[autismo-biologia] co-occorrenze in bambini ed adulti con DSA review

daniela daniela a autismo33.it
Lun 20 Nov 2023 17:20:46 CET


Il 2023-11-17 19:21 anto.foglia a gmail.com ha scritto:
> Gentilissimi,
> sul sito di Angsa Marche abbiamo tradotto alcuni stralci di un
> recentissimo e interessante lavoro dal titolo  “Prevalence of
> co-occurring conditions in children and adults with autism spectrum
> disorder: A systematic review and meta-analysis” (PREVALENZA DI
> CONDIZIONI CO-OCCORRENTI IN BAMBINI ED ADULTI CON DISTURBO DELLO
> SPETTRO AUTISTICO: UNA REVISIONE SISTEMATICA E UNA META-ANALISI).
> 
> Spero possa essere di interesse
> Riferimenti e link :
> http://www.angsamarche.it/2023/11/prevalenza-di-condizioni-co-occorrenti.html
> 
> 
> Saluti cordiali
> Antonella Foglia
> ANGSA Marche
> 

Tra le tante condizioni co-occorrenti El Baou  e colleghi prendono in 
considerazione la  depressione e l’ansia negli adulti con autismo

El Baou C, Bell G, Saunders R, Buckman JEJ, Mandy W, Dagnan D, O'Nions 
E, Pender R, Clements H, Pilling S, Richards M, John A, Stott J. 
Effectiveness of primary care psychological therapy services for 
treating depression and anxiety in autistic adults in England: a 
retrospective, matched, observational cohort study of national 
health-care records. Lancet Psychiatry. 2023 Dec;10(12):944-954. doi: 
10.1016/S2215-0366(23)00291-2. PMID: 37977697.

https://www.thelancet.com/journals/lanpsy/article/PIIS2215-0366(23)00291-2/fulltext

Essi partono dall’ipotesi  che gli adulti con autismo abbiano una 
maggiore prevalenza di ansia e depressione rispetto ai coetanei, ma che 
si rivolgano meno ai servizi a ciò preposti.

Qualora poi vi abbiano accesso, gli autori si chiedono quali  siano gli 
esiti delle terapie psicologiche  raccomandate per la depressione e 
l’ansia in quanto tali nelle persone con autismo e  co occorrenza di 
depressione e ansia.

A tal fine essi hanno raccolto i dati  dalle cartelle elettroniche di 
211 aree di servizi dedicati al miglioramento dell’accesso alle  terapie 
psicologiche (Improving Access to Psychological Therapies (IAPT) ) 
relativamente agli individui che avevano ricevuto una terapia 
psicologica per le due condizioni sopra menzionate.

Hanno preso in esame tutti gli adulti che avevano completato un ciclo di 
  IAPT dal 2012 al 2019 e tra questi hanno isolato un sottogruppo che 
aveva una diagnosi co occorrente di disturbo dello spettro autistico e 
li hanno confrontati con un sottogruppo appaiato per fattori 
sociodemografici.  Hanno poi esaminato gli esiti del trattamento con le 
seguenti valutazioni

sicuro miglioramento
sicura guarigione
sicuro peggioramento

Come outcome secondari venivano calcolati i cambiamenti tra prima e dopo 
il trattamento nei punteggi delle seguenti scale: Patient Health 
Questionnaire-9, Generalised Anxiety Disorder Assessment-7, and Work and 
Social Adjustment Scale measures. 

Tra i 2 515 402  adulti che avevano completato almeno due sessioni di 
IAPT negli anni 2012 – 2019,  8761 avevano una diagnosi di autismo. Sono 
quindi stati confrontati gli esiti dei trattamenti nel sottogruppo di 
persone con autismo con quelli del sottogruppo appaiato per fattori 
sociodemografici.

Questi i risultati
Durante il trattamento IAPT i sintomi di depressione e ansia 
generalizzata diminuivano per molti adulti con autismo, ma meno che nel 
gruppo di controllo (56,1% contro 61,7%;  p<0·0001), mentre era più 
probabile che i sintomi peggiorassero (9,2% contro 7,2% del gruppo di 
controllo; p<0·0001).

Gli autori ricordano che per gli adulti con autismo e co-occorrenti 
depressione o ansia la più recente rassegna sistematica ha rilevato che 
terapie psicologiche evidence-based, come la  cognitive behavioural 
therapy (CBT)  e la mindfulness therapy, potrebbero essere utili, 
specialmente quando questi trattamenti sono adattati alle peculiarità 
della loro condizione. Le terapie psicologiche in questione si basano 
sull’uso della parola, la cui comprensione è carente in molte persone 
con autismo da cui l’invito a fare un maggiore uso di materiale scritto, 
concreto e visivo .
Non sorprende che nel campione oggetto dello studio fossero sotto  
rappresentati gli adulti con disabilità intellettiva, per i quali già il 
primo passo, quello della diagnosi della condizioni co occorrenti, è 
molto problematico, e ancor più lo è quello successivo, ovvero 
l’adattamento degli approcci psicologici alle difficoltà attentive e 
comunicative.

Gli autori concludono

“Differences observed between autistic adults and adults without 
identified autism suggest that research is needed to understand whether 
there might be autism-specific causal or maintaining factors for anxiety 
and depression that warrant developing specific treatments to target 
these components”


Ritengo importante questo studio in quanto mette in evidenza le  
problematiche psichiatriche degli adulti con autismo e l’efficacia, 
anche se parziale, dei trattamenti non farmacologici.
La somministrazione di tali trattamenti richiede una formazione e una 
expertise maggiore della somministrazione di farmaci. Si auspica 
pertanto che nel Servizio Sanitario Nazionale si formi un maggior numero 
di professionisti dediti  alla cura degli adulti con autismo, capaci di 
adattare gli approcci psicologici, come la terapie cognitivo 
comportamentale e la mindfulness, alle persone con autismo, anche a 
quelle con disabilità intellettiva

     Daniela Mariani Cerati



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