lo EEG-HD si fa <br>indossando un caschetto su cui sono applicati gli elettrodi ed il <br>collegamento al sistema computerizzato elaboratore può essere anche <br>wireless per cui. per pazienti "difficili", potrebbe anche non essere <br>necessaria una sedazione, l’esame sarebbe molto più veloce ed i costi <br>decisamente più contenuti. Comunque è ancora tutto da vedere: noi <br>portatori di questa idea approfittiamo di questo periodo funesto di <br>sospensione delle attività ordinarie anche nei reparti ospedalieri per <br>definire reclutamento, percorso, trattamento dei dati EEG, diagnosi, <br>proposte terapeutiche in un progetto di ampio respiro che dovrebbe <br>iniziare nella provincia di Roma, nel giro di un anno, se va bene .<br><br>Da voi vorremmo sapere cosa pensate di questa iniziativa: sareste <br>favorevoli a sottoporre un soggetto ASD/ADHD ad un EEG-HD per rifare una <br>diagnosi strumentale al fine di dibattere su una terapia ad personam?<br>Auguri a tutti di buona salute<br> Aurelia Gargiulo<br><br><br><br>_______________________________________________<br>Lista di discussione autismo-biologia<br>autismo-biologia@autismo33.it<br>ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici).<br>Fondazione Augusta Pini ed Istituto del Buon Pastore Onlus.<br>Per cancellarsi dalla lista inviare un messaggio a: valerio.mezzogori@autismo33.it<br></div></div>
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