<html><head><meta http-equiv="content-type" content="text/html; charset=utf-8"></head><body dir="auto"><div>Gentile signora,</div><div id="AppleMailSignature"><br></div><div id="AppleMailSignature">non le è sfuggita. La risposta a Sonia Zen non è arrivata.</div><div id="AppleMailSignature">Poiché attualmente non l'abbiamo.</div><div id="AppleMailSignature">Infatti non è sufficiente disporre di un elenco di centri di immunoallergologia. Il punto è individuare centri che abbiano esperienza clinica nella valutazione e intervento delle condizioni immunoallergiche e gastroenteriche nelle persone con autismo.</div><div id="AppleMailSignature"><br></div><div id="AppleMailSignature">Concordo sull'importanza di disporre di protocolli condivisi per affrontare gli aspetti immunoallergologici e gastroenterologici, tenendo presente che possono tradursi in assistenza efficace solo se rappresentano il risultato di una consapevolezza e cultura profonda e multidisciplinare. I protocolli sono efficaci strumenti quando le evidenze scientifiche sono valutate criticamente da professionisti che possiedono anche esperienza clinica nel campo. <span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">In caso contrario, sarebbero come "libretti di istruzioni" che nessuno legge mai e le </span><span style="background-color: rgba(255, 255, 255, 0);">persone riceverebbero </span>un'assistenza "a tavolino". </div><div id="AppleMailSignature">Gli adulti con grave disabilità intellettiva rappresentano i più difficili "mastermind internistici" che un medico possa immaginare. Quindi non è pensabile che un'assistenza "a tavolino" possa dare risposta ai loro complessi bisogni di salute.</div><div id="AppleMailSignature"><br></div><div id="AppleMailSignature">Se ancora la gran parte dei professionisti che si occupano delle persone con autismo affrontano tali questioni come fossero "materia di fede" anziché di studio, non sorprende il fatto che i professionisti esterni a questo ambito non abbiano ancora la consapevolezza dell'importanza di un loro intervento.</div><div id="AppleMailSignature">Nei prossimi anni spetterà alle società scientifiche individuare la via per adeguare contenuti e modalità di comunicazione tra i numerosi attori coinvolti in questi percorsi. </div><div id="AppleMailSignature">Nel frattempo, ciascuno di noi potrà fare del proprio meglio per portare all'attenzione della comunità scientifica le esperienze che sta svolgendo, attraverso pubblicazioni scientifiche corrette sul piano metodologico e adeguate rispetto ai fenomeni che si propongono di misurare, realizzando ricerche disegnate mettendo al centro l'utilità per le persone, prima che all'impact factor. </div><div id="AppleMailSignature"><br></div><div id="AppleMailSignature"><br></div><div id="AppleMailSignature">Un cordiale saluto </div><div id="AppleMailSignature">Cristina Panisi</div><div id="AppleMailSignature"><br></div><div id="AppleMailSignature"><br></div><div id="AppleMailSignature"><br></div><div id="AppleMailSignature"><br></div><div id="AppleMailSignature"><br><br>Inviato da iPad</div><div><br>Il giorno 06 mag 2018, alle ore 23:35, "<a href="mailto:bvietin@tin.it">bvietin@tin.it</a>" <<a href="mailto:bvietin@tin.it">bvietin@tin.it</a>> ha scritto:<br><br></div><blockquote type="cite"><div>Salve, anche io ho trovato molto interessante quanto riportato dalla dott.sse.<div>non so se mi sia sfuggita ma non ho letto la risposta alla domanda di Sonia Zen...</div><div>chiedo inoltre se esiste un protocollo in cui siano individuati gli esami consigliati per persone autistiche, tenendo oltretutto conto del fatto che la dieta è spesso selettiva e possono essere presenti problemi organici (anche associati a dolore).</div><div>tale protocollo potrebbe essere davvero utile per le famiglie ed essere proposto dalle stesse ASL una volta fatta la diagnosi.</div><div>Grazie, attendo vs risposta in merito</div><div>barbara vietina</div><div>
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----Messaggio originale----<br>
Da: <a href="mailto:soniazen.rusticali@gmail.com">soniazen.rusticali@gmail.com</a><br>
Data: 2-mag-2018 11.34<br>
A: "Autismo Biologia"<<a href="mailto:autismo-biologia@autismo33.it">autismo-biologia@autismo33.it</a>><br>
Ogg: Re: [autismo-biologia] la dieta nell'autismo<br>
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<div dir="auto">Ringrazio le Dottoresse Marini e Cerati per il loro contributo alla lista. Sono molto interessanti queste ricerche e non sono poche le famiglie che riscontrano problemi di tipo intestinale e alimentari con persone co ASD. Sarebbe utile sapere quali sono i Centri di riferimento che hanno esperienza nelle indagini alimentari e intestinali per ASD.