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</head><body><p>Vergognoso<br></p><blockquote><p>Il 15 maggio 2019 alle 11.41 daniela <daniela@autismo33.it> ha scritto:</p><p>Di inserimenti in ambienti di lavoro normale, e non solo in ambienti di<br>lavoro protetto, abbiamo parlato a lungo anche sul sito autismo33.it,<br>portale di ANGSA Emilia Romagna.</p><p><a href="http://www.autismo33.it/recensioni_e_stampa/eta_adulta/index.html#2">http://www.autismo33.it/recensioni_e_stampa/eta_adulta/index.html#2</a><br></p><p>Vi si parla di alcune esperienze tra cui quella di Alberto, che ha avuto<br>un seguito non del tutto positivo.</p><p>Alberto lavora in una biblioteca universitaria da quando frequentava<br>gli ultimi due anni di scuola superiore. Allora andava in biblioteca con<br>un educatore che ha affievolito la sua presenza fino a scomparire.</p><p>Alberto svolge autonomamente e bene i suoi compiti, che non sono banali,<br>come quello di scannerizzare gli indici di tutti i libri della<br>biblioteca. Dopo la fine della scuola ha usufruito di una borsa lavoro<br>con una minima retribuzione. La direttrice e le colleghe sono molto<br>contente del suo lavoro e della sua presenza e tutti sono d’accordo che<br>Alberto meriti una assunzione normale con uno stipendio normale.</p><p>Purtroppo l’Universitá Statale, che dovrebbe dare il buon esempio<br>nell’assunzione di persone fragili, in questo caso molto produttive, non<br>ha fatto nulla per favorire questo passaggio.<br>Alberto ha dovuto affrontare un concorso con un tema scritto insieme ad<br>altri disabili, tra cui disabili motori con tutte le funzioni<br>intellettive e comunicative intatte.</p><p>Era ovvio che non avrebbe potuto attraversare queste forche caudine. E<br>la meritata assunzione con il meritato stipendio, che doveva sostituire<br>la borsa lavoro, non é arrivata.</p><p>Questo ci dice che, se davvero si crede nell’inclusione anche in etá<br>adulta, gli enti pubblici per primi dovrebbero rivedere le loro regole,<br>che nel caso di Alberto si sono mostrate assurde e ciniche</p><p>Daniela</p><p>Il 2019-05-13 15:02 Alessia Chiriatti ha scritto:</p><blockquote><p>Gentilissimi,</p><p>sono Alessia Chiriatti e scrivo per raccontarvi una storia proveniente<br>dall'Umbria grazie al lavoro di ANGSA Umbria sul territorio. Con<br>l'associazione, vogliamo dunque inserirci nella discussione aperta da<br>Alberto Balestrazzi, che ringraziamo.<br>Parlare di autismo significa riflettere e considerare le<br>problematicità a 360 gradi: vuol dire<br>occuparsi dei bambini e delle loro famiglie, così come degli over 18,<br>che affrontano problemi legati al mantenimento delle abilità<br>acquisite, all'ulteriore abilitazione e all’integrazione.<br>Nell'ambito specifico del lavoro un buon esempio arriva da Spello, in<br>provincia di Perugia, dove, grazie all’impegno di ANGSA<br>(Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) Umbria, Marco,<br>dal 2001 utente del centro diurno diventa socio lavoratore della<br>cooperativa agricola sociale.<br>Marco ha compiuto un percorso importante, stimolante quanto faticoso,<br>che lo ha<br>condotto verso una maggiore indipendenza, verso l’inclusione sociale<br>e lavorativa. Fondamentali lungo la strada sono stati l’impegno<br>della Azienda Sanitaria di Terni, il supporto della sua famiglia,<br>dell’associazione e degli operatori qualificati de La Semente che<br>hanno accompagnato Marco in questi anni di integrazione. All’interno<br>del centro diurno, infatti, i giovani e adulti affetti da autismo<br>seguono un cammino fatto di interazione, cognizione ed esperienza. Le<br>attività laboratoriali in tal senso risultano fondamentali: dalla<br>gestione della cucina, alle attività di ceramica, arte, carta e<br>confezionamento, fino al contatto con la natura grazie alla<br>coltivazione e alla raccolta di ortaggi e verdure in campo.<br>Marco avrà adesso la possibilità, grazie alla firma del contratto<br>con la cooperativa agricola<br>sociale, spin-off dell'associazione, di avere un impiego: accolto<br>dagli altri soci, potrà dare il suo<br>contributo nelle attività quotidiane in fattoria e all’interno<br>dell’agriturismo.<br>ANGSA Umbria è l’associazione umbra impegnata nel campo<br>dell’autismo. Dal 2001 si<br>prende cura di persone affette dalla sindrome dello spettro e delle<br>loro famiglie; oltre ai servizi<br>offerti ai ragazzi adulti, dal 2017 ha avviato un centro<br>socio-educativo per minori e adolescenti che offre i più moderni<br>approcci cognitivo-comportamentali a circa 25 utenti. Fortemente<br>convinta che i soggetti autistici debbano poter godere degli stessi<br>diritti e opportunità di tutti i cittadini, promuove inoltre la<br>conoscenza dell’autismo sensibilizzando la comunità civile con<br>diverse forme di eventi pubblici.</p><p>Grazie,</p><p>--</p><p>Dr. Alessia Chiriatti, Ph.D.<br>Research Fellow - Department of Social and Human ScienceUniversity for<br>Foreigners of Perugia<br>06123, Perugia<br>ITALY</p><p>_______________________________________________<br>Lista di discussione autismo-biologia<br>autismo-biologia@autismo33.it<br>ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici).<br>Fondazione Augusta Pini ed Istituto del Buon Pastore Onlus.<br>Per cancellarsi dalla lista inviare un messaggio a:<br>valerio.mezzogori@autismo33.it</p></blockquote><p>_______________________________________________<br>Lista di discussione autismo-biologia<br>autismo-biologia@autismo33.it<br>ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici).<br>Fondazione Augusta Pini ed Istituto del Buon Pastore Onlus.<br>Per cancellarsi dalla lista inviare un messaggio a: valerio.mezzogori@autismo33.it</p></blockquote></body></html>