[autismo-biologia] Stereotipie

daniela daniela a autismo33.it
Lun 26 Apr 2021 14:36:06 CEST


L'Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Età Pediatrica dell’IRCCS 
ISNB, con sede presso il Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna, da 
molti anni ha un interesse precipuo per l’autismo e per questo vengono 
utilizzate apparecchiature di audio e videoregistrazione, che consentono 
di rivedere e classificare i video con i quali gli operatori eseguono i 
test diagnostici.

Questo ha consentito loro di analizzare e classificare in modo molto 
accurato le stereotipie motorie e foniche dei pazienti esaminati e di 
condividere i risultati con la comunità scientifica internazionale con 
pubblicazione  del seguente articolo

Lanzarini E, Pruccoli J, Grimandi I, Spadoni C, Angotti M, Pignataro V, 
Sacrato L, Franzoni E, Parmeggiani A. Phonic and Motor Stereotypies in 
Autism Spectrum Disorder: Video Analysis and Neurological 
Characterization. Brain Sci. 2021 Mar 28;11(4):431. doi: 
10.3390/brainsci11040431. PMID: 33800677; PMCID: PMC8066337.

https://www.mdpi.com/2076-3425/11/4/431/htm

Gli Autori in questo studio indagano la frequenza, la tipologia e 
variabilità delle stereotipie foniche e motorie in 35 soggetti affetti 
da disturbo dello spettro autistico (ASD) e la loro associazione con 
altre variabili cliniche.

Le stereotipie hanno un’eziopatogenesi complessa, ancora non 
completamente conosciuta, sono tra i sintomi principali dell’ASD e sono 
in grado di compromettere anche in maniera importante l’andamento 
clinico. In letteratura, le stereotipie foniche nell'ASD sono state 
scarsamente esplorate. In questo studio sono stati esaminati 35 pazienti 
registrando sessioni video standardizzate durante l’esecuzione di 
ADOS-2. Le stereotipie foniche erano presenti nell'83% dei casi: i 
sottotipi più frequenti erano le vocalizzazioni non comunicative (60%), 
le singole sillabe (37,1%) e le stereotipie ecolaliche (22,9%). Le 
vocalizzazioni non comunicative erano più frequenti nei pazienti non 
verbali, mentre le stereotipie ecolaliche erano più rappresentate nei 
pazienti verbali. I pazienti con disabilità intellettiva mostravano un 
numero maggiore e variabilità di stereotipie motorie, in particolare le 
stereotipie che coinvolgono i distretti testa / tronco / spalle. I 
pazienti con stereotipie gutturali hanno mostrato una maggiore 
variabilità delle stereotipie motorie e in particolare delle stereotipie 
motorie auto-dirette (per tutti i dati di significatività statistica 
fare riferimento all’articolo).  Nel campione in studio sono emerse 
differenze nella presentazione di specifiche stereotipie foniche tra 
pazienti con e senza lo sviluppo di un linguaggio strutturato; 
l’associazione stereotipie foniche e linguaggio nei soggetti con ASD 
merita sicuramente ulteriori ricerche. Inoltre, i pazienti con 
disabilità intellettiva in comorbidità hanno mostrato una maggiore 
espressione di stereotipie motorie.

I risultati dello studio suggeriscono che l'osservazione e la 
caratterizzazione delle stereotipie è importante per la conoscenza della 
loro tipologia e perché permette di avere indicazioni sulla gravità del 
quadro clinico in particolare la presenza o meno di linguaggio, di 
disabilità intellettiva e di ASD non idiopatico. La comprensione dei 
meccanismi che danno origine alle stereotipie comportamentali, tutt’ora 
non chiariti nella loro complessità, è particolarmente importante.
    Daniela Mariani Cerati



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