<div dir="auto">Sonia Zen Presidente Angsa Veneto<br><div dir="auto"><br></div></div></div><br><div class="gmail_quote"><div dir="ltr">Il mar 1 mag 2018, 22:40 ANNA RITA STASI <<a href="mailto:annarita.stasi@gmail.com" target="_blank" rel="noreferrer">annarita.stasi@gmail.com</a>> ha scritto:<br></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div dir="ltr"><div class="gmail_default" style="font-family:times new roman,serif;font-size:large">Ringrazio sia per queste informazioni molto interessanti, ben spiegate dalla prof. Marini, sia per il commento di Daniela, che condivido. Cordiali saluti</div><div class="gmail_default" style="font-family:times new roman,serif;font-size:large">Annarita Stasi <br></div><div class="gmail_default" style="font-family:times new roman,serif;font-size:large"><br></div></div><div class="gmail_extra"><br><div class="gmail_quote">Il giorno 1 maggio 2018 15:01, <span dir="ltr"><<a href="mailto:daniela@autismo33.it" rel="noreferrer noreferrer" target="_blank">daniela@autismo33.it</a>></span> ha scritto:<br><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><span>> Commento all’articolo “Diet: the keystone of autism spectrum disorder?”<br>
> di S. Peretti, M. Mariano, C. Mazzocchetti, M. Mazza, M. C. Pino, A.<br>
> Verrotti Di Pianella & M. Valenti, Nutritional Neuroscience, 18 aprile<br>
> 2018<br>
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</span><span>> Mi siano consentiti alcuni commenti. Innanzitutto, a mio parere, le<br>
> diete o in generale gli interventi nutrizionali o nutraceutici non<br>
> dovrebbero essere somministrati in maniera indiscriminata, bensì<br>
> dovrebbero essere supportati da evidenze di carenze o di situazioni che<br>
> necessitano un intervento.<br>
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</span><span>> Marina Marini - Università di Bologna<br>
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</span>Marina Marini ha espresso molto bene ció che io penso da molto tempo.<br>
Partire dai sintomi che definiscono l’autismo e passare tout court a un<br>
intervento nutrizionale o nutraceutico equivale, a mio parere, a curare la<br>
sete con l’insulina.<br>
In medicina la sete eccessiva é un motivo per fare l’esame della glicemia<br>
per evidenziare un possibile diabete che, se presente, andrá curato.<br>
<br>
Se l’autismo é tanto eterogeneo che non si parla piú di autismo, ma di<br>
spettro, il primo obiettivo della ricerca dovrebbe essere quello di<br>
individuare dei sottogruppi omogenei dal punto di vista biologico e a<br>
questi applicare le cure, quando esse sono giá indicate, associando alla<br>
correzione di eventuali carenze il monitoraggio dei sintomi<br>
(ad esempio si conferma il dato che correggendo una carenza di vitamina D<br>
migliorano i sintomi propri dell’autismo?) o disegnare sperimentazioni<br>
cliniche quando il parametro biologico riscontrato non impone una terapia<br>
per la quale esista giá un’indicazione collaudata (ad esempio correggendo<br>
gli indici di aumentato stress ossidativo migliorano i sintomi propri<br>
dell’autismo?).<br>
<br>
Approfitto per fare i complimenti non solo a Marina, che ci ha dato un<br>
resoconto chiaro e approfondito dell’articolo, ma anche agli autori<br>
dell’articolo, tra i quali Marco Valenti, che conosco da tempo.<br>
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E’ impresa non facile riassumere una mole cosí grande di dati, spesso tra<br>
loro contraddittori. Ad maiora!<br>
Daniela Mariani Cerati<br>
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Lista di discussione autismo-biologia<br>
<a href="mailto:autismo-biologia@autismo33.it" rel="noreferrer noreferrer" target="_blank">autismo-biologia@autismo33.it</a><br>
ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici).<br>
Fondazione Augusta Pini ed Istituto del Buon Pastore Onlus.<br>
Per cancellarsi dalla lista inviare un messaggio a: <a href="mailto:valerio.mezzogori@autismo33.it" rel="noreferrer noreferrer" target="_blank">valerio.mezzogori@autismo33.it</a></blockquote></div><br><br clear="all"><div><br></div>-- <br><div class="m_8992310420337425081m_-7654518559656014251gmail_signature" data-smartmail="gmail_signature"><div dir="ltr">Anna Rita Stasi<div><br></div></div></div>
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Lista di discussione autismo-biologia<br>
<a href="mailto:autismo-biologia@autismo33.it" rel="noreferrer noreferrer" target="_blank">autismo-biologia@autismo33.it</a><br>
ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici).<br>
Fondazione Augusta Pini ed Istituto del Buon Pastore Onlus.<br>
Per cancellarsi dalla lista inviare un messaggio a: <a href="mailto:valerio.mezzogori@autismo33.it" rel="noreferrer noreferrer" target="_blank">valerio.mezzogori@autismo33.it</a></blockquote></div>
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</div></div></blockquote><blockquote type="cite"><div><span>_______________________________________________</span><br><span>Lista di discussione autismo-biologia</span><br><span><a href="mailto:autismo-biologia@autismo33.it">autismo-biologia@autismo33.it</a></span><br><span>ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici).</span><br><span>Fondazione Augusta Pini ed Istituto del Buon Pastore Onlus.</span><br><span>Per cancellarsi dalla lista inviare un messaggio a: <a href="mailto:valerio.mezzogori@autismo33.it">valerio.mezzogori@autismo33.it</a></span></div></blockquote></body></html>