[autismo-biologia] importante lavoro sullo stress ossidativo pubblicato da un gruppo multidisciplinare di Bologna

daniela daniela a autismo33.it
Gio 17 Gen 2019 08:12:14 CET


Un professore di neuropsichiatria infantile, mancato nel 1994, ad un 
convegno sull’autismo sosteneva che la parte psicotica della madre 
provocava la patologia del figlio, dando per scontato che una parte 
psicotica dovesse esistere in tutte le madri di figli con autismo. Poi 
precisava “questo vale quando gli esami anatomici e biochimici sono 
nella norma”

Ma cosa significa trovare esami nella norma alla data XY?

Diceva il Professor Franco Corsini, ad un convegno del maggio 1990, che 
aveva per tema la disabilitá mentale “Nonostante le indagini di ogni 
tipo risultino negative, è peró logico supporre che tale negativitá sia 
dovuta essenzialmente ai nostri odierni limiti di conoscenza e di 
tecnica: la storia della medicina è tutta formata di lacune colmate, di 
dimostrazioni di eziologie prima sconosciute, di nuove indagini capaci 
di rilevare ció che in precedenza era invisibile”

Leggendo l’articolo di Alessandra Bolotta e colleghi (Oxidative Stress 
in Autistic Children Alters Erythrocyte Shape in the Absence of 
Quantitative Protein Alterations and of Loss of Membrane Phospholipid 
Asymmetry) si vede come la profezia di Franco Corsini si stia avverando.
Il gruppo di ricerca, guidato da Marina Marini, conducendo indagini 
biochimiche molto piú approfondite di quanto si sia fatto sino ad ora, 
ha rilevato ancora una volta importanti positività nell’ambito dei segni 
biochimici  di stress ossidativo. Significative, in particolare, 
le alterazioni morfologiche gravissime degli eritrociti e straordinario 
il riscontro, evidente a tutti perché letteralmente visivo, di come esse 
spariscano con un trattamento in vitro con antiossidanti (aprite 
l'articolo se non fosse altro per vedere queste straordinarie 
immagini!). Da qui alcune promettenti ipotesi di ricerca e di 
suggerimenti di sperimentazioni terapeutiche innovative: alterazioni 
analoghe a quelle degli eritrociti si verificano anche negli 
inaccessibili neuroni? Il trattamento con antiossidanti potrebbe agire 
anche sui neuroni migliorandone la funzione?

Tornando a quanto affermato nel 1990 da Corsini, finora i 
neuropsichiatri organicisti (cioè quelli che non corrono dietro a 
fantomatiche turbe materne) hanno preso atto  solo dell'esistenza di 
alterazioni del sistema nervoso centrale che si sono originate nel corso 
del neurosviluppo e non hanno sospettato la presenza di dinamiche ancora 
in atto dopo il periodo di sviluppo. Invece, i dati più recenti ci 
dicono che nei soggetti con ASD sono IN CORSO processi di stress 
ossidativo, di  infiammazione, di alterazione delle membrane 
plasmatiche. Processi ed alterazioni che, essendo IN ATTO, si possono 
contrastare. Questa è la grande rivoluzione ottenuta in questi ultimi 
anni dallo studio del fenotipo.

Dunque ricerche raffinate che meritano di essere continuate non solo in 
laboratorio, ma anche nella sperimentazione clinica, entrambe da 
incoraggiare e supportare con vari mezzi, non ultimi quelli finanziari.
L’articolo é in rete a libero accesso al link

https://www.hindawi.com/journals/omcl/2018/6430601/

     Daniela Mariani Cerati




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