[autismo-biologia] linea guida adulti

daniela daniela a autismo33.it
Ven 5 Gen 2024 15:15:35 CET


E’ stata pubblicata il mese scorso da parte dell’Istituto Superiore di 
Sanità la linea guida sulla diagnosi e sul trattamento di adulti con 
disturbo dello spettro autistico. La si puo’ leggere integralmente al 
link

https://www.iss.it/documents/20126/8968214/Linea_Guida_ASD_adulti_dic2023_def.pdf/086bf363-137a-d941-fd18-e1cd59622732?t=1701961676138

Faccio notare che le raccomandazioni sull’uso dei farmaci si trovano 
alla fine, a significare che allo stato attuale delle conoscenze i 
farmaci devono essere l’ultima scelta, dopo che si sono espletate le 
altre azioni in favore delle persone con disturbi dello spettro 
autistico  (PcASD): valutazione della (migliore) condizione abitativa, 
interventi di supporto all’inserimento lavorativo e alle attività 
occupazionali, interventi clinici ed educativi, interventi a sostegno 
dei caregiver.

Copio le raccomandazioni sull’uso degli antipsicotici

pag 185

Il Panel della Linea Guida sulla diagnosi e trattamento del disturbo 
dello spettro autistico negli adulti, suggerisce di non utilizzare 
farmaci antipsicotici in adulti con ASD senza disturbi dello spettro 
schizofrenico (o altri disturbi psicotici) o comportamenti problema 
(raccomandazione condizionata basata su una qualità molto bassa delle 
prove).

Pag 194
Il Panel della Linea Guida sulla diagnosi e trattamento del disturbo 
dello spettro autistico negli adulti, suggerisce di utilizzare farmaci 
antipsicotici in adulti con ASD e co-occorrenza di comportamenti 
problema (raccomandazione condizionata basata su una qualità molto bassa 
delle prove).

Pag 203
Il Panel della Linea Guida sulla diagnosi e trattamento del disturbo 
dello spettro autistico negli adulti, suggerisce di utilizzare farmaci 
antipsicotici in adulti con ASD e disturbi dello spettro schizofrenico o 
altri disturbi psicotici (raccomandazione condizionata basata su una 
qualità molto bassa delle prove).

Ho apprezzato quanto sta scritto a commento della raccomandazione sui 
comportamenti problema, la cui presenza è il motivo principale per il 
quale gli antipsicotici vengono prescritti alle persone con disturbi 
dello spettro autistico di ogni età. Il Panel, dopo aver ricordato che 
nella lingua inglese si usa prevalentemente la  dizione “challenging 
behaviours”, scrive quanto segue

“Il Panel, tenuto conto delle definizioni di challenging behaviour 
presenti nella letteratura scientifica, specifica che la raccomandazione 
va implementata in presenza di
comportamenti etero/autolesivi e/o distruttivi che comportano rischi 
significativi per la salute e/o la sicurezza della persona e/o di 
altri…..

Va ricordato come i comportamenti problema possono  essere una 
conseguenza di disturbi organici,  di difficoltà comunicative,  di 
variazioni della routine,
di stimoli sensoriali, ecc. e che quindi in presenza di comportamenti 
problema va primariamente effettuata  una valutazione medica atta a 
escludere cause organiche e
un’analisi funzionale volta a decodificare  il significato e la causa 
alla base  del problema comportamentale…..

l’utilizzo dei farmaci antipsicotici non deve essere considerato un 
intervento di prima scelta ma un  elemento integrante di una più 
complessiva gestione del comportamento problema stesso, che si deve 
basare prioritariamente su interventi educativi e psicologici, oltre che 
di modifica del contesto ambientale…

Qualsiasi decisione relativa alla terapia farmacologica deve essere 
discussa, laddove possibile con la persona interessata e, se ritenuto 
utile e appropriato e autorizzato, con un familiare o altro caregiver, 
coinvolgendoli attivamente nel processo decisionale. È importante 
condividere anche l’obiettivo del trattamento del comportamento problema 
con la persona interessata, con i caregiver e con le varie figure 
professionali coinvolte nella gestione socio-sanitarisocio-sanitaria 
della PcASD, agevolando la comprensione dei benefici e degli effetti 
collaterali in quanto tale approccio facilita la rivalutazione periodica 
dei benefici del trattamento e degli aspetti problematici che potrebbero 
verificarsi; ….

Il beneficio clinico e l’opportunità di proseguire il trattamento 
antipsicotico devono essere rivalutati con regolarità, sia perché la 
risposta agli antipsicotici è altamente individuale, sia in 
considerazione della  possibile transitorietà che possono avere i 
comportamenti problema nelle PcASD; ...

Quando l’impiego dei farmaci antipsicotici è indirizzato 
all’attenuazione dei comportamenti problema, questi stessi farmaci 
dovrebbero essere utilizzati
per il minor tempo possibile. Pertanto, è importante rivalutarne il 
rapporto rischi-benefici a brevi intervalli di tempo  da parte  del 
medico prescrittore anche per consentire l’individuazione  del dosaggio 
minimo efficace e in relazione alla risposta  molto individuale ai 
farmaci  da parte delle PcASD; ….

Nel valutare l’appropriatezza delle prescrizioni e delle terapie in 
atto, va considerato che un indicatore negativo delle pratiche 
prescrittive è rappresentato dall’associazione di due o più 
antipsicotici. Tale pratica clinica, quanto possibile, va evitata….

Prima dell’inizio di un trattamento con farmaci antipsicotici, è 
necessario effettuare una valutazione della salute fisica generale del 
paziente a livello clinico, elettrocardiografico con misurazione del QTc 
e di laboratorio (routine ematologica comprensiva di profilo 
elettrolitico, emocromo, assetto lipidico, funzionalità renale, epatica 
e pancreatica, glicemia, prolattinemia, funzione tiroidea oltre a 
specificità individuali)”

Dal momento che queste raccomandazioni vengono date dal braccio tecnico 
del Ministero della Salute, l’osservanza delle stesse dovrebbe essere 
doverosa e non opzionale da parte di tutti i medici coinvolti con la 
presa in carico di adulti con disturbi dello spettro autistico.
     Daniela Mariani Cerati






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